approfondimento – Trento. L'Università degli studi di Trento ha effettuato una serie di test sismici, utilizzando come modello una costruzione pefabbricata di legno di tre piani.

Ad un mese dal sisma che ha sconvolto il Giappone, i ricercatori del DIMS - Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale, hanno svolto una serie di test per mettere alla prova la resistenza di una struttura prefabbricata in legno di nuova concezione. "Abbiamo condotto un'estesa campagna sperimentale - commenta il professor Maurizio Piazza, coordinatore del progetto - per dimostrare come sia possibile, attraverso l'impiego del legno, ottenere elevate prestazioni sismiche con un limitato livello di danneggiamento, garantendo la salvaguardia di vite umane ed un minore impatto economico". I test effettuati hanno quindi avvalorato l'ipotesi che le strutture in legno sono in grado di sopportare sollecitazioni elevate, mostrando lievi cedimenti strutturali, confermandosi come valida alternativa rispetto ad altri materiali da costruzione nelle zone ad elevato rischio sismico.

I Test
Il modello in scala 1:1 - realizzato da Legnocase - utilizzato durante i test era una struttura in legno di pianta 5x7 m, sviluppata su tre livelli: piano terra, primo piano e sottotetto, con un altezza massima al colmo di 7,65 m. Le simulazioni condotte dal DIMS hanno messo in evidenza gli effetti riscontrabili durante una sequenza di scosse di magnitudo crescente, partendo da una base derivata dall'analisi dell'accelerogramma registrato dalla stazione "Ulvinj - Hotel Albatros", a 21 km dall'epicentro del sisma montenegrino del 15-04-1979 (magnitudo Mw 6.9). Le prove hanno sottoposto la struttura ad una prima accelerazione di picco al suolo (PGA) pari a 0.07g pari ad una magnitudine di Mw 5; succesivamente ad una PGA pari a 0.028 g (magnitudo Mw 7.2). Le successive prove hanno testato la struttura ad una PGA crescente, da 0.50 g fino ad una massimo di 1 g - pari al sisma giapponese dello scorso marzo.

I risultati
Dopo un'attenta analisi, i risultati hanno dimostrato che "la struttura in legno è in grado di soddisfare i requisiti prestazionali richiesti dalla normativa vigente in Italia nelle zone a più alta sismicità - spiega Roberto Tomasi del DIMS - senza mostrare alcun danno agli elementi strutturali. Succesivamente lo stesso edificio ha dimostrato di poter sopportare terremoti di intensità maggiori con un livello di danno limitato", confermando le ottime doti sismiche del legno.