BATibus

Autore testo:
Serena Groppo

Sviluppato nel 1989 su iniziativa di Merlin Gerin, Airelec, Edf e Landis & Gyr, Batibus utilizza un doppino per collegare e permettere il transito di comandi e dati tra CPU, sensori ed attuatori, che compongono un sistema di automazione domestica. La connessione tra i dispositivi segue una topologia libera.
Tutti i sensori connessi sulla rete BATIBUS sono in grado di comunicare fra loro in modo trasparente, vale a dire ignorando la presenza di un centro di calcolo più complesso.
La comunicazione fra questi dispositivi è già completa, risultando composta da dati e comandi di attuazione. BATIBUS utilizza come supporto fisico un doppino telefonico attorcigliato, eventualmente schermato (se passante in prossimità dei cavi elettrici di potenza), alimentato ad una tensione continua di 15 V +/- 10% (tensione di sicurezza in base alle norme CEI 64-8), ed inserito in opportune canaline (la cui lunghezza massima può variare in relazione alla dimensione del cavo stesso, fino ad un massimo di 3000 m su una sezione di 2.5 mm2).
Al bus possono essere connessi 75 attuatori e sensori telealimentati, che cioè traggono l'energia per il funzionamento dalla rete stessa, e fino a 1000 dispositivi alimentati da una fonte di energia ausiliaria. Il tipo di comunicazione è differenziato in base al tipo di dispositivo che produce o riceve l'informazione e alla complessità dei dati scambiati.
Sono attualmente disponibili le seguenti funzioni:
- controllo degli accessi, sistemi di allarme
- monitoraggio degli accessi impiantistica citofonica
- controllo utenze elettriche differenziate
- monitoraggio per la presenza/assenza della persona all'interno dell'ambiente
- controllo della temperatura
- controllo della funzionalità di sistemi elettrici e termoconduttivi