Grande attesa per la mostra “Building the Expo” che, due mesi prima di Expo 2015, anticiperà i progetti, le soluzioni e i materiali utilizzati per la realizzazione dei padiglioni self built e corporate di Expo 2015, mediante una mostra e un ciclo di lezioni inerenti i manufatti selezionati.

A due mesi dall’inaugurazione hanno già aderito Padiglione Italia (Nemesi Studio), Angola (Masterplanstudio), Brasile (Studio Arthur Casas), Cina (Studio Link-Arc), Giappone (Atsushi Kitagawar), Moldavia (Studio Gorgona Architecture & Design), Santa Sede (Studio Quattroassociati), Slovenia (SoNo Architects), Russia (Studio Speech), inoltre hanno confermato Coca Cola (Peia & Associati) e Slow Food (Herzog & De Meuron). In fase di definizione, invece, la partecipazione dei padiglioni di Israele (Knafo Klimor Architects), Usa (Biber Architects), Turchia (Genius Loci), Emirati Arabi Uniti (Foster+Partners), Bahrein (Studio Anne Holtrop), Regno Unito (Wolfgang Buttress).

Al padiglione 10 saranno inoltre protagonisti tecnologie e metodi costruttivi. Nello spazio dedicato all’innovazione verrà trattato ogni singolo aspetto utile ai professionisti, che conosceranno e approfondiranno le opportunità che i nuovi materiali, le tecnologie di progettazione e, più in generale, il mondo delle costruzioni, offrono. In un’unica formula: una nuova cultura del costruire basata non sul “quando” ma “quanto velocemente”.

Il futuro della progettazione verrà rappresentato attraverso tutti quegli strumenti che assicurano innovazione. Uno di questi è il Building Information Modeling (BIM), la straordinaria opportunità della Digitalizzazione del Settore delle Costruzioni che porta il “progettista digitale” a velocizzare i processi con l’obiettivo di intervenire tempestivamente e in maniera mirata. E ancora, la stampa 3D applicata alle costruzioni: una nuova tecnologia del costruire che concretamente può cambiare l’intero settore dell’edilizia.

All’interno dell’area sarà presente High Tech Lab, un vero e proprio contesto dinamico realizzato e gestito in collaborazione con il Politecnico di Milano. Saranno sperimentate nuove tecnologie e nuovi modi di progettare e costruire, grazie alle ultime novità che il settore propone. Tutta l’area ruoterà su tre concetti chiave: architettura da stampare 3D, il futuro per le produzioni multi-materiche e di grandi dimensioni; droni, che faciliteranno diversi aspetti della procedure edilizie: dalla sorveglianza dei cantieri alle attività di montaggio e manutenzione, o ancora al trasporto di oggetti e alle rilevazioni ispettive. E, infine, la realtà aumentata per l’architettura e l’edilizia.

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