Lo scorso sabato è stata inaugurata a Malaga la nuova sede del Centre Pompidou, ideata dall’artista francese Daniel Buren per ospitare 93 preziose opere d’arte del XX e XXI secolo, appartenenti ad artisti diversi, oltre a tre collezioni temporanee l’anno. Per la prima volta nella storia, il celebre museo francese ha sviluppato una propria struttura al di fuori dei confini nazionali. Il “Pop Up Pompidou” è la prima vera estensione all’estero del museo, e ha la forma di un cubo di vetro inserito perfettamente all’interno dello skyline portuale della città andalusa, già ricca di impianti museali e strutture culturali come il Museo Picasso, il Centro di Arte Contemporanea, il Museo di Arte Russa di San Pietroburgo e il Museo Thyssen. Il Pop-Up Pompidou è stato fortemente voluto dal sindaco di Malaga, Francisco de la Torre, per completare la sua visione di una città costiera ricca di cultura, oltre che di sole e mare. Alain Seban, il Presidente del Centre Pompidou, considera il museo di Malaga un esperimento per esportare il modello culturale di “museo francese” e nonostante l’accordo iniziale preveda la permanenza del Centro a Malaga solo per 5 anni, il sindaco de la Torre intende lavorare per assicurare la sua permanenza in città.
RAJOY INAUGURA CENTRO POMPIDOU EN MÁLAGAL’azienda italiana Italcementi ha contribuito in modo fondamentale alla realizzazione della struttura: per mantenere l’illuminazione solare all’interno dell’edificio, infatti, il gruppo bergamasco ha donato, attraverso la società spagnola FyM, il proprio cemento trasparente i.light, già utilizzato per il Padiglione Italia all’Expo di Shanghai del 2010 e per la sede della Bulbank International di Unicredit a Sofia. Italcementi ha inviato 250 metri quadrati di cemento i.light, sviluppato nel proprio centro ricerche i.lab attraverso un polimero per usi ottici capace di conferire una trasparenza superiore al 92%.
«FyM ha un rapporto molto stretto con la città di Malaga - ha commentato Matteo Rozzanigo, general manager della società FyM -. In più di un’occasione abbiamo fornito soluzioni innovative e assistenza tecnica sui materiali per la realizzazione di edifici come il centro civico in Calle Dos Aceras, La Caja Blanca, il Giardino Botanico La Concepción e le corsie per gli autobus di Calle Hilera e Alameda Principal». L’investimento complessivo per la realizzazione del Pop Up Pompidou ammonta a 4,2 milioni di euro. Italcementi e altre importanti gruppi multinazionali hanno contribuito economicamente all’iniziativa. La fornitura di pannelli trasparenti ha un valore di circa 140.000 euro.
«Dopo Shanghai e diverse altre realizzazioni, il cemento trasparente i.light si conferma sempre di più una soluzione ideale per architetture di grande respiro - ha affermato Enrico Borgarello, Direttore Ricerca e Innovazione di Italcementi -. La scelta di utilizzare i pannelli in cemento trasparente, voluta dai progettisti, ha consentito l’ingresso della luce naturale che permette una buona visione delle opere esposte e una buona resa dei colori».