in cantiere –

STRUTTURE ORIZZONTALI E SOLAI

Descrizione
Sono state utilizzate tre tipologie di realizzazione di solaio: vespaio areato, solaio predalles e solaio a piastra. Il solaio tra piano interrato e terra è stato realizzato con lastre predalles con alleggerimento in blocchi di polistirolo per uno spessore totale di 37 cm. La soluzione prevede anche un isolamento termico in polistirene espanso estruso (sp. 8 cm) e un'impermeabilizzazione realizzata con guaina bituminosa (sp. 4+4 mm).

Soluzioni Adottate
I solai contro terra sono stati realizzati con vespaio in materiale inerte con diversa granulometria (nel caso del deposito e del garage), oppure con casseri a perdere costituiti da elementi plastici autobloccati in polipropilene riciclato (h. 45 cm) con getto integrativo in calcestruzzo Rck 35 (sp. 5 cm) e rete elettrosaldata (maglia 20x20 cm, Ø 8 mm). I casseri sono stati posati su piano regolarizzato mediante uno strato di calcestruzzo magro Rck 25, spessore 10 cm (per i solai a contatto con locali abitati). Per questioni di comfort ambientale e di igiene (espulsione gas radon) è stato realizzato un sistema di aerazione naturale dell'intercapedine d'aria. Il solaio del primo impalcato è stato realizzato con soluzione a piastra per soddisfare uno schema strutturale che prevedeva diverse configurazioni di pilastri tra i piani e per garantire ridotti spessori di solaio.
Caratteristiche della soletta:
- spessore complessivo 25 cm;
- calcestruzzo di classe Rck 300 kg/cm2; classe di esposizione XC01;
- acciaio Fe360 laminato e acciaio FeB44K in barre e reti a.m. controllato in stabilimento;
- ancoraggi e sovrapposizioni: 40 Ø in zona compressa, 60 Ø in zona tesa, 2 maglie per le reti elettrosaldate. Piegature: barre raccordate circolarmente con raggio 6 Ø;
- armatura diffusa inferiore: Ø14/20 orizzontale Ø14/20 verticale, armatura diffusa superiore: Ø12/20 orizzontale Ø12/20 verticale, distanziatori diffusi: 5 Ø10/m2; terminali Ø14/20.

Fasi (solaio con comportamento a piastra)
• Realizzazione del cassero orizzontale con struttura di puntellatura in elementi verticali in acciaio ed elementi orizzontali in morali di legno
• Realizzazione di tavolato orizzontale in assi di abete grezzo
• Posa in opera del ferro di armatura (ferri longitudinali e trasversali inferiori e superiori per l'armatura diffusa, punzonamento, distanziatori, ripartitori, terminali ecc.)
• Realizzazione delle spondine fermagetto perimetrali
• Posa dei richiami per l'armatura verticale dei pilastri
• Getto del calcestruzzo con autopompa 48 36/

COPERTURA

Descrizione
L'andamento sinuoso della copertura, le grandi sporgenze di gronda e la necessità di realizzare un pacchetto di copertura con spessore ridotto, sono state le caratteristiche che hanno determinato le scelte progettuali e realizzative. In tal senso la scelta del legno lamellare è da attribuire alla leggerezza complessiva del sistema (in termini di peso) e alla migliore condizione di fissaggio dei componenti complementari (soprattutto in relazione all'efficace sinergia prestazionale con il manto di copertura).

Soluzioni adottate
La copertura è costituita da un'orditura principale composta da 4 travi longitudinali a doppia curvatura (poste in direzione nord-sud) che segnano la sezione sinuosa della copertura. Gli arcarecci inferiori, interposti alle travi principali, fungono da collegamenti trasversali e punto di fissaggio dei pannelli di finitura interna (multistrato dim.600x40x2,4 cm). Lo spazio residuo tra gli arcarecci è stato colmato con un pacchetto formato da barriera al vapore, un primo strato di materiale isolate in pannelli di polistirene estruso (sp. 10 cm) al di sopra del quale è stato adagiato, incrociato, un altro strato costituito da materassini di lana di roccia (sp. 10 cm) per l'eliminazione di eventuali ponti termici; successivamente è stato posizionato il freno a vapore. Una seconda orditura di arcarecci, sempre in direzione trasversale, è stata disposta sopra le 4 travi principali con funzioni molteplici: i travetti costituiscono contemporaneamente elementi di controvento e distanziali per la ventilazione del tetto, permettono la realizzazione degli sporti di gronda (mediamente 2 m) e compongono la base di appoggio per il tavolato grezzo più esterno (in legno di abete, sp. 2,4 cm). Il pacchetto si completa con una guaina per la ventilazione (sp. 3 mm) e con il manto di copertura in lamiera di alluminio a doppia aggraffatura (nastri in lega di alluminio forniti in rotoli, con verniciatura secondo il processo coil coating, sp. 7/10 mm, qualità vernice PP106, qualità di aggraffatura H41, sviluppo in larghezza 500 mm, passo aggraffatura 430 mm). I pannelli di finitura interna (posati a correre con giunti sfalsati) sono stati studiati in modo da nascondere il fissaggio, mediante ancoraggio a vite da sopra (prima del completamento della copertura).
La vista dall'interno risulta suggestiva: pannelli in multistrato lunghi 6 metri larghi 40 cm distanziati uno dall'altro (sia sul lato lungo che su quello corto) da una piccola fuga di 5 mm che contribuisce ad aumentare l'effetto visivo della sinuosità della copertura.

Fasi
• Predisposizione piastre metalliche, saldate ai tirafondi (annegati nel getto dei pilastri) per la creazione degli idonei punti di appoggio della struttura portante
• Posizionamento e fissaggio degli agganci metallici per la collocazione delle travature lignee
• Posizionamento delle travi longitudinali e loro ancoraggio
• Completamento dell'orditura primaria con posizionamento delle travi di banchina, travi trasversali e arcarecci
• Realizzazione del tavolato di finitura interna all'intradosso
• Posizionamento del freno al vapore, del doppio strato incrociato di materiale termoisolante e della barriera all'aria
• Realizzazione di un primo tavolato grezzo
• Posa degli arcarecci portanti per la realizzazione delle sporgenze
• Posa del secondo tavolato grezzo e della stuoia per ventilazione sottomanto
• Installazione di manto di copertura in alluminio e graffatura


credits

Luogo: Trento, loc. Grotta di Villazzano

Progetto architettonico: Arch. Manuel Knycz e Ing. Mariano Ferrari

Committente: Privato

Progetto strutturale: Ing. Alessandro Smaniotto - Studio PCM

Progetto impiantistico: Ditta Fratelli Knycz

Direzione lavori: Arch. Manuel Knycz

CSP: Arch. Carlo Daprà

CSE: Arch. Carlo Daprà

Inizio lavori: gennaio 2007

Fine lavori: luglio 2009