Centro Civico di Gotsu  
Località: Gotsu, Giappone
Progetto: Shin Takamatsu Architect and Associates
Strutture: Yamamoto-Tachibana Architects & Engineers
Ingegneria meccanica: Architectural Environmental Laboratory
Datazione progetto: 1980
Datazione costruzione: 1991-1996

Antologia critica
Niente in realtà dovrebbe essere multiforme e vario di un 'centro multifunzionale'. Ma nello stesso tempo, è vero anche il contrario: si devono riunire funzioni differenti in una grande forma che le integri le une sulle altre. La forma di Takamatsu rigorosa, rettangolare imbocca questa strada: infatti concentra le funzioni eterogenee in un 'muro' e lo spinge sensazionalmente in alto come drammatica linea del profilo di un'intera città. Sembrerebbe quasi un gioco, quando di notte le luci del muro riprendono il cielo stellato. Ma forse questo è anche l'eterno sogno dell'architettura: quello di fondere un edificio creato dagli uomini con lo spazio del mondo e così rispecchiare il cosmo.

Da 'Centro civico di Gotsu, Giappone' Domus 738 giugno 1996

[']Si tratta di una sala polifunzionale da 700 posti, un'opera di architettura composita che comprende una biblioteca con 70.000 volumi e materiali documentari locali, gli uffici comunali per le iniziative sociali e una piazza dotata di spazi ricreativi per i cittadini. Il piano comprende un'area destinata all'assistenza medica e sociale per gli anziani, con un ospedale in una sezione già completata e attualmente in uso.
Il sito ha molto influito sul nostro programma. Un'area alberata di 30 metri di larghezza per 170 di lunghezza ha fatto da polmone, ma al tempo stesso ha la funzione di dissolvere dal punto di vista ambientale il confine tra le due zone. La piazza, alla stessa scala, alla fine sarà compressa tra l'opera architettonica di cui si è detto e L'area alberata. Sul lato sud-est del complesso architettonico è prevista un'area destinata a parcheggio lungo la strada di grande comunicazione che lo fiancheggia. L'architettura, in questo caso, funge in certo qual modo da parete. Una parete massiccia, con un suo profilo, nato dall'accurata traduzione della sistemazione funzionale prevista nel programma. La zona destinata alla cultura,che sul lato sud-est vede l'installazione sulla parete di una decorazione a costellazioni luminose, aggiunge all'insieme una costruzione stratificata di grande nitidezza e semplicità. Prevedere rigidamente, in questo spazio stratificato, le direzioni di movimento di una serie di attività diverse, ciascuna con la propria impostazione, può essere difficile. A dire il vero sotto molti aspetti la funzionalità di questa architettura dipende dall'avere o meno la forza di controllare questa difficoltà.[']

Dalla relazione di progetto

A cura di Alessandra Bertini