Bilanci – I fondi stanziati dal governo nel 2010 sono stati tutti utilizzati. Ora, dice Patrizia Copat (Assarredo) è bene guardare a forme incentivanti di lungo termine

Per il Gruppo Cucine di Assarredo l'anno 2010 si archivia con un bilancio importante in cui la voce più significativa è sicuramente rappresentata dagli incentivi, per la prima volta ottenuti dal settore.
Nel frattempo FederlegnoArredo ha comunicato i primi bilanci 2010 dell'intero comparto, che registra un lieve recupero per tutta la filiera, in buona parte sostenuto dal positivo andamento dell'arredamento (+1,9%) e dell'illuminazione (+2,3%), dei settori che producono componenti come quello dei pannelli e dei semilavorati (+6,4%) e delle altre produzioni a base legno non destinate all'edilizia (+4,7%).

«Tirando le somme dell'attività nel 2010 del Gruppo Cucine - ricorda Patrizia Copat che lo presiede - è chiaro che gli incentivi sono stati un successo con molti effetti positivi. Ai primi di novembre i fondi stanziati erano stati esauriti al 98% e questo è il primo dato tangibile che dimostra quanto interesse abbia generato l'iniziativa. Anche se all'inizio parte della distribuzione ha avuto delle difficoltà nel capirne i meccanismi e l'iter burocratico, alla fine il nostro settore è stato uno di quelli che hanno beneficiato di più dell'incentivazione. Speravamo di poter contare anche sui fondi comuni che sono stati riassegnati dal ministero dello Sviluppo economico a partire dal 3 novembre ma altri settori industriali ne hanno beneficiato esaurendoli in un tempo brevissimo. L'aspetto più negativo rimane, però, il fatto che in alcuni casi non siano ancora stati erogati e rimborsati gli incentivi già anticipati dalla distribuzione. Un ritardo che non fa bene a nessuno perché rende meno efficace una grande opportunità».

Come prosegue il dialogo con le istituzioni per il 2011?
«Il dibattito politico in corso ha rallentato e reso più complesso il dialogo avviato nel 2010 dall'associazione ma sicuramente il filo non si è interrotto. Continueremo a lavorare a fianco di Ceced, con cui si è stabilita una preziosa collaborazione, e di FederlegnoArredo, perché insieme la nostra voce ha sicuramente più forza. L'obiettivo è di poter portare a termine l'ambizioso progetto di definizione dei parametri per una cucina “eco-sostenibile” e della sua certificazione che aiuterebbe la scelta da parte del consumatore consapevole. Il progetto sta molto a cuore anche a Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo e Giovanni Anzani, presidente di Assarredo, entrambi sensibili ai temi della sostenibilità e a tutti i nuovi scenari che si stanno delineando nel mercato legati proprio alla sostenibilità ambientale in ambito sia nazionale che internazionale. La sfida è doppiamente importante perché con questa iniziativa condivisa possiamo ottenere maggiore attenzione anche all'interno delle istituzioni».

L'esperienza degli incentivi potrebbe ripetersi anche nel 2011?
«Da parte nostra non escludiamo a priori che l'iniziativa si possa ripetere con le stesse modalità del 2010 ma stiamo valutando anche altre forme incentivanti, che possano ottenere ancora maggiore riscontro presso i consumatori, da lanciare a breve-medio termine, per poi puntare ad obiettivi più importanti con il progetto “cucina eco-sostenibile” attraverso il quale ottenere nel medio-lungo periodo forme di incentivazione più consistenti, come già avvenuto per altri beni durevoli rivolti al rispetto dell'ambiente e al relativo risparmio energetico».