Croazia

Lo spazio pubblico urbano di Zara

La partecipazione croata alla Mostra, vuole dare un contributo a sostegno delle tesi iniziali di Aaron Betsky, cogliendo la sfida e offrendo una possibile lettura del suo stimolante ed interpretativamente aperto titolo, sotto il cui segno colloca anche la propria performance. Il motto:
"Del tutto coscienti di poter rovinare il nostro mondo, non desistiamo facilmente dalla convinzione di poterlo migliorare... nel mare delle possibilità ci tuffiamo e vi nuotiamo."
che riporta il pensiero dell'architetto Goran Rako, maturato durante l'ideazione della presentazione croata, delimita il campo d'azione e svela la direzione in cui si è mossa la ricerca degli architetti croati nel rispondere alle questioni che Betsky pone agli architetti e all'architettura. Ma le questioni necessitano di essere instradate, anche l'attività architettonica contemporanea - oggi sempre più dibattuta tra le quasi illimitate possibilità tecnologiche, lo sviluppo disomogeneo dei rapporti socio-economici, e le sempre più marcate esigenze ecologiche - ha bisogno di formulare dei percorsi più appropriati. Forse si tratta di riconsiderare "la funzione", la quale, nonostante le esigenze del nostro tempo siano cambiate, ancora si basa sui concetti introdotti dal Modernismo e formulati all'epoca della Bauhaus.
Evidentemente, oggi all'architetto viene richiesto di dare nuove risposte alle priorità dell'uomo nell'utilizzo dello spazio e alla sua esigenza di un più equilibrato rapporto con lo spazio - con la natura.
La mostra croata presenta una realizzazione in miniatura, che proprio attraverso la sua materializzazione conferma non solo le potenzialità delle tesi della Biennale di quest'anno, ma anche del motto che essa ha adottato. La miniatura grazie all'assoluta modernità dei mezzi impiegati nel creare l'effetto desiderato efficacia e piacevolezza, ribadisce le potenzialità della ricerca architettonica nell'individuare delle nove strade che approdino ad uno spazio che corrisponda veramente al nostro tempo, cosa, tra l'altro, richiesta anche in sede della "Strada Futurissima" di Aaron Betsky.
La straordinaria efficacia dello spazio pubblico urbano realizzato dall'architetto Nikola Basic, si avvale di un'interpretazione ludica - immateriale nella sua sostanza - di elementi naturali: onde marine ed energia solare, fusi in uno spettacolo sempre nuovo di suoni e immagini. Questo spazio cittadino a margine del nucleo storico urbano, del tutto passivo prima del suo intervento, di colpo è diventato un luogo di comunicazione, di aggregazione, di meditazione quotidiana, un posto chiave per l'identità urbana, nonché immancabile meta di visitatori che giungono a Zara, importante centro urbano dell'Adriatico che conserva testimonianze delle civiltà che vanno dall'antichità, toccano le radici della storia croata, e giungono ai giorni nostri.
Sulla scena architettonica croata ormai da anni opera una corrente sperimentale di tutto rispetto, che con tenacia e pazienza si chiede sull'essenza e sul ruolo dell'architettura oggi. Due eminenti rappresentanti di questa corrente, Penezic e Rogina, espongono alla "Strada Futurissima" (Manifestos).
La partecipazione di architetti croati può essere intesa come un contributo alle soluzioni interpretative in risposta all'intrigante sfida lanciata dalla Biennale di quest'anno, ma anche come un'occasione per presentare l'identità architettonica croata attraverso la riconoscibilità del suo spazio, della sua cultura, nonché delle capacità materiali e creative della sua società.
La Croazia espone nelle Artiglierie dell'Arsenale adiacenti alle Corderie.
La visione concettuale della presentazione prevede proiezioni simultanee dello spazio e delle scene della vita circostante le installazioni dell'Organo marino e del Saluto al Sole accompagnati dal suono e dalle luci. Vi sarà allestito un segmento dell'installazione in scala 1:1, grazie al quale l'immagine verrà trasmessa in diretta (via Internet) da Zara. L'autore di quest'installazione urbana è l'architetto Nikola Basic (nato nel 1946), che vive e opera a Zara. Basic al suo attivo vanta una serie di riuscite realizzazioni di progetti architettonici ed urbanistici in Croazia, per molti dei quali ha ottenuto riconoscimenti e premi in patria e all'estero.

Il Padiglione
Il Padiglione della Croazia situato nelle Artiglierie dell'Arsenale, presenta due installazioni urbane: "Organo Marino" e "Saluto al Sole" dell'architetto Nikola Basic, costruite nel periodo 2004/08 sul lungomare di Zara, città costiera in Dalmazia. Le installazioni "Organo Marino" e "Saluto al Sole" saranno presentate con due video di 8 minuti (looped), proiettati simultaneamente uno opposto all'altro, con la regia di Davor Saric. Le proiezioni sono separate dalla riconstruzione del lungomare in pietra nel centro della quale è installato il modello di "Saluto al Sole" di 9 m². Il modello è collegato via Internet con ubicazione a Zara in tempo reale. Il padiglione echeggia con il suono del "Organo marino" e suoni della riva di Zara ricreando l'atmosfera originale per i visitatori della Biennale.

Organo Marino
L'Organo Marino prende la forma di una scalinata che porta al mare, inducendo le persone a cambiare il suo modo di camminare, a fermarsi e scendere verso il mare. Sotto la scalinata di pietra, divisa in sette sezioni, ognuna di 10 m di lunghezza, ci sono tubi in polietilene di varie dimensioni. Le onde del mare spingono l'aria facendola fluttuare dai tubi più ampi fino a quelli più stretti, accelerando così la fluttuazione e creando il suono nei tubi situati nella cavità risonante sotto il lungomare con le aperture mistiche nella pietra dalle quali esce il suono. Lo strumento ha sette raggruppamenti e ciascuno produce cinque toni selezionati, provenienti dalla matrice del tradizionale canto a cappella dalmato.
Sito: Obala Petra Kresimira IV, Zadar
Committente: Autorità Portuale, Zadar
Costruzione: 2005
Autore: Nikola Basic d.i.a.
Coautore: Ivan Stamac d.i.el. (suono)
Collaboratori: dr. prof. Vladimir Androcec d.i.g. (idraulica), Tomislav Heferer (tubi), Matija Galosic d.i.a. (disegno)
Studio di Architettura: Marinaprojekt d.o.o. Zadar

Saluto al Sole
Il Saluto al Sole è una superficie vetrata circolare di 22 m di diametro, situata nel marciapiede di lungomare e su di essa si può camminare. La superficie è dotata di pannelli fotovoltaici e una rete di punti luce sottostanti che creano un display di 10,000 piccole lampadine. Il cambio d'intensità e di colore della luce di ognuna delle lampadine e indotto dal computer. In realtà, questo è un impianto che può emanare la luce in tutte le sue sensazioni possibili, inviare messaggi, formare grafie, scrivere parole. È possibile avvicinarsi fisicamente a questo spettacolo di luce dinamica, che ci porta in un ambiente immateriale con una sensazione di nuoto o spostamento del suolo sotto i piedi. L'installazione accumula l'energia del sole e la trasforma in un gioco di luce. La stessa energia sarà utilizzata per l'illuminazione generale del lungomare e cosi farà il Saluto al Sole un dispositivo per la produzione di energia da fonti alternative.
Sito: Istarska obala, Zadar
Committente: Città di Zara
Costruzione: 2008
Autore: Nikola Basic d.i.a.
Collaboratori: Ivan Kujunzic d.i.a. (disegno), Sergej Skocic d.i.el. (consulente di luce), Zelimir Ivanovic d.i.el. (elettro instalazzione), Barbara Basic Stelluti (disegno di anello e stemma), prof. Maksim Klarin (effemeridi di sole), dr. prof. Nikola Vuletic (santi patroni)
Studio di Architettura: Marinaprojekt d.o.o. Zadar