cantiere – Modena. Il museo dedicato alla figura leggendaria di Enzo Ferrari, frutto di un concorso internazionale, si compone di due spazi museali distinti: la casa natale di Ferrari, di inizio '800, e un nuovo edificio adiacente, caratterizzato da una copertura scultorea nel colore "giallo Modena".

Focus Cantiere
Stabilizzazione del terreno circostante: la presenza di fabbricati limitrofi all'area d'intervento e di compatte lenti d'argilla nel sottosuolo ha richiesto la realizzazione di un invaso perimetrato mediante vibroinfissione di palancole metalliche, utilizzando sistemi di monitoraggio delle vibrazioni e di misurazione degli eventuali movimenti del terreno.
Sottofondazioni e fondazioni: sono stati eseguiti circa 200 pali trivellati di sottofondazione, con profondità e diametro variabili, a sostegno della "vasca bianca" impermeabile di fondazione in calcestruzzo armato, con platea in pendenza (superficie 4.000 mq ca.) e setti verticali ad andamento irregolare.
Sistema strutturale iperstatico: l'intera struttura portante in elevazione è stata rimodellata e ricalcolata per ottimizzarne le prestazioni statiche, in particolare per il sostegno del portale e della tensostruttura di facciata (sup. 460 mq) e della copertura (in collaborazione con lo studio professionale Sobek e le imprese esecutrici).
Portale di facciata: realizzato con tubolare curvo ad andamento sinusoidale in acciaio (lungh. 60 m, alt. 12 m, diam. 1.000 mm, spess. 20÷40 mm), composto da conci sostenuti mediante tralicciatura provvisoria in fase di saldatura in opera. La struttura di sostegno alla facciata comprende inoltre pilastri inclinati (Y) e cavi pretesi, in acciaio inox.
Copertura a doppia curvatura: la struttura portante rispetta la forma a doppia curvatura, è costituita da una tripla orditura di arcate metalliche reticolari a spinta eliminata ed è stata montata impiegando contemporaneamente 2 autogru, la gru a torre e 2 cestelli per le operazioni in quota.
Facciata in vetro: le lastre trasparenti del prospetto d'ingresso sono sostenute da mensole in acciaio inox ottenute per microfusione fissate a cavi inox inclinati e pretensionati a 20 tonn.e sono distanziate con giunti siliconici spessi 4 cm.
Isolamento e impermeabilizzazione: l'installazione del pacchetto di coibentazione della copertura si è rivelata estremamente impegnativa a causa delle elevate pendenze e della forma tridimensionale da rivestire: i pannelli (spess. 16 cm) sono stati incollati a formare una superficie sfaccettata a giunti saturati, sulla quale sono state conficcate quasi 5.000 piastre in acciaio per fissare l'orditura di supporto delle doghe gialle di copertura. Il tracciamento e il posizionamento delle piastre è avvenuto con l'ausilio di una squadra di topografi con due stazioni totali gps, per garantire la tolleranza massima di 1 cm.
Manto in doghe di alluminio gialle: i 3.300 mq di superficie in doghe d'alluminio estruso, calandrate lungo i 12 cm di larghezza e adattate alla curvatura in opera nel senso della lunghezza, sono state incastrate lungo i fianchi e di testa mediante guarnizioni a tenuta d'acqua. Il montaggio delle due orditure di sottostruttura, in particolare di quelle poste sopra i lucernari, è stata l'operazione più complessa. Sono stati impiegati speciali carrelli-biella progettati ad hoc per consentire movimenti a carrello e a cerniera nelle diverse direzioni, assecondando le dilatazioni termiche senza alterazioni alla statica e alla tenuta all'acqua.
Pavimentazione cementizia interna: è stato condotto uno studio molto approfondito per realizzare una pavimentazione con pochissimi giunti di dilatazione, realizzando porzioni continue molto ampie, coincidenti con i cambi di pendenza, secondo il disegno della Direzione Artistica. La miscela super-additivata impiegata è stata rigorosamente controllata per l'intera filiera produttiva, fino alla posa in opera, superando addirittura gli obiettivi prefissati.


Dati cantiere










































Impresa aggiudicatrice dell'appalto
Associazione Temporanea d'Imprese
Opere civili Consorzio Cooperative di Costruzioni di Bologna (Mandataria);
Consorzio Stabile Modenese (Mandante)
Impianti meccanici Ing. Ferrari Impianti Spa (Mandante)
Impianti elettrici ITE Group (Mandante)
Capo gruppo dell'Associazione temporanea d'Imprese
CdC, Cooperativa di Costruzioni di Modena
Direttore Tecnico Ing. Giuseppe Coppi (CdC)
Assistente Tecnico Geom. Luca Bergonzini (CdC)
Assistente Tecnico Geom. Emilio Nigro (CG2)
Capo Cantiere Geom. Loris Golinelli (CdC)



Per l'approfondimento sul progetto della Casa Museo Enzo Ferrari clicca qui: Casa Museo Enzo Ferrari


Scheda progetto

luogo: Via Paolo Ferrari 85, Modena

cliente: Fondazione Casa Natale Enzo Ferrari

progetto architettonico: Jan Kaplický (Future Systems)

progetto ingegneristico: Arup London, Consulenza strutturale e ambientale (concorso)

coordinatore lavori: Andrea Morgante (capo progetto), Politecnica- Modena (Project Management e Direzione Lavori)

collaboratori: Team di progetto: Andrea Morgante, Søren Aagaard, Oriana Cremella, Cristina Greco, Clancy Meyers, Liz Middleton, Itai Palti, Maria Persichella, Filippo Previtali, Daria Trovato

impresa di costruzione: Capo gruppo dell'Associazione temporanea d'Imprese: CdC, Cooperativa di Costruzioni di Modena

tempi di progettazione: 2004

tempi di realizzazione: 2012 completamento

superficie costruita mq: Area di progetto: 10600 mq; Sup. interna: 5,200 mq (4,200 mq Galleria/ 1,000 mq Casa Natale)

Scheda studio

Studio: Shiro Studio - Arch. Andrea Morgante

Indirizzo: 172 Kensington Church Street

Città: London W8 4BN

Telefono: +44 7967757885

e-mail: studio@shiro-studio.com

www: www.shiro-studio.com