news – Il Consiglio dei Ministri il 3 agosto 2012, ha approvato la versione definitiva dello schema del DPR contenente la "Riforma degli ordinamenti professionali in attuazione dell'articolo 3, comma 5, del decreto legge 13/08/2011, n.138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14/09/2011, n.148"

Finalmente in linea con l'Europa. Così commenta il CNAPP che espone il suo parere nel comunicato stampa di cui di seguito riportiamo uno stralcio.
"Il Dpr approvato dal Consiglio dei Ministri, nell'ipotesi che le indiscrezioni sul testo trovino conferma, dà attuazione ad una Riforma, nel suo complesso, sostanzialmente utile; che, nel suo insieme, adegua finalmente, come da tempo richiedevamo, le nuove regole professionali a quelle europee, confermando la peculiarità del ruolo delle professioni, nella società italiana, nei confronti dei cittadini. E' attenta, per il tramite del tirocinio e della formazione permanente, ad un innalzamento degli standard professionali: questo si traduce, per quanto riguarda gli architetti italiani, in maggiori livelli di sicurezza dei cittadini e dell'abitat"… "Ora, .. attendiamo che il Governo ed il Parlamento valorizzino le numerose proposte, così come è stato fatto per quelle avanzate, proprio sulla Riforma delle professioni che sono state in gran parte recepite, che gli architetti italiani hanno elaborato per contribuire alla soluzione della crisi del Paese. Come altre comunità professionali abbiamo messo il nostro know how, al servizio del Paese, soprattutto in questo periodo di forte difficoltà, elaborando studi e progetti sulla rigenerazione delle città, sulle funzioni di sussidiarietà e sull'uso di strumenti innovativi contro la burocrazia, sulla semplificazione delle norme edilizie ed urbanistiche, sulla collaborazione nel penetrare i mercati internazionali, sull'istituzione di reti professionali, sull'accesso al credito per gli architetti".

I nuovi obblighi



  • tirocinio obbligatorio per poter sostenere l' Esame di Stato che è stato confermato dal DPR con un richiamo all'articolo 33 della Costituzione. Il tirocinio non è necessario per tutte le professioni, come ipotizzato nel testo iniziale, ma solo per quelle per le quali già lo è ora, potrà durare al massimo 18 mesi e potrà essere svolto anche presso Enti pubblici e, per i primi sei mesi, in concomitanza con l'ultimo anno di Università. E' stata eliminata l'incompatibilità del tirocinio con l'impiego pubblico, potrà quindi essere svolto contemporaneamente ad impiego sia pubblico che privato. I corsi di formazione per i tirocinanti non saranno obbligatori ma facoltativi e alternativi al tirocinio stesso. Per i tirocinanti verrà previsto con molta probabilità, un rimborso spese.
  • obbligo per i professionisti di seguire corsi di formazione permanente, fiscalmente deducibili. I corsi potranno essere erogati non solo dagli Ordini ma anche da altri soggetti e associazioni, previa autorizzazione dei Consigli Nazionali e parere vincolante del Ministero della Giustizia;
  • dal 13 agosto 2013, obbligo per i professionisti di avere un'assicurazione di responsabilità civile professionale, da esibire ai clienti (obbligo prorogato perché già vigente con il DL 1/2012);
  • obbligo di redigere per i lavori contratti scritti rendendo noto "il livello della complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico".


Cosa verrà eliminato



  • la tariffa professionale viene abolita. L'obbligo a non andare sotto i minimi era già stato revocato con il “Decreto Bersani” nel 2007, confermata quindi la contrattazione economica libera, ogni architetto userà il metodo di calcolo che riterrà più adeguato.
    Ricordiamo che il Regolamento sui compensi professionali è comunque in via di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  • vengono tolte le limitazioni alla pubblicità che verrà regolata dal Codice del Consumo. Sarà possibile fare pubblicità informativa con ogni mezzo, anche sui compensi richiesti per le specifiche attività. Inascoltato quindi il Cnappc che giudicava “inimmaginabile che si possa fare pubblicità sul prezzo della prestazione professionale prima ancora che il potenziale cliente descriva i suoi bisogni”.
  • viene confermata l'eliminazione del divieto di formare Società Professionali. La legge indica che possono essere fondate nelle diverse forme previste dal Codice Civile (Snc, Srl, ecc), anche con l'ammissione di soci non iscritti all'Albo ma si è in attesa della regolamentazione delle procedure che potrebbe essere rinviata a settembre.


Il DPR riordina anche la funzione disciplinare, affidandola ai Consigli di disciplina. I componenti del Consiglio di disciplina non potranno far parte del Consiglio dell'Ordine o del Collegio e dovranno essere nominati dal Presidente del Tribunale che li sceglierà tra una rosa di nomi proposti dal Consiglio dell'Ordine.


Nuovo ruolo degli Ordini nell'applicazione della Riforma


Il Consiglio Nazionale dovrà redigere le nuove norme deontologiche che dovranno essere approvate dal Ministero della Giustizia e verificate dall'Antitrust; inoltre il Consiglio Nazionale dovrà regolamentare la Formazione Continua Permanente e potrà fare convenzioni sia per l'assicurazione obbligatoria che per il Tirocinio professionale.
Gli Ordini provinciali dovranno verificare e validare l'effettiva applicazione delle norme su ogni nuovo aspetto della Riforma.

Testo normativo

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Testo_approvato_3agosto2012.pdf

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Relazione_tecnica.pdf