built – Il restauro di un antico squero veneziano. Per il recupero e l'isolamento del tetto sono stati scelti i pannelli ISOTEC di Brianza Plastica.

Lo "squero" veneziano è il tipico cantiere per imbarcazioni a remi della città di Venezia. In origine, a Venezia il termine squero indicava genericamente il cantiere navale per la costruzione, la manutenzione e il ricovero delle imbarcazioni di ogni dimensione, sia a remi che a vela, spaziando dai piccoli "sandołeti" fino alle grandi galee da guerra. Con l'accentramento nell'Arsenale dell'attività cantieristica per le navi più grosse, sia militari che mercantili, l'ambito degli squeri si specializzò sulle imbarcazioni più piccole, di uso privato.

L'intervento descritto in questa sede riguarda il restauro conservativo di uno di questi vecchi manufatti, situato nell'isola di San Giorgio Maggiore. Il prospetto est dello squero è rivolto verso la Laguna mentre il lato opposto si affaccia sullo scoperto compreso tra l'ex Convitto IPSIAM, ora spazio espositivo, e l'ex scuola. Gli edifici citati sono rispettivamente di impianto ottocentesco e recente restauro il primo e degli anni Cinquanta del secolo scorso il secondo. L'esame dei catasti storici consente di collocare la costruzione dell'edificio nel periodo compreso tra il 1830 e il 1879 poiché risulta presente nel catasto austro-italiano, mentre non compare in quello austriaco e in quello precedente napoleonico. Lo squero ha subito una serie di lavori di restauro negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Riassumendo, dall'analisi storica e dello stato attuale dello squero emergono tre fasi:
-    realizzazione dell'edificio tra il 1830 e il 1879;
-    restauro negli anni Cinquanta;
-    lavori successivi dal 1965 ad oggi, con interventi localizzati.

Il progetto di recupero
L'edificio ha subito un intervento di restauro conservativo, sistemazioni interne e cambio d'uso: si prevede infatti di utilizzarlo come auditorium e per manifestazioni culturali. L'analisi dell'edificio e dei suoi rapporti con il contesto e con le trasformazioni che lo hanno interessato nel tempo ha fornito gli elementi guida del progetto, che considera come fondativi i principi di reversibilità e riconoscibilità del nuovo intervento. Questi principi determinano una sorta di suddivisione dell'intervento in due parti, il restauro vero e proprio dell'esistente, comprendente la rimozione degli elementi incongrui e il restauro delle parti da conservare e, dall'altra, la costruzione di quelle nuove.

Il recupero della copertura: l'isolamento
Tra gli interventi di restauro dell'esistente vi è il recupero della copertura. Si è trattato di un intervento completo sulla copertura lignea, consistente nel restauro delle capriate e sostituzione di parte delle travi di copertura primaria e secondaria, con pulizia delle travi, lievo della vecchia ferramenta, mano di antitarlo (per quanto concerne le travi rimaste in opera), formazione di nuove teste (nel caso di travi con appoggi troppo marciscenti) con due diverse metodologie di intervento. Per l'isolamento della copertura la scelta è stata il pannello ISOTEC di Brianza Plastica.

"Il sistema ISOTEC" racconta l'architetto Fabrizio Cattaruzza che ha firmato il progetto, "consente di avere buone caratteristiche di isolamento termico con uno spessore contenuto, inoltre il sistema di aggancio dei coppi, anche con pendenza sostenuta, garantisce di evitare lo scivolamento. Abbiamo valutato positivamente anche la ventilazione integrata, la posa a secco, la velocità di posa, consci anche del buon risultato ottenuto con una copertura di un edificio storico che abbiamo fatto recentemente ad Asolo".

"Dopo una prima giornata di posa" racconta l'ingegner Roberta Michieli dell'impresa S.I.R.C.O che ha eseguito i lavori, "in cui le maestranze hanno preso dimestichezza con il sistema, la lavorazione è stata rapida, aiutata anche da un tipo di copertura molto lineare, senza camini né abbaini, e con falde semplici. La parte che necessita di maggior attenzione e più delicata è quella delle giunzioni tra pannello e pannello, con silicone e/o con la idonea fascia adesiva. Sicuramente la fase più interessante è stata per noi la posa dei coppi, soprattutto quelli di canala con il "nasello" e quelli di coperta con i ganci, in quanto la copertura oggetto di intervento ha una pendenza elevata ed è molto esposta al vento. La posa a secco ha permesso la realizzazione in tempi brevi di una copertura omogenea e pulita."

scheda prodotto

Scarica il file:
_ISOTEC.pdf

scheda progetto

Luogo: Venezia, isola San Giorgio Maggiore

Progettista: arch. Fabrizio Cattaruzza

Impresa di costruzione: S.I.R.CO srl - Via Perasto n.7 30126 Venezia

Fotografo: Diego Fabris

Tempi progetto: luglio 2012 - marzo 2013

DIREZIONE LAVORI: ing. Agostino CROFF - Venezia

scheda azienda

Nome: Brianza Plastica Spa

Indirizzo: Via Rivera 50

Città: Carate Brianza

Cap: 20841

Provincia: MB

Regione: Lombardia

Telefono: 0362 91601

Fax: 0362 990457

e-mail: news@brianzaplastica.it

Web: www.brianzaplastica.it