Copertura dell’Olympiapark

Progettista: Frei Otto, Behnisch & Partner, Leonhardt und Andra
Direzione del progetto: Frei Otto
Committente: Comune di Monaco, Olympiapark Munchen GmbH
Località: Monaco di Baviera, Spiridon-Louis-Ring 21 - 80809 Munchen
Datazione del progetto: 1968
Datazione realizzazione: 1968-1972
Destinazione d'uso: copertura degli impianti sportivi per le Olimpiadi di Monaco del 1972
Disegno Generale dell'Olympiapark: Behnisch & Partner (Gunter Behnisch, Fritz Auer, Winfried Buxel, Erhard Trankner e Karlheinz Weber), Jurgen Joedicke
Strutture sportive (design, realizzazione planimetrica e supervisione artistica): Behnisch & Partner
Copertura delle strutture sportive: Behnisch & Partner, Frei Otto, Leonhardt und Andra
Consulenti dello sviluppo tecnico: Atelier Warmbronn (Frei Otto e Ewald Bubner)
Sviluppo dei modelli: Institut fur Leichte flachentragwerke (Frei Otto con Berthold Burkhardt, Dieter Godel, Rolf Wiborg Groehler, Ulrich Hangleiter, Jurgen Hennicke, Christian Hesse, Matthias Kreutz, Friedmann Kugel, Fritz Lausberger, Franz Mohr, Franz Stockert, Hans-Peter Winter e Gunther Zwick)
Ingegneri strutturali: Leonhardt und Andra (sotto la direzione di Jorg Schlaich)
Misurazioni topografiche e calcoli matematici: Institut fur Anwendungen der Geodasie im Bauwesen, Università di Stoccarda (Klaus Linkwitz con Hans-Dieter Preuss), Institut fur Statik und Dynamik der Luft (e Raumfahrtkonstruktionen), Università di Stoccarda (John H. Argyris con Th. Angelopoulos)
Consulente dell'aspetto fisico dei materiali da costruzione: Wilhelm Schaupp
Imprese di costruzione: Arbeitsgemeinschaft Stahlbau Dach [August Klonne GmbH, Friedrich Krupp GmbH, Krupp Industrie (e Stahlbau), Rheinstahl AG, Stahlbau und Fordertechnik, Steffens & Nolle GmbH, Wereinigte Osterreichische Eisen (e Stahlwerke AG, Waagner-Birò AG], Arbeitsgemenschaft Olympia Lichtdach [Rheinhold & Mahla GmbH, Schoninger GmbH]
Superficie coperta:
Totale: 74.800 mq
Stadio: 34.500 mq
Sports Arena: 21.750 mq
Piscina olimpica: 11.900 mq
Aree di servizio: 6.000 mq
Altezza massima delle strutture: 80 m

Il progetto della copertura degli impianti sportivi per le Olimpiadi di Monaco del 1972 è una delle più importanti realizzazioni di Frei Otto. Si distingue, infatti, dagli altri suoi progetti per l'ampiezza dell'intervento (in quanto si estende per un'area di quasi 75.000 mq) e per la rilevanza che hanno nel panorama internazionale i Giochi Olimpici. La struttura dell'architetto tedesco, oltre a creare una copertura per tutti i principali impianti, unifica sotto un unico tema l'area delle Olimpiadi: una successione di piloni, tiranti e 'tende' (in pannelli di vetro acrilico) caratterizzano lo skyline della periferia di Monaco, confrontandosi direttamente con il paesaggio circostante dell'Olympiapark (in parte naturale, ed in parte formato da colline artificiali, anch'esse realizzate in occasione di questa manifestazione).
Tale copertura leggera ricopre la tribuna principale dello Stadio Olimpico (in parte interrato), L'Olympic Hall e la Piscina Olimpica, nonché tutte le zone di servizio tra queste strutture, l'ingresso all'impianto dal villaggio olimpico (al termine di un ponte che attraversa l'autostrada) ed alcuni spazi all'aperto. Tutto ciò in un continuo ininterrotto, come si può apprezzare salendo nella Olympic Tower, la più alta torre costruita in Europa (aperta nel 1968) che raggiunge i 189,53 metri.
A livello tecnologico la struttura è formata da una rete di cavi pre-tesi, sospesi tra piloni in acciaio e ponti di collegamento reticolari. Durante la realizzazione i cavi sono stati prima montati ai piedi dei piloni, e successivamente innalzati alla quota prevista. La rete venutasi a creare è poi stata ricoperta da pannelli in vetro acrilico, collegati tra loro ed ancorati con supporti-cuscinetto. Le coperture della Piscina Olimpica e dell'Olympic Hall hanno inoltre uno strato sottostante di isolante termico.
A cura di Simone Scortecci (ed Erika Tedeschi).

Bibliografia
Ludwing Glaeser, The work of Frei Otto, The Museum of Modern Art, New York 1972 (catalogo della mostra), pp. 63-63, 111-112.
Philip Drew, Frei Otto ' Form and Structure, Crosby Lockwood Staples, London 1976, pp. 98-107