europarlamento24 – La Commissione europea ha stanziato i fondi del programma Ner300 che serviranno a coprire fino al 50% dei costi di 23 progetti. Solamente uno è italiano.

La Commissione europea ha assegnato oltre 1,2 miliardi di euro di finanziamenti a 23 progetti altamente innovativi sulle energie rinnovabili, nell'ambito del primo invito a presentare proposte per il cosiddetto programma di finanziamento Ner300, realizzato in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (Bei).

I progetti di questo primo invito saranno finanziati con i proventi ottenuti dalla vendita di 200 milioni di quote di emissione tratte dalla riserva per i nuovi entranti (Ner - New Entrants Reserve), nell'ambito del sistema Eu-Ets.

I progetti interessano un'ampia gamma di tecnologie delle energie rinnovabili: la bioenergia (compresi i biocarburanti avanzati), l'energia solare a concentrazione, l'energia geotermica, l'energia eolica, l'energia oceanica e la gestione delle energie rinnovabili decentralizzate (reti intelligenti).

Una volta operativi, questi impianti potranno determinare complessivamente un aumento della produzione annua di energia rinnovabile in Europa di circa 10 TWh, assicurando l'occupazione di circa mille lavoratori a tempo pieno per 15-20 anni.

I finanziamenti Ner300 copriranno fino al 50% dei costi pertinenti del progetto, ossia, in sostanza, fino al 50% delle spese supplementari sostenute rispetto alle tecnologie esistenti e sperimentate; la quota rimanente sarà coperta da investimenti privati e/o da ulteriori finanziamenti nazionali.

I fondi Ner300 saranno messi a disposizione su base annua, in funzione dei risultati dimostrati (il quantitativo di energia verde prodotta) e del possesso di requisiti in fatto di condivisione delle conoscenze.

Questo primo bando del programma ha interessato solamente una realtà italiana, che incassa un cofinanziamento di 28,4 milioni di euro; il progetto si chiama Best e prevede la costruzione di un impianto dimostrativo di biocarburanti di seconda generazione a Crescentino, in provincia di Torino.

La Commissione europea ha espresso rammarico che in questa prima tornata di finanziamenti non siano presenti progetti in tema di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica (carbon capture and storage, Ccs).

I 275 milioni di euro stanziati resteranno disponibili per finanziare i progetti Ccs che saranno presentati nella seconda fase del programma Ner300.

L'Esecutivo comunitario intende infatti procedere rapidamente al secondo invito a presentare proposte, che mobiliterà i fondi non spesi dal primo invito e gli introiti della vendita di ulteriori 100 milioni di quote della riserva per i nuovi entranti.

«La decisione è un traguardo fondamentale per la politica unionale sul clima - ha dichiarato il commissario responsabile dell'Azione per il clima, Connie Hedegaard -. Il programma Ner300 è sostanzialmente un meccanismo Robin Hood che costringe chi inquina a pagare per finanziare progetti di dimostrazione su vasta scala per nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le sovvenzioni per un importo di 1,2 miliardi di euro a carico degli inquinatori stimoleranno l'erogazione di altri 2 miliardi di euro provenienti da investimenti privati nei 23 progetti di dimostrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio selezionati. Ciò aiuterà l'Ue a mantenersi all'avanguardia in materia di energie rinnovabili e a creare posti di lavoro ora e qui, nell'Unione europea».