concorsi – Il concorso internazionale per le nuove terme, che ha visto la partecipazione iniziale di 67 gruppi e la successiva selezione di 10 candidati, si è concluso con la vittoria del raggruppamento dell'Arch. Atsushi Kitagawara di Tokyo, in associazione con l’ Arch. Fabrizio Bianchetti, Atelier 2, Digierr

Comano ha una lunga tradizione termale e per realizzare la ristrutturazione del complesso esistente e la creazione di una nuovo centro specificatamente dedicato al benessere ha indetto un Concorso Internazione di progettazione che si è recentemente concluso con la vittoria del raggruppamento dell’arch. Atsushi Kitagawara, di Tokyo, in associazione con l’ Arch. Fabrizio Bianchetti e con l’ Ing. Gian Piero Imperadori, Atelier 2, Digierre 3, Geol. Fulvio Epifani, Ing. Paola Trivini, con un innovativo progetto basato sulla capacità di unire due percorsi interdipendenti, riferibili alle tradizioni occidentali e orientali, per la realizzazione di uno spazio di assoluto benessere e relax.

La nuova Spa è pensata come un’architettura che consenta un’osmosi tra benessere del corpo e nutrimento dello spirito. Gli edifici, gli spazi, i materiali e le sequenze interne, esterne e anche di penetrazione tra interno e esterno hanno lo scopo di portare l’utente a totale contatto con la natura attraverso l’architettura.
Dunque l’artificio architettonico, in cui i materiali e le superfici creano volumi plastici e magici, porta l’uomo a ritrovare un contatto ancestrale con la natura circostante che è prorompente, fatta di boschi, montagne, rocce, il fiume, il cielo e il susseguirsi delle stagioni. Innovativo è poi il concetto di uno spazio benessere e di relax fatto di due percorsi interdipendenti basati sia sul concetto occidentale che orientale di centro benessere. L’intervento indica una via attraverso cui l’architettura contemporanea si relaziona con la tradizione, cioè secondo i due principi contrapposti yayoi e jomon. Cioè ordine spaziale in un equilibrio formale che si sviluppa come sequenza di strutture nello spazio anziché come forma organica dotata di massa e volume e quello che tende ad uno “spontaneo senso volumetrico”, dotato di un carattere primitivo, vitale e popolare. Il progetto di questa architettura mira ad un’esperienza multisensoriale: la qualità dello spazio, della materia, le proporzioni sono misurate ad un tempo dall’occhio, dall’orecchio, dal naso, dalla pelle, dalla gola, dai muscoli.

Il Centro Benessere

Le proposte progettuali relative al nuovo centro benessere identificano un’architettura contemporanea che si relaziona con la tradizione secondo i principi dello yayoi e jomon ed hanno lo scopo di portare l’utente a totale contatto con la natura attraverso l’architettura.
Il corpo di fabbrica segue la pendenza del terreno ed emerge con costruzione contenute e non incombenti. La grande copertura adagiata a “foglia” evoca le relazioni chiaro-scuro del bosco; l’architettura impiega, in un innovativo approccio, gli elementi naturali (luce, materia, acqua) e quelli spaziali per un approccio multisensoriale che mira ad un benessere olistico. Per i trattamenti in acqua l’integrazione tra i percorsi “Onsen” giapponesi e quelli più convenzionali in Occidente farebbe di Comano un luogo di attrazione unico nel panorama delle spa e centri benessere. L’impiego di materiali senza emissioni di V.O.C., naturali e traspiranti assieme ad un largo ricorso ad energie rinnovabili (recupero di calore dai trattamenti dell’edificio esistente, sonde geotermiche, pompe di calore attivate da pannelli fotovoltaici) assicurano una risposta ai temi dell’architettura eco-sostenibile. L’intervento edilizio è caratterizzato da una grande flessibilità distributiva ed organizzativa grazie alla costruzione di setti portanti e grandi luci strutturali. La divisione delle funzioni è articolata su vari piani, tra loro aggettanti, rendendo queste ben individuabili e nel contempo facilmente integrabili.

La riqualificazione esterna dello stabi limento termale

In relazione all’edificio dello stabilimento termale esistente si assumono le indicazioni distributive previste dal DPP. Il progetto elabora, comunque, una soluzione estetica e funzionale per il suo rivestimento esterno in grado di adattarsi ad ulteriori eventuali variazioni dell’impianto distributivo interno. Con lo scopo di ridefinire più efficienti prestazioni energetiche e una nuova immagine dell’involucro edilizio si opera su più punti:
- Grandi coperture che ridisegnano lo skyline dell’edificio e che ospitano un consistente impianto fotovoltaico (a servizio del nuovo centro benessere). La nuova copertura si sovrappone, con uno spazio di ventilazione, a quella esistente (questa soluzione consente di non interrompere o danneggiare l’attività esistente): la nuova copertura è realizzata con pannelli metallici coibentati con finitura in zinco titanio.
- Involucro con “gabbia” frangisole in legno, con una superficie ad intreccio a passo variabile che crea un effetto di “movimento” proteggendo le facciate. Dietro all’intreccio in legno sono variamente combinabili superfici opache protette da un rivestimento a cappotto o serramenti, per le parti trasparenti, con vetri tripli basso emissivi e gas argon in grado di assicurare elevate prestazioni energetiche.
- Il retrofit energetico è assicurato dal rivestimento a cappotto delle parti opache, dalla sostituzione dei serramenti e dei vetri, dalla nuova pelle frangisole, dalle nuove coperture ventilate e dall’impianto fotovoltaico.
- Ridefinizione estetica della passerella d’accesso mediante un rivestimento, ad intreccio, di sezione variabile realizzato in rame passivato che crea una dorsale verde naturale in accordo con il colore del fiume.
- Collegamento con la sala convegni per realizzare un nuovo accesso autonomo dal parco esterno.
- Sistemazione dell’area parcheggi, a lato della SS 23, con raddoppio dei posti auto ed integrazione ambientale con muri vegetali.

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