Autorimessa con più di 9 autoveicoli

Impianto fondamentale
Trattandosi di ambienti con pericolo d'esplosione l'installazione di apparecchi elettrici va ridotta all'essenziale:
impianto d'illuminazione generale;
alcune prese di corrente.
E'obbligatorio rispettare le norme di sicurezza essendo questi ambienti soggetti per legge alle visite di prevenzione incendi ed al rilascio del Certificato di Prevenzione incendi da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco (D.M. 16 febbraio 1982). In caso di posti macchina o box condominiali assimilabili a questi tipi di autorimesse (vedere le norme di sicurezza) è bene derivare l'impianto elettrico dal contatore dei servizi generali della casa per facilitare l'interruzione di emergenza.
 
Impianto completo ad alta funzionalità
L'impianto AD-FT può essere realizzato con componenti ad alta funzionalità utilizzando quadri e contenitori con grado di protezione ≥IP44. Per il comando dei centri luce sono disponibili gli interruttori bipolari.E'essenziale per evitare usi impropri che le prese siano di tipo industriale unificato CEE 17 non intercambiabili con quelle per usi domestici e similari.
 
Norme di sicurezza
Sono soggette all'approvazione ed alle visite di controllo da parte dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco le autorimesse pubbliche con qualsiasi capienza, private con capienza superiore a 9 autoveicoli e assimilati.
A queste autorimesse sono assimilabili i seminterrati condominiali destinati a posti macchina di capienza superiore a 9 autoveicoli e le autorimesse a box con più di 9 posti macchina se l'accesso è da spazio a ventilazione impedita (questo caso di assimílazione è tuttora controverso).
Gli impianti elettrici in questi luoghi sono regolati dalla Norma CEI 64-2 Appendice A alla quale si fa riferimento. Le aree destinate alla movimentazione ed allo stazionamento degli autoveicoli fino a 1,5 m in pianta oltre il limite di accessibilità e fino a 3,5 m di altezza sono considerate zone AD di luoghi di classe 3 con pericolo d'esplosione. Nelle zone AD di classe 3, gli impianti devono essere del tipo AD-FT cioè con componenti aventi grado di protezione non inferiore a IP44.
L'alimentazione elettrica deve poter essere tolta in situazioni d'emergenza. Non sono in questo caso ammesse prese ed interruttori installati ad altezza inferiore a 1,50 m dal pavimento.
Le prese a spina devono essere disposte in modo tale da evitare il ricorso a cordoni di prolunga (una ogni 4÷5 metri al massimo, eventualmente sui pilastri se l'ambiente è vasto).I cavi, gli apparecchi e le scatole devono essere protetti dai pericoli d'urto o disposti in modo tale da evitare questo pericolo. I cavi non armati installati fino a un'altezza di 2,5 metri sui piani di calpestio, devono essere protetti con tubi, canalette o con cunicoli tali da poter resistere alle azioni meccaniche cui possono essere sottoposti.
Al di sopra di tali altezze si possono installare anche cavi con guaina a parete di tipo non propagante la fiamma purché distanziati di almeno 25 cm.
Gli apparecchi illuminanti devono avere grado di protezione non inferiore a IP44, a meno che non siano installati ad altezze superiori a 3,5 m dal pavimento, cioè al di sopra della zona AD. Queste brevi note sono incomplete e di larga massima; è indispensabile consultare attentamente le Norme CEI 64-2 prima di realizzare l'impianto.
 
Bibliografia:
G. Bellato, Impianti elettrici negli edifici civili, Consted S.r.l. Edizioni Tecniche, Milano, 1993.
V. Gieri, Organizzazione e costruzione, Il sole 24 ore S.p.a. Pirola, Milano, 1999.
V. Carrescia, Fondamenti di sicurezza elettrica, Hoepli, 1984.