residenze unifamiliari – Per la realizzazione di questa abitazione si è optato per un sistema di autocostruzione ad alte prestazioni.

Il progetto nasce da alcune condizioni di partenza: un piccolo lotto triangolare con capacità edificatoria di circa 100 metri quadrati, la presenza importante di alberi anche se non di particolare pregio e la possibilità di investimento ridottissima.
L'esperienza del cliente che divide la sua vita tra l'Italia e l'Africa, dove si interessa di cooperazione attiva, suggerisce l'idea di ibridare le caratteristiche prestazionali e le qualità intrinseche delle costruzioni occidentali con il saper fare e la semplicità (e di conseguenza l'economia) dei paesi africani. Si è quindi optato per un sistema di autocostruzione, ma ad alte prestazioni, in particolare per l'aspetto energetico.
E' stata scelta una tecnologia semplice, leggera ed economica: il legno, travi in lamellare di abete e pannelli di OSB.
La posizione esatta delle latifoglie determina la posizione delle bucature per l'ombreggiatura estiva e un positivo effetto serra invernale.
I materiali impiegati sono minimizzati, per non dovere insegnare nuove tecnologie. Gli alberi generano la geometria che rimane semplice e cartesiana.
La possibilità di taglio e cura delle radici stabilisce la prossimità tra l'edificio e la vegetazione che lo contorna. La caduta delle foglie sull'edificio determina la geometria della copertura, senza grondaie.
La struttura a doppio "C" contrapposto in laterizio costituisce il corpo principale della casa e ne assicura le prestazioni antisismiche.
Il rivestimento continuo in lastre di rame (dilavabile) costituisce una tecnologia semplice, che può essere applicata alla facciata in autocostruzione, e risolve l'interfaccia con la vegetazione vicina, permettendo di omettere le grondaie. Evitandone le pre-ossidatura si consente all'edificio di accordare gradualmente il proprio aspetto al paesaggio.
La centinatura strutturale in lamellare trova la sua geometria sulla dimensione dei fogli di playwood, senza nessuno sfrido per una maggior economia.
Le superfici vetrate utilizzano i montanti strutturali come serramenti con silicone strutturale e maniglie artigianali.
La combinazione di centrale a legna programmabile con mandate d'aria forzata, coniugata all'isolamento continuo con materassino ventilato riflettente di derivazione aerospaziale, ottimizza la risposta termica invernale (è anche presente una tradizionale caldaia a metano con pannelli radianti a pavimento da usare come riserva).
Il brevetto "Rothoblaas" permette di giuntare la struttura in legno con semplici viti brevettate. Gli elaborati di progetto sembrano più vicini a istruzioni IKEA che ad un esecutivo.



Scheda progetto

luogo: Ferrara

progetto architettonico: Antonio Ravalli Architetti

collaboratori: Crepaldi, Crispino, Milani, Pelliconi

fotografie: Antonio Ravalli Architetti

tempi di realizzazione: 2008-2010

superficie costruita mq: 140 mq

Scheda studio

Studio: Antonio Ravalli Architetti

Indirizzo: Via del Gorgo 79

Città: 44124 Ferrara

Telefono: 0532.61641

Fax: 0532.61641

e-mail: info@antonioravalli.it

www: www.antonioravalli.it