Analisi del deperimento fisico-chimico e dei difetti del legno

Testo di Luciano Cannas

Il legno a causa delle aggressioni biologiche, chimiche, fisiche, subisce un deterioramento tale da causare il disfacimento totale. Infatti l'esposizione del legno a variazione di umidità provoca fenomeni fermentativi e putrefattivi per la presenza di sostanze albuminoidi, di amidi, zuccheri e sali minerali; questi fenomeni tendono ad intaccare e distruggere la massa fibrosa del legno
Per stabilire la gravità del deterioramento è necessario valutare la presenza di sottoprodotti di fermentazione e putrefazione.
Soprattutto nelle parti della grossa orditura di solai e tetti, di ancoraggio alle murature è necessario un'analisi conoscitiva attenta e completa per intervenire sulla muratura che circonda le teste della grossa orditura. A questo proposito si dovrà modificare il microclima locale attraverso aereoventilazione. Spesso questo fenomeno si verifica anche a causa del cattivo funzionamento del sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane o al sistema di copertura che provoca infiltrazioni non desiderate.

Altro fattore da prendere in considerazione per un corretto consolidamento è la costituzione anatomica del legno. Questa influenza direttamente le caratteristiche meccaniche del legno perciò diventa indispensabile l'analisi del legname in opera per eventuale identificazione dei difetti.

In particolare devono essere evidenziate:
deviazioni della fibratura: le fibre legnose si possono presentare con una deviazione rispetto all'asse longitudinale del fusto, assumendo una forma elicoidale che causa una diminuzione delle caratteristiche meccaniche del legno;
cipollatura: nelle crescite della pianta si possono verificare distacchi di due o più anelli di accrescimento annuale provocando fratture e riducendo il momento di inerzia del legno;
tasche di resina: sono presenti in alcuni legni delle parti che ne modificano le caratteristiche colme di resina e gomma;
nodi: il ramo nell'intersezione con il tronco ha un tessuto legnoso che ha un orientamento diverso da quello del tronco stesso. Sono da considerarsi quindi degli elementi eterogenei quindi difetto del legname;
azione eolica: l'azione del vento esercitata con continuità nel medesimo punto provoca una modifica della forma sviluppando il diametro nel senso della sollecitazione;
temperatura: la variazione termiche nelle parti circostanti il materiale producono un diverso comportamento dei tessuti esterni, maggiormente sottoposte a questo fenomeno, rispetto ai tessuti interni causando delle spaccature facendo ì che diminuisca la sezione resistente del legno.

Fonte testo:
R. Bernazzoni, Conservazione dei Materiali. Procedure d'intervento, Ed. Maggioli, 1997, Rimini
S. Tinè, La pratica del restauro : materiali, macchine, tecnologie per il recupero, Ed. BE-MA, 1988, Milano