europarlamento24 – Il presidente di Anima esorta a valorizzare tecnologie made in Italy, sia per favorire la filiera nazionale, con occupazione ed efficienza energetica, sia per sostenere i consumi.

Durante la prima riunione del Club della Meccanica organizzato a Milano da Anima, la federazione che in seno a Confindustria raduna le imprese italiane della meccanica varia e affine, il presidente Sandro Bonomi ha colto l'occasione di lanciare un messaggio alla politica.

Lo ha fatto puntando sul tema energetico: «Si è fatto il solare elettrico, ma non basta, serve di più». Cosa sia quel "di più" è presto detto: le rinnovabili termiche, che per Bonomi non hanno i sostegni che meriterebbero e che sono destinati ad altre tecnologie.

Perché parlarne adesso? Perché, per Bonomi, sono tecnologie in cui l'Italia è leader, che danno lavoro a 100mila famiglie e che potrebbero crearne di nuovo.

Le rinnovabili termiche, per il Presidente di Anima, sono la «più efficiente soluzione tecnologica per produrre energia per le case. I consumi domestici rappresentano il 30% del fabbisogno nazionale complessivo di energia e devo dire che, scegliere di implementare le tecnologie che meglio soddisfano queste esigenze».

«Stiamo parlando di tecnologie made in Italy - ha continuato Bonomi - in cui il nostro paese è leader, prodotte in stabilimenti radicati nel nostro territorio, con una forza lavoro dal grande know how, invidiata da tutti i nostri competitor, tedeschi in prima linea. Sono un esempio di capacità produttiva diffusa lungo l'intera filiera meccanica».

Al netto di tutto, investire nella meccanica made in Italy, per Bonomi, significa creare nuovi posti di lavoro, produrre ricchezza per il paese e costruire le basi le prossime generazioni.