Rosario Cusenza e Maria Salvo, edificio industriale


 
Rosario Cusenza e Maria Salvo, edificio industriale

La difficoltà di riassumere in quattromila battute lo spazio astratto e formale del progetto di architettura aumenta in rapporto al variegato repertorio delle interessanti opere prodotte dallo Studio Cusenza Salvo. L'edificio industriale per la produzione e l'imbottigliamento dell'olio, infatti, rappresenta soltanto uno degli ultimi lavori realizzati dai due progettisti trapanesi che, a partire dalla collaborazione con Leonardo Ricci, mostrano di essere impegnati ormai da lungo tempo in un profi cuo dialogo operativo con l'architettura. L'opera, nel rapporto con il baglio storico adiacente a cui corrisponde in modo moderno, inserendosi con forza nel contesto senza esserne sottomessa, si articola attraverso due corpi di fabbrica collegati da una grande tettoia e caratterizzati dalla purezza delle linee di contorno accentuata dal candore dei prospetti e dagli infissi in alluminio. I progettisti, senza cedere alle lusinghe del vernacolare o alle incontrollabili tentazioni manieristiche di una ricostruzione fi lologica, hanno voluto distinguere il nuovo dal vecchio costruendo un edificio indipendente che della preesistenza conserva soltanto la tipologia planimetrica con cortile centrale: lo stesso, d'altro canto, come di recente ha sottolineato Alvaro Siza Vieira alle cui opere l'edifi cio si avvicina inconsapevolmente per alcuni particolari, non è mai lo stesso. Nato dalle esigenze del mercato nazionale ed internazionale cui l'azienda agricola si riferisce, il nuovo edificio è disposto su due livelli: il magazzino per l'imballaggio, lo spazio per lo stoccaggio e i locali per l'imbottigliamento sono posti a una quota superiore rispetto al piano seminterrato destinato a contenere i silos disposti attorno alla corte centrale. Il nuovo involucro architettonico, destinato all'ammodernamento dei macchinari, accettando i vincoli fi gurativi dell'ambiente circostante, è riuscito a sottrarre - e qui appare in tutta evidenza la bravura dei progettisti - al principio tipologico il ruolo di protagonista dell'opera, trasfi gurando l'immagine canonica del frantoio originario in un raffinato edifi cio destinato a rilanciare lo scarto astratto della contemporaneità, scardinando visioni invecchiate ed eccessivamente provinciali.