Il Centro di riabilitazione per bambini a Lambarè, in Paraguay, è stato costruito per fasi in 30 anni e terminato solo nel 2010; il lungo percorso di raccolta fondi, dapprima boicottato, solo nel 2008 ha visto una realistica volontà di portare a termine il centro, commissionando il progetto a noti architetti locali, quali lo studio Gabinete de Arquitectura. Il centro per il trattamento di giovani disabili a livello spinale ha una duplice funzione: costituisce il punto-base per i corsi di fisioterapia e riabilitazione e il riferimento per i progetti educativi volti a migliorare la condizione e la comprensione pubblica della disabilità.

(Photo by Leonardo Finotti)

Situato al confine tra la capitale Asunción e la città sovrastante di Lambaré, il complesso è organizzato come un insieme di edifici in muratura immersi in una vasta area verdeggiante. I visitatori in auto si spingono dalla strada trafficata, Avenida Cacique, lungo una rampa leggermente in pendenza fino ai parcheggi; i pedoni percorrono una seconda rampa ombreggiata che connette la strada con il giardino ascendente.
I volumi, inclusi nell’area di 13.800 mq, sono tre: l'edificio principale, organizzato in due ali unite e, al tempo stesso, separate da due patii verdi, ospita la reception, le sale di consultazione, gli spazi e i servizi di fisioterapia. Dall'angolo sud-est, un sentiero conduce al secondo edificio che contiene la piscina per l’idroterapia. Un terzo edificio, progettato a partire da una struttura pre-esistente, contiene uffici e attrezzature da palestra fisioterapica.

(Photo by Leonardo Finotti)

L'uso del mattone in elaborati sistemi strutturali, che ripropongono tecniche tradizionali, è diventata la sfida simbolica degli architetti. La strategia di impiego di materiali di recupero in strutture innovative è evidente in tutto il centro: mattoni, piastrelle, vetro temperato, telai di porte di legno e tetti metallici, tutti recuperati dalle strutture fatiscenti che precedentemente occupavano il sito. I mattoni rotti, recuperati, sono stati usati per costruire pareti non strutturali e pavimentazioni. Piastrelle di recupero sono impiegate per decorare le partizioni e i soffitti. Anche alcune attrezzature per disabili sono realizzate con materiali di recupero: pianali mobili su ruote sono utilizzati per sostenere sedie di plastica d'occasione, con le gambe tagliate a metà e riattaccate in modo da abbassare il sedile in posizione reclinata diventano carrelli per il trasporto dei disabili.

(Photo by Leonardo Finotti)

Evitando riferimenti vernacolari, Gabinete de Arquitectura ha introdotto nuovi volumi, costruiti con materiali locali, re-make realizzato letteralmente smontando la vecchia struttura pezzo per pezzo e ricomponendola in una configurazione nuova secondo un processo che ricalca narrativamente quello dello sviluppo sociale avvenuto in Paraguay. Una simile attenzione ai materiali di recupero, in linea con l’attuale approccio ecologico, qui diventa il manifesto architettonico celebrativo della riforma che Teletón ha attuato (progetto nazionale che dal 1979 si occupa delle disabilità fisiche dei ragazzi fino a 18 anni, per la riabilitazione, la formazione e lo sviluppo delle capacità lavorative), coinvolgendo la più ampia sfera politica del Paraguay.

(Photo by Leonardo Finotti)

Per l’architetto Solano Benitez si tratta di una narrazione di ringiovanimento che corre attraverso il recupero: egli sostiene che l'atto del costruire può essere metaforicamente compreso in modo analogo alla (ri)costruzione di una società migliore.
Gli elementi maggiormante evocativi del progetto sono i tre tipi di copertura.
Le prime sono le volte trasparenti del giardino. All’ingresso una grande pergola a pianta rettangolare con struttura di volta a botte ribassata composta da triangoli vuoti di laterizio, connessi tra loro senza imbotte ulteriore, è l’ elemento significante e comunicativo in quanto archetipico, coerentemente interpretato con una lettura contemporanea e materiali primari . La seconda volta, che si affaccia sul giardino interno, è concepita parimenti la prima: costituita da due campate in mattoni a vista, a triangoli aggregati come strutture reticolari sostenute però con scheletri d'acciaio. All’interno della fitta maglia è stato ricavato un vuoto per mantenere un albero preesistente. Entrambe le strutture costituiscono uno schermo perforato tra la strada e il giardino; sono elementi di identificazione dei luoghi, “umbraculi”, non funzionali al riparo.

(Photo by Leonardo Finotti)

Le coperture della piscina, che fungono da serbatoi di emergenza per la raccolta dell’acqua piovana, sono un triplo tetto a tronco di piramide rovescia, con forma inversa rispetto a quella normale dei tetti che sono delle piramidi spartiacque, ma ne conservano l’immagine, infatti il rivestimento esterno in laterizio imita quello del manto dei tetti composto da elementi in cotto.

(Photo by Leonardo Finotti)

Nell’edificio destinato a terapie fisioterapiche e uffici, la volta di acciaio della struttura preesistente forma una vela sopra lo spazio principale. Gli uffici, disposti in serie continua, sono accessibili tramite un corridoio coperto ad arco parabolico che trova appoggio contro la muratura verticale; la volta, che rimane all’interno dell’edificio, è progettata per consentirne la costruzione utilizzando un sottile strato di mattoni di recupero.
Quest’opera è una esemplare integrazione tra la mission sociale di Teletón per la riabilitazione e la scelta ecologica dello studio di architettura impegnato nella sostenibilità delle realizzazioni, in particolare con il riuso di materiali recuperati.