Testo di Giovanna Moraglia

Autocostruzione e sostenibilità in una casa di vacanza
Testo di Giovanna Moraglia

Vedi la SCHEDA ARCHITETTO

Introduzione
Il Pensatoio è
una casa di vacanza che sorge appena sotto il centro medioevale di Scarlino, in
Maremma.
Questa casa di vacanza si fonda sui concetti di autocostruzione e
architettura bioclimatica, due temi che animano il dibattito internazionale
sullo sviluppo sostenibile, ecocompatibile e risparmio
energetico.
L'autocostruzione, che in questo caso assume più che altro un
aspetto sperimentale, è una pratica già diffusa, ma che in Italia solo ora sta
prendendo piede, in particolare come possibile alternativa a quella domanda che
non può trovare sbocco nel mercato immobiliare attuale (troppo caro per alcune
categorie di popolazione) .
Autocostruzione e architettura bioclimatica, pur
essendo due concetti molto diversi tra loro, possono combinarsi nella ricerca di
un'architettura sostenibile ed ecocompatibile, dando vita a progetti
interessanti come il Pensatoio, che volge la sua attenzione verso l'ambiente,
con cui cerca un'integrazione senza rinunciare alla sperimentazione
architettonica, combinando la tradizione con un linguaggio
moderno.
 
Struttura
Il Pensatoio è localizzato in un
uliveto di 7 ettari e occupa una superficie di 72 mq. Il contrasto di scala tra
la piccola costruzione e l'area che la ospita, ha suggerito agli architetti lo
"spazio Barragán" (dal nome del famoso architetto messicano), una stanza
esterna, protetta e intima, con un solo lato aperto sul panorama; una seconda
terrazza è aggiunta al lato opposto della casa, in modo da avere sempre una zona
ombreggiata nelle ore estive.
Questa piccola architettura è realizzata
principalmente in cemento armato, vetro e legno, con strutture in acciaio. Il
cemento armato, necessario anche per ragioni sismiche, crea solidi volumi che si
contrappongono alle grandi superfici in vetro della zona giorno, pensate per
aumentare la luminosità interna nel periodo invernale, che presuppone diverse
ore di ombra dovute all'orientamento del lotto verso nord; queste vetrate sono
protette da un frangisole in legno che, con i suoi 3.30 m di altezza, conferisce
un aspetto monolitico all'insieme e viene tagliato solo dove occorrono ingressi
o vista panoramica.
La copertura, sostenuta da strutture in acciaio, si
articola in 2 parti: un tetto ventilato tradizionale, a falda, rivestito in
coppi, per smorzare le forti escursioni termiche nel periodo estivo, sovrapposto
a un tetto piano; un tetto-giardino per la zona notte.

Materiali
Tutti i rivestimenti
esterni hanno come obiettivo l'integrazione dell'architettura con l'ambiente
circostante: le tegole sono di recupero e il rivestimento del muro faccia
vista  è in pietra locale (scavo di fondazione o cave locali);  il
legno utilizzato per il frangisole, è in forma di tronchi grezzi e il tetto
giardino crea continuità con il contesto naturale.
Per rendere invece gli
spazi interni leggeri e luminosi sono inserite grandi superfici in vetro con una
struttura portante in acciaio.

Tecnologie per la
sostenibilità

Il pensatoio ha diversi sistemi che lo rendono
sostenibile ed ecocompatibile con l'ambiente in cui è inserito.
La copertura
è realizzata aggiungendo al tradizionale tetto a falda ventilato un tetto verde.
Con tetto verde si indica qualsiasi copertura, terrazza o tetto sulla quale sia
posato uno strato di terriccio e humus con la piantumazione di muschi, erbacee,
arbusti, etc; questo tipo di copertura apporta diversi benefici: isolamento
termico, regolazione del deflusso delle acque meteoriche, depurazione e
ossigenazione dell'aria, difesa da inquinamento acustico.
Per l'aerazione
dell'edificio si utilizza uno scambiatore interrato, un sistema di
climatizzazione naturale, impiegato nei climi aridi, che è attualmente oggetto
di intense ricerche per ottimizzarne le prestazioni. Già conosciuto in tempi
antichi, i trulli di Alberobello ne sono un esempio, sfrutta il fatto che, a una
profondità di circa 60-100 cm, la temperatura del terreno è più o meno costante
per tutto l'anno, consentendo di rinfrescare l'aria d'estate e preriscaldarla
d'inverno.
Nel Pensatoio l'impianto, che può abbassare di 2-4 gradi la
temperatura interna estiva, è composto da un unico tubo in PVC, lungo 35 m,
posto a circa 1 metro di profondità nel terreno con una pendenza del 2%, per far
si che un eventuale condensa all'interno del tubo possa raggiungere un sifone
ispezionabile posto ad una delle estremità dello scambiatore stesso. Per
favorire ulteriormente la differenza termica tra terreno e ambiente esterno,
l'area di posa è stata protetta da uno strato isolante di poliuretano
espanso.
Con il tubo posto senza curve l'impianto funziona a un tiraggio
naturale, ma a causa della superficie ristretta dello scavo, il percorso e'
stato realizzato a 'zigzag' ed il tiraggio viene integrato da una ventola posta
all'estremita' dello scambiatore.
Nell'edificio la distribuzione dell'aria
avviene a pavimento; la presa d'aria esterna è dotata di un prefiltro
intercambiabile al fine di garantire una buona qualita' dell'aria.
Tale
aerazione risulta impercettibile ma continua con un ricambio di 0,5 volumi/ora.