Finanziamenti – Un contributo di 150mila euro servirà per ricostruire l'abitazione principale distrutta o danneggiata o per acquistarne una nuova

È in vigore la legge contenente le misure necessarie per la ricostruzione post sisma in Abruzzo. Garantita, con un fondo perduto del valore di 150mila euro, la ricostruzione delle case distrutte che costituiscono l'abitazione principale, considerata tale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504.
Il fondo vale, quindi, per la ricostruzione di edifici distrutti, dichiarati inagibili o danneggiati e per l'acquisto di nuove abitazioni sostitutive dell'abitazione principale non più recuperabile.
Vengono concessi contributi, anche con le modalità del credito di imposta, per la ricostruzione o riparazione di immobili diversi da quelli adibiti ad abitazione principale, nonché di immobili ad uso non abitativo distrutti o danneggiati. Nel caso di immobili condominiali, l'assegnazione dei fondi necessari per riparare le parti comuni viene effettuata direttamente all'amministratore che gestirà le spese relative alla ricostruzione. I sindaci dei comuni terremotati possono autorizzare la concessione di un contributo per la riparazione dei danni di lieve entità, fino a 10.000 euro, per gli edifici adibiti ad abitazione principale.
Con la stessa legge viene istituito dal 2010 un fondo per la prevenzione del rischio sismico con una dotazione di 965 milioni di euro fino al 2016, di cui 44 per il primo anno. Inoltre, entrano in vigore le nuove norme tecniche delle costruzioni, anticipando di un anno quanto previsto nel cosiddetto decreto milleproroghe. La copertura finanziaria del decreto attinge da variazioni di bilancio, riallocazioni di spese pubbliche e dal potenziamento del sistema di giochi e lotterie.