Bagno

La norma CEI 64-8/7 stabilisce specifici provvedimenti protettivi supplementari da adottare nei bagni e nelle docce per evitare pericoli di folgorazioni dovuti sia a contatti diretti che indiretti. La guida CEI 64-50 fornisce precisazioni di carattere operativo e consigli sulle soluzioni da adottare nelle situazioni più ricorrenti. I locali da bagno e per doccia sono suddivisi in quattro zone pericolose; al di fuori di dette zone l'ambiente deve considerarsi ordinario anche se interno al locale stesso (nessuna limitazione particolare è prevista per le condutture incassate ad una profondità superiore a 5 cm. Non sono ammesse cassette di derivazioni o di giunzione nelle zone 0, 1, 2).
 
Zona 0
E' il volume interno alla vasca da bagno o al piatto doccia, che nell'esercizio ordinario è sommerso dall'acqua.
Nel caso di cabine prefabbricate la zona 0 si estende a tutto l'interno della cabina.
In questa zona è vietata l'installazione di qualsiasi componente elettrico o conduttura.
 
Zona 1
E' il volume sovrastante la vasca o il piatto doccia fino ad una altezza di 2,25 m dal pavimento; in assenza del piatto doccia si assume come volume quello delimitato dalla superficie verticale posta a 0,6 m dal soffione della doccia.
Nel caso in cui la vasca o il piatto doccia siano sopraelevati di oltre 15 cm dal pavimento l'altezza di 2,25 m deve essere misurata dal fondo della vasca stessa o del piatto doccia.
In questa zona è possibile installare solo lo scaldacqua. Le unità funzionali per vasche ad idromassaggio possono essere collocate sotto la vasca da bagno purché non accessibili se non con l'aiuto di un attrezzo e connesse al collegamento equipotenziale supplementare. In questa zona è consentita l'installazione di interruttori di circuiti SELV con tensione fino a 12V in a.c. o 30V in d.c. e dispositivi di comando a tirante posti ad una altezza maggiore di 2,25 m dal pavimento. Le condutture di alimentazione degli utilizzatori qui ubicati devono avere isolamento equivalente alla classe II, in tubi non metallici ed essere incassate, salvo l'ultimo tratto in prossimità dell'utilizzatore, che deve essere il più breve possibile.
 
Zona 2
E' il volume immediatamente circostante la vasca o il piatto doccia esteso fino a 60 cm in orizzontale (misurata dal limite esterno della vasca o del piatto doccia) e fino a 2,25 m in verticale.
In questa zona è possibile installare, oltre ai componenti consentiti nella zona 1, solo apparecchi illuminanti fissi di classe II e con grado di protezione non inferiore a IP24. Inoltre è possibile l'installazione di unità per vasche da bagno con idromassaggio e apparecchi riscaldanti di classe II o di classe I, anche con interruttori di comando incorporati, purché protetti da un interruttore differenziale da 3OmA. Inoltre è possibile installare prese a spina con trasformatore di isolamento per rasoi elettrici.
 
Zona 3
E' il volume esterno alla zona 2 fino alla distanza orizzontale di 3 m dalla vasca o dal piatto doccia. Quest'ultima zona non è in genere accessibile a chi si trova nella vasca o nel piatto doccia, ma è soggetta a bagnarsi per spruzzi o per condensazione.
In questa zona si può realizzare un impianto ordinario con conduttore installato in tubi non metallici aventi isolamento equivalente alla classe II. I componenti devono avere grado di protezione minimo IP21, con l'eccezione delle prese a spina e degli apparecchi di comando (non automatici) incassati nelle pareti verticali che possono avere grado di protezione IP20, (con la raccomandazione di non installarli in posizioni esposte a gocciolamenti).
Le prese a spina sono ammesse solo se:
sono alimentate a bassissima tensione di sicurezza SELV;
sono alimentate singolarmente tramite un trasformatore di isolamento (esempio: presa per rasoio);
sono protette a monte da un differenziale ad alta sensibilità con IDn = 30mA.
Per quest'ultima soluzione, certamente la più frequente, può essere impiegato l'interruttore differenziale ad alta sensibilità installato nel centralino dell'unità abitativa.
E' tuttavia consigliabile adottare un provvedimento ancor più sicuro proteggendo l'impianto del bagno mediante un differenziale ad altissima sensibilità (10mA).
Gli apparecchi utilizzatori devono funzionare in modo che nessuna loro parte entri nelle zone 0-1-2.
Le posizioni della presa e degli attacchi idrici (carico e scarico) per la lavatrice devono pertanto essere opportunamente determinate per impedire all'utente il mancato rispetto di tale prescrizione. In locali relativamente ristretti è possibile limitare l'area delle zone di rispetto adottando ripari e diaframmi isolanti fissi.
Tutte le masse estranee devono essere collegate ad un conduttore di equipotenzialità locale (supplementare) avente sezione non inferiore a 2,5 mm² se è previsto di protezione meccanica (tubo) o 4 mm², se non protetto. Sono da collegare in equipotenzialità supplementare le tubazioni dell'acqua calda, dell'acqua fredda, del gas, degli scarichi, dei termosifoni e ogni altra massa estranea.
A tal fine è sufficiente effettuare un solo collegamento nei punti suscettibili di introdurre potenziali pericolosi (per esempio all'ingresso nel locale bagno delle tubazioni oppure in ingresso ed in uscita se si tratta di tubazioni passanti).
L'intelaiatura metallica di una finestra, se non è in contatto con i ferri di armatura dell'edificio, non necessita di collegamento equipotenziale.
 
Impianto fondamentale
Per questo locale sono essenziali il centro luce a soffitto e sulla specchiera, una presa da 10A per il rasoio e l'asciugacapelli, una presa da 16A per la lavatrice ed 1 pulsante a tirante per l'allarme. Le relative installazioni devono rispettare le zone di sicurezza e le prescrizioni normative sopra descritte.
Nei bagni senza finestre è necessario prevedere una presa per l'aspiratore comandata dallo stesso interruttore della luce, con spegnimento ritardato ottenibile mediante temporizzatore.
 
Impianto completo ad alta funzionalità
Il problema della sicurezza è fondamentale per questo locale. Pertanto, oltre al salvavita con IDn 30mA, installato nel centralino, si prevede una protezione supplementare mediante un salvavita ad altissima sensibilità con IDn 10mA che può essere installato nell'interno del bagno, in zona 3, avendo tali apparecchi il grado di protezione IP41 (grado minimo richiesto IPX1). Per l'alimentazione della lavatrice si raccomanda l'impiego di una presa sicura che, unitamente agli attacchi idrici, deve essere installata in modo che l'elettrodomestico rimanga al di fuori delle zone 0-1-2. L'interruttore a raggi infrarossi attivi, grazie alla possibilità di azionare le luci (l'eventuale aspiratore se presente) senza nessun azionamento manuale, garantisce il massimo comfort e la completa sicurezza elettrica.
 
Bilbiografia:
G. Bellato, Impianti elettrici negli edifici civili, Consted S.r.l. Edizioni Tecniche, Milano, 1993.
V. Gieri, Organizzazione e costruzione, Il sole 24 ore S.p.a. Pirola, Milano, 1999.
V. Carrescia, Fondamenti di sicurezza elettrica, Hoepli, 1984.