biennale di architettura – Al Padiglione Italia una rassegna di architetture, da Adriano Olivetti alla Green Economy, curata da Luca Zevi.

Non è un anno come gli altri. Il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia deve porsi al centro di questa differenza e diventare un'occasione per riflettere sul rapporto tra crisi economica, architettura e territorio, deve essere uno spazio in cui immaginare un progetto di crescita del nostro Paese, il "common ground" deve tradursi in un progetto concreto e visionario, in cui cultura ed economia scrivano un nuovo patto.
Questa la "doverosa premessa" che Luca Zevi, curatore del Padiglione Italia alla 13.Mostra Internazionale di Architettura, pone al suo progetto, che si snoda come il racconto di un incontro possibile, della riscrittura del "patto" - luogo condiviso e spazio possibile - in cui le ragioni dell'architettura, del territorio, dell'ambiente dialoghino con quelle dello sviluppo economico. Un "common ground" tra imprenditoria e architettura come necessità imprescindibile per la ripresa. Il racconto descrive le "quattro stagioni" dell'architettura del made in Italy lungo un percorso accidentato e fecondo, mirato alla ricerca di un rapporto virtuoso tra architettura, crescita e innovazione.

I stagione: Adriano Olivetti nostalgia di futuro
Un percorso che non può non prendere le mosse dall'esperienza di Adriano Olivetti nell'Italia del "secondo dopoguerra" come paradigma di un modello di sviluppo in cui politica industriale, politiche sociali e promozione culturale si integrano nella proposta di una strada innovativa nella progettazione delle trasformazioni del territorio. Esperienza unica per i tempi e per il contesto, che per la sua attualità induce una positiva "nostalgia di futuro".

II stagione: l'assalto al territorio
A partire dagli anni 80, nel fervore imprenditoriale diffuso seguito alla scomparsa delle grandi industrie dal nostro Paese, si verifica una sorta di "assalto" al territorio italiano

III stagione: architetture del made in Italy
Negli ultimi quindici anni alcune imprese del made in Italy - caratterizzate da una "tipologia olivettiana" quanto a dimensioni e produzione specializzata - hanno scelto di costruire i propri stabilimenti e i propri centri direzionali secondo un progetto architettonico d'eccellenza.

IV stagione: reMade in Italy
La sfida della "quarta stagione" - la messa a sistema delle imprese del made in Italy nella direzione di una Green Economy - è destinata fatalmente a incontrare la sfida di Expo 2015 "Nutrire il pianeta", che diventa una straordinaria occasione per riflettere sul rapporto tra territorio e ambiente, città e produzione agricola, e sul senso del "progetto" nel nord e sud del mondo. Il Padiglione Italia diviene così luogo in cui progettisti, imprenditori e politici si cominciano a confrontare seriamente sulle questioni del vivere, nella previsione di un'era in cui l'ossessione della megalopoli deve lasciare spazio a nuove regole di ispirazione comunitaria, in cui nutrirsi, muoversi e abitare diventano funzioni della stessa equazione.

L'opera Terzo Paradiso_Italia di Michelangelo Pistoletto viene presentata nel Giardino delle Vergini, del Padiglione Italia, come metaforico centro di energie e luogo fisico per una serie di incontri.

Appuntamento
Conferenza stampa
l'8 agosto 2012
ore 17
Tese delle Vergini all'Arsenale, Venezia
13.Mostra Internazionale di Architettura
dal 25 agosto al 29 novembre 2012
Giardini dell'Arsenale - Venezia
www.labiennale.org

cv

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