approfondimenti – Lo scorso 22 novembre si è tenuto a Roma il V Convegno Internazionale IAA "architetture contemporanee".

Architetture contemporanee  è un evento che gode dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è curato dalla International Academy of Architecture rappresentata nel nostro paese dall'Interclub Italia,  il cui presidente Arch. Pietro Reali ne è ideatore e organizzatore. L'interessante momento di confronto ha portato molti spunti di riflessione ed esposto molti progetti interessanti.

Alcuni interventi

Piero Sartoro
L'architetto romano ha soffermato la sua riflessione su due concetti semplici quanto fondamentali in architettura, il pieno e il vuoto e ha poi approfondito descrivendo come questi assumano un significato importante nella realtà architettonica ed urbanistica di una città. Partendo da un'accorata critica contro gli agglomerati senza senso di molte città moderne dove il "pieno" fa da padrone grazie alla speculazione edilizia che sempre poco spazio da al vuoto, contro le "marmellate" di edifici, dove niente è riconoscibile e dove le costruzioni pubbliche sono spesso isolate nel nulla, contro i siti gonfi solo di centri commerciali, contro l'urbanistica "da consumo", ha difeso a spada tratta l'identità delle vecchie città europee, dove i luoghi collettivi hanno una loro identità e sono ancora riconoscibili; dove il vuoto è una ricchezza che va difesa. Non è mancato il suo appello ad un'architettura "sana" che eviti gli agglomerati delle periferie che in tante città europee diventano inesorabilmente luoghi degradati e pericolosi. Sartoro ha poi concluso presentato alcuni suoi progetti dove ha giocato magistralmente con il pieno e il vuoto.

Washington - Ambasciata italiana
L'edificio appare spaccato letteralmente a metà. Questo inserto di aria nel costruito massiccio e lineare, ha permesso di creare tra i due ambienti "pieni" un ampio spazio "vuoto" dove le vetrate lasciano passare la luce come in una piazza. Questo spazio guadagna fascino soprattutto la notte, trasformandosi in vetrina illuminata, usata spesso per mostrare prodotti italiani di eccellenza (come la Ferrari).

Roma, La Magliana - Chiesa del Santo volto
Anche in questo progetto il "vuoto" entra prepotentemente come un cuneo nel "pieno", che contiene una sfera tagliata a metà (realizzata dall'Ingegner Antonio Michetti). Un aneddoto raccontato dall'architetto ha messo in luce come lo stesso oggetto architettonico può dar luogo a diverse interpretazioni. Sartoro, il progettista, aveva progettato la chiesa "con lo sguardo proiettato in avanti". Dalla croce posta all'apice del cuneo di vuoto, l'uomo al centro, guarda e domina lo spazio davanti a lui.  Al contrario gli uomini di chiesa, con lo sguardo rivolto alla croce, leggono lo spicchio di vuoto come simbolo di accoglienza, di braccia aperte. Lo stesso gesto, riletto in versione moderna, del colonnato di San Pietro.

Studio Nicoletti
I due architetti, padre e figlio, hanno esposto diversi progetti realizzati all'estero.

Kazakhstan, Astana - Auditorium
Durante il lungo viaggio dall'Italia, il panorama desolato della steppa aveva molto impressionato i due architetti. Da quell'esperienza era nata la voglia di dare un fiore a quella landa desertica. Così la "rosa della steppa" diventò l'idea ispiratrice del progetto. I Nicoletti hanno raccontato che costruire ad Astana, la nuova capitale del Kazakhstan, un paese di recente indipendenza grande come l'Europa Occidentale, ha comportato affrontare problemi tecnici terribili. Il clima di quella zona varia da +40 gradi a -40 gradi. L'edificio doveva essere progettato per essere in grado di supportare questa enorme escursione e offrire un ambiente vivibile sia con il freddo intenso che con il caldo torrido. Le vele hanno proprio questa funzione, "proteggono" dal freddo e dal caldo lo spazio interno che racchiude l'auditorium multifunzionale da 3500 posti, tutto rivestito di legno di ciliegio e una piazza con negozi e ristoranti. Di notevole ingegno tecnico per l'acustica è il così detto "buco nero" sul soffitto dell'auditorium, soluzione geniale in grado di assorbire bene le riflessioni acustiche. All'esterno la superficie è ricoperta di vetro per un totale di 6 campi di calcio.

Tawain 2009 - Centro malattie infettive
Due edifici di dimensioni diverse la cui forma ricorda quella di due virus giganti. Il rivestimento esterno rappresenta la struttura del DNA dei virus

Corea del sud - Yeosu - Expo 2012 Thematic Pavillon
Un grande balena stilizzata che esce dall'acqua, con la coda immersa che suggerisce movimento. Lo splendido edificio sarà l'icona dell'expo.

Malesia, Kuala Lumpur - Torri sostenibili
Un affascinate progetto di 8 torri-vela residenziali, progettate secondo i criteri dello  sviluppo sostenibile. Posizionate sul litorale, tra la capitale malese di Kuala Lumpur e l'aeroporto internazionale, sono il frutto del connubio tra cultura moderna e cultura islamica. Posizionate sul lago artificiale della città, gli edifici assomigliano ad una flotta di navi. Le torri sono tutte diverse, sia in altezza che per numero di appartamenti. Ogni torre sarà composta dai 15 ai 18 piani e comprenderà tra i 150 e i 350 appartamenti. Sono previsti giardini pensili, piscine e solarium per i residenti, nonché diversi punti di ristoro e relax.

Arezzo - Palazzo di giustizia
Immerso nel parco storico, l'edificio nasce dall'abbraccio flessuoso di due elementi. Un guscio compatto di granito scuro ed una pelle frangisole in acciaio inox. L'ala curvilinea accoglie le grandi aule delle udienze ed è collegata all'antico edificio neoclassico dove si trovano gli uffici e gli archivi.

Reggio Calabria - Palazzo di giustizia
Due palazzi che si contrappongono e che riflettono la divisione della giustizia, Penale e Civile. In mezzo una grande piazza coperta che come una navata di una basilica romana può accogliere gli incontri informali degli uomini di legge. Una pergola bioclimatica protegge la piazza interna dal caldo estivo, creando una ventilazione naturale.

Pietro Reali
L'architetto, specializzato in  restauro architettonico e realizzazione di strutture museali ha presentato alcune sue realizzazioni

Sardegna, Barumini - Museo Archeologico di Palazzo Zapata
All'interno del museo l'architetto è riuscito a creare un legame armonioso tra i vari momenti storici del sito, dando vita ad un ambiente fortemente suggestivo. Un lunga passerella di vetro ed acciaio permette al visitatore di camminare tra gli scavi nuragici e le vecchie strutture rinascimentali, ammirando i reperti archeologici nelle vetrine sospese.

Sardegna, Cagliari - Parco Sergio Atzeni
Il parco occupa un'area periferica e si compone di diversi edifici che accoglieranno una biblioteca ed altri servizi sociali. Un cilindro "tagliato" in obliquo, al centro della composizione, vuole ricordare, in forma moderna, la struttura dell'antico nuraghe.