grafica – Per l'uscita di Novum dello scorso Novembre 2011, lo studio tedesco Paperlux si è davvero superato: giunto alla progettazione della terza copertina per il magazine, è arrivato a realizzarne un'inedita cover deformabile

48mila passaggi di stampa, 140 linee di cordonatura per ciascuna copia, sei differenti schemi di colore; sono, questi, i dati inerenti la sola realizzazione della copertina di Novum dello scorso mese di novembre.
Trattandosi di un magazine di settore, e nella fattispecie di progettazione grafica, le informazioni tecniche sono importanti almeno quanto il risultato, che in questo caso rappresenta una vera innovazione in ambito tipografico: una cover deformabile secondo un sistema geometrico di incisioni praticate su tutta la superficie, che può quindi essere piegata fino ad assumere un volume tridimensionale.

Ispirandosi alle idee di Richard Buckminster Fuller, lo studio tedesco Paperlux – il cui portfolio annoverava già lavorazioni stupefacenti – ha voluto stavolta realizzare un prodotto “ludico”, nel senso che invita il lettore a un'interazione fisica multisensoriale, invece del tradizionale atto di “contemplazione” del fronte della rivista, che riserva agli occhi – il più astratto dei sensi – tutto il godimento estetico.

Questa sorta di “metamorfosi cartacea” è insieme pratica e concettuale, visto che abbandona lo standard della produzione industriale in favore di un'opera a tiratura limitata – complici probabilmente i costi di realizzazione – che recupera e aggiorna la preziosità degli oggetti realizzati artigianalmente: se non unici, di certo limitati, e resi ancor più personali dall'utilizzo che ne fa ciascun possessore; il quale torna a trarre piacere dall'esperienza reale dell'oggetto, piuttosto che dall'immaginario costruito dal brand attorno all'oggetto ridotto allo status di “symbol”, e privato dunque del significato intrinseco.