Si rinnova l'appuntamento con il premio internazionale d'architettura arcVision Prize - Women and Architecture, istituito da Italcementi Group tre anni fa per promuovere il lavoro delle protagoniste femminili del mondo architettonico che hanno saputo interpretare al meglio i valori sociali nei loro progetti. Presentato nei giorni scorsi alla Triennale di Milano, il premio si fa portavoce di un'architettura particolarmente attenta al contesto economico e culturale degli spazi urbani e non, mettendo al centro il cittadino e i suoi bisogni, le sue relazioni e la vita che esso trascorre all'interno degli spazi costruiti.

Per dare maggiore forza all'evento, e grazie al fatto che quest'anno Milano sarà il fulcro dell'esposizione universale, Italcementi ha voluto intraprendere una collaborazione con We-Women for Expo, il progetto di Expo 2015 nato dalla volontà del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori: «Nell’anno in cui Milano ospita l’Esposizione Universale - ha spiegato Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italcementi - arcVision Prize ha voluto coinvolgere nella terza edizione del proprio premio di Architettura le Ambassador di WE-Women for Expo, nella convinzione che la buona architettura sia fatta di capacità creative e tecniche, ma anche di immaginazione, di sentimenti, di cuore. Qualità che le donne sanno esaltare, riempiendo di significato e di sensibilità la loro attività quotidiana, che sia essa recitare, fare sport, guidare un’impresa o progettare un nuovo edificio. L’arcVision Prize vuole premiare idee e progetti innovativi, sostenibili e sociali, orientati alla bellezza e alla funzionalità del costruire e dell’abitare. Il premio vuole portare in primo piano quella visione ‘femminile’ dell’architettura capace di coniugare tecnologia e ambiente, materiali e forma, stile ed efficienza nella rigenerazione delle città e del territorio».
«L’impegno di arcVision Prize - Women and Architecture - ha affermato Marta Dassù, Presidente Esecutivo di WE-Women for Expo - rappresenta un esempio importante di valorizzazione del talento femminile nell’architettura che WE-Women for Expo appoggia con convinzione. Inoltre, arcVision Prize – Women and Architecture promuove il dialogo fra diverse professionalità su scala internazionale, un fattore di cruciale importanza che sta alla base del progetto WE-Women for Expo».

Per il Gruppo Italcementi, Expo ha sempre rappresentato una leva per lo sviluppo della ricerca scientifica (dalla medaglia d'argento all'Esposizione Universale del 1867 di Parigi, passando per il Padiglione Italiano in cemento trasparente di Expo Shanghai 2010, per arrivare al nuovo cemento biodinamico di Palazzo Italia a Expo Milano 2015).

Sarà tutta al femminile la Giuria del premio, composta da professioniste di eccellenza del mondo sociale, economico e architettonico: Shaikha Al Maskari (membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Daria Bignardi (scrittrice e giornalista, ambasciatrice di WEWomen for Expo), Odile Decq (titolare dello studio di architettura Odile Decq), Yvonne Farrell (cofondatrice dello studio di architettura Grafton Architects), Louisa Hutton (socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Mani Ratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana), Samia Nkrumah (presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Benedetta Tagliabue (titolare dello studio Miralles Tagliabue EMBT), Martha Thorne (direttore Pritzker Prize, il “Nobel” dell’architettura).

La premiazione avverrà in occasione del 6 marzo, due giorni prima della Giornata internazionale della Donna. Per il momento, un gruppo di advisor internazionali ha segnalato quaranta progettiste, valutate in seguito dalla commissione tecnica guidata dal direttore Stefano Casciani. La shortlist individuata sarà sottoposta, infine, al giudizio della Giuria internazionale per poi procedere alla premiazione vera e propria.

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