Apparecchi su palo

Gli apparecchi su palo sono di solito ubicati negli agglomerati urbani, luoghi in cui è richiesta un'illuminazione diffusa e un rischiaramento generale sufficientemente uniforme. Essi, infatti, riducono sia l'effetto dell'abbagliamento diretto che l'inutile emissione luminosa verso il cielo, assicurano un'elevata luminanza del manto stradale, rendendo più sicuro il traffico veicolare e consentendo una discreta illuminazione dei marciapiedi. Forniscono un buon equilibrio tra illuminamento orizzontale e verticale che ne favorisce l'utilizzo in aree destinate al traffico misto (pedonale, ciclistico, veicolare) e, in particolar modo, per parchi e giardini fornendo maggior sicurezza e visibilità per i pedoni.
Normalmente essi sono disponibili nelle versioni testa-palo o con braccio, in cui vi è la presenza di uno o più diffusori, rifrattori o riflettori. I diffusori hanno la proprietà di trasmettere la luce diffondendola mediante opportune schermature costituite con materiali quali il vetro o le plastiche; i rifrattori, invece, utilizzano, in base al principio della rifrazione, schermature in vetro o plastica le cui superfici sono costituite da piccoli prismi o, più raramente, mediante sistemi a lenti o ad anelli di Fresnel; i riflettori o proiettori che, per effetto della riflessione, concentrano l'energia luminosa emessa entro un cono più o meno ampio. Inoltre, visto che sono esposti alle intemperie, a variazioni di temperatura e all'azione inquinante dei fattori atmosferici, devono essere resistenti al tempo, ai microvandalismi, e essere di agevole manutenzione.

Per i sostegni vengono usati pali in acciaio sia rastremati che tronco-conici, soprattutto per l'illuminazione di aree pedonali e della viabilità urbana. Questi pali di sostegno sono, di solito, realizzati in lamiera saldata, zincata o meno, a caldo, o con trattamenti superficiali diversi per resistere all'azione degli agenti atmosferici; progettati per resistere al carico dinamico del vento, e dotati di portello d'ispezione complanare alla superficie del palo. Vengono installati con piastra d'ancoraggio o interrati e sono disponibili con diverse altezze: quelli più bassi sono idonei ad illuminare zone residenziali o strade a traffico limitato, mentre quelli più alti sono più adatti a grandi spazi come parcheggi, piazze o zone pedonali.
Inoltre, l'altezza di questi apparecchi condiziona direttamente il numero dei sostegni; è evidente, infatti, che il numero si riduce incrementando l'altezza d'installazione, ottenendo così una maggiore interdistanza tra i pali, un minore impatto visivo e la riduzione dei costi d'acquisto, di manutenzione e di spesa energetica.
Il braccio, invece, rappresentando l'elemento che sostiene il corpo illuminante, è anch'esso costituito da materiali robusti e resistenti agli agenti atmosferici, con eventuali trattamenti superficiali. Deve essere particolarmente robusto, in modo tale che la sua posizione non cambi e che non si comprometta il buon funzionamento della lampada e le prestazioni fotometriche.

Quest'apparecchi hanno una protezione nei confronti dell'azione dei liquidi, delle polveri e dei corpi solidi (solitamente almeno IP55). Alcuni modelli sono isolati elettricamente attraverso la classe II di isolamento (data dalle Norme CEI), che consente di avere un isolamento doppio o rinforzato e privo di collegamento a terra, garantendo una maggiore sicurezza, poiché si impedisce il contatto anche accidentale di parti in tensione con il corpo dell'apparecchio e quindi i costi di installazione e di manutenzione sono ridotti perché non è necessario il collegamento dell'impianto a terra.
Le funzioni protettive, quindi, da attribuire agli apparecchi sono di preservazione delle componenti interne e di tutela dell'incolumità fisica di coloro che entrano in contatto o per cause accidentali o volontariamente per effettuare lavori di manutenzione.

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