ristoranti – In occasione delle Olimpiadi di quest’anno – e del viaggio a Londra che molti avranno in programma – il designer Martin Brudnizki ci ha suggerito il suo personale tour enogastronomico nella capitale britannica: protagonisti quattro ristoranti progettati da lui, naturalmente

In occasione delle Olimpiadi
2012
– e del viaggio a Londra
che molti dei nostri lettori avranno in programma per l’estate – il designer Martin Brudnizki ci ha
suggerito il suo personale tour
enogastronomico
nella capitale britannica. Protagonisti di questa sintetica
guida sono, naturalmente, quattro
ristoranti progettati dallo stesso designer
, ma selezionati in modo da
venire incontro a budget e gusti
differenti
. Con un occhio di riguardo per le aspettative che un italiano –
per quanto cosmopolita possa sentirsi – volente o nolente nutre nei confronti
della cucina…

Ristorante 34

34 Grosvenor Square, W1K 2HD

Diverse le fonti di ispirazione che si palesano in questa
steakhouse, capace di spaziare attraverso gli stili anche in senso temporale,
dall’Età Edoardiana all’Art Deco.

Tanto le citazioni che l’elemento scenografico della
griglia color antracite, realizzata su misura e importata dall’Argentina,
contribuiscono però a creare un’atmosfera informale, accogliente, in cui sono i
materiali rustici e ben invecchiati a esprimere il lusso della location.

La ricchezza sensoriale di simili superfici, d’altronde,
è la migliore argomentazione possibile a difesa del valore delle storiche
tradizioni.

Ristorante Côte

Charlotte Street, W1T
1RE

Progettando le 31 location britanniche della catena Côte,
Martin Brudnizki ha voluto dare la sua moderna interpretazione del classico bistrot
francese. Ogni location mostra elementi fortemente caratterizzanti, come gli
specchi a parete e i banconi da bar aggettanti, e materiali riconoscibili a
prima vista quali legno e cemento.

Pizza East Portobello

310 Portobello Road, W10 5TA

Lo studio di Martin Brudnizki ha partecipato alla
creazione del secondo ristorante Pizza East, di proprietà di Nick Jones, in
questo caso situato nell’ormai celebre Notting Hill.

In linea con lo spirito vivace del quartiere, il designer
ha fatto arrivare da New York tutta una serie di tavoli e sedie dalle origini
disparate; all’estroverso clima generale contribuiscono infine i luccichii
maliziosi delle mattonelle smaltate e le venature fantasiose del legno
ricondizionato.

Jamie's Italian - Covent
Garden


11 Upper St Martin's Lane, WC2H 9FB

L’inizio della collaborazione tra Martin Brudnizki e
Jamie Oliver risale al 2007; da allora, ristoranti italiani della catena sono
sorti in diverse città del Regno Unito e nel mondo, sempre caratterizzati dalla
comunicazione – anche nel design del locale – dell’ottimo rapporto
qualità-prezzo.

Il ristorante Jamie’s Italian assume quindi l’aspetto del
“ristorante all’angolo” ideale, cui gli abitanti della zona si sono affezionati
non solo per il menu. Nella creazione di un rapporto più “umano” tra
ristoratore e cliente giocano un ruolo determinante la cucina aperta - dove il rito
della preparazione della “spaghettata” viene letteralmente messo in scena - e
il riuso di objets trouvés, che con la loro stessa presenza attestano una lunga
storia alle spalle e la promessa di chissà quante confidenze future.