Cenni storici

Testo a cura di Stefano Bernuzzi

L'alluminio in natura si trova sempre in combinazione con
altri materiali, quali silicati e ossidi, molto stabili e, quindi, sono stati
necassari molti secoli di ricerca per separare i metalli e isolare
il metallo, cosa che avvenne solo nel XIX secolo e che rende questo metallo
"giovane".
Le civiltà più antiche usavano l'alluminio sotto forma di solfati
e silicati presenti nelle argille come gli Egiziani e i Babilonesi per la
produzione di vasellame, coloranti e medicamenti. I Greci e i Romani si
servivano, invece, dell'allume (un
composto di acqua e due tipi di sali di alluminio e potassio) per produrre
astringenti o prodotti assorbenti.
Solo nel 1808 l'inglese Humphry Davy
stabilisce l'esistenza di questo materiale a base di allume e lo chiama alumium
da cui in seguito deriva il nome aluminium. Nel 1821 Pierre Berthier scopre, presso
il villaggio di Les Baux-de-Provence in Francia, un giacimento di un materiale
contenente circa il 52% di alluminio (Al2O3).
Berthier chiama questo minerale, uno dei più comuni fra i minerali d'alluminio e
pertanto in seguito uno dei più usati
nell'industria, bauxite. In questi stessi anni iniziano le
prime sperimentazioni per ricavare l'alluminio dai minerali, in particolare
grazie all'opera di Hans Christian Oersted, Friedrich Woehler e Henry
Sainte-Claire Deville.
Il danese Oersted nel 1825 arriva a produrre tracce di
alluminio facendo reagire un amalgama di potassio diluito con cloruro di
alluminio e distillando il risultato per liberare un leggero residuo di
alluminio impuro. Due anni dopo il tedesco Woehler sulla scia del procedimento di Oersted
riesce a produrre alluminio sotto forma di polvere grigia, con un processo di
riduzione del cloruro di alluminio con l'amalgama di potassio. Perfezionando
questo metodo, nel 1845, Woehler riesce a ottenere piccoli globuli fusi che gli
consentono di definire, oltre alle proprietà chimiche, anche le proprietà
fisiche del metallo, la sua densità e una delle sue maggiori caratteristiche, la
leggerezza. A partire dal 1852 viene definito il primo procedimento commerciale
di produzione: il francese Deville,
infatti, sviluppando le tecniche precedenti con l'uso del sodio per la riduzione
del bicloruro di alluminio e sodio, arriva a produrre quantità maggiori di
metallo. Il procedimento resta, però, ancora molto costoso a tal punto che
l'alluminio era considerato un metallo di lusso, di valore superiore all'oro, e
presentato all'Esposizione Universale di Parigi del 1855, sotto forma di
lingotto, come "argento proveniente dall'argilla".
Il metodo Deville
viene ulteriormente perfezionato nei decenni successivi con un relativo aumento
della produzione di metallo, pur rimanendo però sempre a livello semi
artigianale.

Solo nel 1886 due giovani scienziati, Paul Toussaint Héroult
e Charles Martin Hall, lavorando l'uno indipendentemente
dall'altro, a migliaia di chilometri di distanza, in Francia e Stati Uniti
rispettivamente, e senza conoscere le rispettive ricerche, depositano ognuno un
brevetto per la produzione industriale dell'alluminio. Entrambi scoprono che
l'ossido di alluminio si dissolve nella criolite fusa (fluoruro di sodio e alluminio) e
che può essere dissociata per elettrolisi, producendo metallo allo stato
grezzo. Ancora oggi alla base della produzione industriale dell'alluminio
vi è fondamentalmente il procedimento Hall-Héroult, al quale
sono stati apportati ulteriori milgioramenti tecnici. In seguito a questa
scoperta sono stati aperti i primi impianti industriali per la produzione
dell'alluminio per elettrolisi, in Svizzera e negli Stati Uniti nel 1888.

L'alluminio vive un particolare boom commerciale dal 1914 quando, a
causa delle necessità belliche legate alla prima Guerra Mondiale, diventa di
particolare rilevanza il suo impiego nell'industria aeronautica e aerospaziale
nella produzione di aerei e dirigibili grazie alla sua leggerezza. Da allora la
produzione è in costante crescita passando dalle 8.000 tonnellate del 1900 ai
22.000.000 del 1997, superando metalli più tradizionali quali rame, piombo
e stagno.

Per approfondire
la storia dell'alluminio in
Italia

Fonte testo:
H. Wilquin, Atlante dell'alluminio, UTET, Torino,
2003

Alluminio allo stato liquido

Alluminio allo stato liquido

Lingotto di alluminio

Lingotto di alluminio

Bauxite

Bauxite

Bauxite

Bauxite

Criolite

Criolite

Schema del procedimento Hall-Héroult

Schema del procedimento Hall-Héroult

Fabbrica di inizio Novecento

Fabbrica di inizio Novecento