nuove opere – A Foligno la nuova chiesa e il centro parrochiale firmato Massimiliano e Doriana Fuksas

“La sospensione di un volume all'interno di un altro. Vedere attraverso il cemento il cielo, dall'esterno, all'interno, all'esterno”: è la personale interpretazione di Massimiliano Fuksas del suo progetto, risultato vincitore nel 2001, del concorso nazionale bandito dalla Conferenza Episcopale Italiana per la costruzione di una nuova Chiesa a Foligno.
“Un segno deciso e innovativo, che risponde alle ricerche internazionali più avanzate, divenendo il simbolo della rinascita della città dopo il sisma”: questa invece la motivazione con la quale la Giuria ha sottolineato la scelta del progetto di Fuksas.
Il nuovo complesso parrocchiale progettato è un monolite criptico di geometria pura quasi inaccessibile, una scatola nella scatola, sospesa.
Sono due gli elementi architettonici principali che si identificano anche con le funzioni del centro religioso. Il primo elemento, l'edificio Chiesa, è costituito da due parallelepipedi inseriti l'uno nell'altro; il secondo, anch'esso di forma parallelepipeda ma allungato e basso, ospita la Sagrestia, i locali del Ministero Pastorale e la Casa Canonica. A completamento del progetto è stato realizzato un terzo corpo, di dimensioni minori, che unisce i due volumi principali e ospita la cappella feriale.
Come già accennato, due parallelepipedi inseriti uno nell'altro caratterizzano l'edificio Chiesa. Si tratta di due volumi che tendono al cubo. Il parallelepipedo più esterno, che delimita l'aula assembleare, ha dimensioni in pianta pari a 30 x 22,5 m ed ha un'altezza di 25,8 m; quello più interno è posto a tre metri dal pavimento e dalle pareti del volume esterno. Sono collegati tra loro da alcuni elementi, a forma di tronco di piramide, che creano una serie di aperture sulle due pareti dalle quali filtra la luce all'interno dell'aula.
Funzionalmente, il nucleo ad aula è dedicato alle funzioni liturgiche, mentre lo spazio perimetrale, una sorta di peristilio senza colonne, rimanda all'idea della navata laterale.
La struttura del volume esterno è stata realizzata da pilastri in c.c.a. (spessore 80 cm) e di larghezza variabile, da travi in c.c.a. che collegano i vari pilastri e definiscono i fori delle aperture di parete.
Le pareti, in cemento a vista, sono state realizzate con pannelli di polistirolo rivestiti da una doppia rifodera, interna ed esterna, in c.c.a. dello spessore di 10 cm. La struttura del volume interno è invece realizzata mediante una struttura reticolare in acciaio e finitura in intonaco di cemento alleggerito e viene appesa mediante di travi in acciaio posizionate in copertura. La copertura è realizzata con travi composte in acciaio. Al volume della chiesa si accede tramite un sagrato in pendenza costituito da una rampa realizzata con solai a lastre bausta poggianti su muri in blocchi Poroton.
L'edificio adibito a servizi ha la forma di un parallelepipedo allungato e basso di dimensioni 52,40 x 12,00 m per 8,30 m di altezza. La struttura vetrata che ospita la cappella feriale e il confessionale connette il volume della chiesa con l'edificio dei servizi; ha dimensioni, in pianta, pari a circa 10,60 x 5,10 m, un'altezza di circa 3,50 m ed il collegamento con l'edificio servizi è garantito da appoggi scorrevoli.
La luce è protagonista di tutto il progetto perchè oltre a definire i volumi e le loro forme trasmette agli interni un'atmosfera unica, di spiritualità e raccoglimento; l'omaggio alla Cappella di Ronchamp di Le Corbusier appare evidente, in particolare nella strombatura delle aperture irregolari sulle pareti. La luce entra anche dall'alto, perimetralmente a illuminare con continuità lo spazio interstiziale, e quasi al centro, in corrispondenza dell'altare, attraverso tre finestre orizzontali rettangolari. I fasci di luce attraversano e legano tra loro i parallelepipedi e tramite le loro intersezioni illuminando gli elementi principali, l'altare, l'ambone e la fonte battesimale.
Il Maestro Enzo Cucchi ha realizzato per l'esterno della Chiesa, la monumentale scultura “Stele-Croce”, alta 13,50 m, in cemento e marmo bianco di Carrara, che diventa essa stessa elemento architettonico. Il Maestro Mimmo Paladino ha creato le 14 stazioni della Via Crucis.
Gli arredi Sacri, le panche e i corpi illuminanti sono stati progettati da Fuksas Design.


Scheda progetto

Luogo: Foligno (PG)

Progetto: Massimiliano e Doriana Fuksas

Committente: Conferenza Episcopale Italiana – Diocesi di Foligno

Data: 2001-2009

Superficie lotto d’intervento: mq 20690

Superficie Chiesa: mq 610

Superficie complesso parrocchiale: mq 1300

Costo: 3.600.000 euro

Strutture: Ing. Gilberto Sarti

Impianti: A.I. Engineering

Interventi artistici: Enzo Cucchi, Mimmo Paladino

Impresa di costruzione: Ediltecnica spa

Arredi sacri in pietra FUKSAS DESIGN: Scalpellino Maurizio Volpi

Arredi in legno FUKSAS DESIGN: Falegnameria Bertini

Corpi illuminanti FUKSAS DESIGN: iGuzzini illuminazione