La Forgiatura

Si trova all'interno dell’area riqualificata de La Forgiatura di Milano la nuova sede di Econocom progettata dallo Studio Giuseppe Tortato Architetti e Il Prisma. Uno spazio innovativo e tecnologico concepito per nuovi modelli di lavoro, basati su smart collaboration e open innovation: “Non è stato semplice inserirsi con un nuovo edificio in un luogo magico come la Forgiatura, un esempio di rigenerazione urbana fra i più apprezzati anche a livello internazionale, della città di Milano” ha spiegato l’architetto Giuseppe Tortato. Il rischio, infatti, era quello di alterare l’armonia e l’equilibrio di un luogo speciale, una sorta di oasi urbana che, inaspettatamente, si offre alla città. Una sfida progettuale che alla fine è stata vinta al punto che il nuovo edificio, la Serra, sembra esserci sempre stato. Solo le vecchie foto possono oramai testimoniare un’opera di sartoria architettonica totalmente assimilata che impreziosisce ulteriormente l’intero complesso del Campus della Forgiatura.
Architetture che nascono dalla cultura e dalla storia dei luoghi sposando tecnologia ed ambiente naturale, con una forte integrazione tra elementi architettonici e paesaggistici: in queste poche righe si riassume la filosofia progettuale dello Studio Giuseppe Tortato. Ed ecco perché Econocom, ha colto nella Forgiatura il luogo ideale per sviluppare e divulgare la propria visione che, citando il titolo della monografia dedicata da Skira alla Forgiatura, unisce “uomo, natura e tecnologia”. Econocom potrà cosi garantire alle proprie persone un’esperienza di lavoro innovativa e inclusiva, incentrata sulle loro esigenze, con grandi impatti sul work-life balance e sul benessere psico-fisico.

Una vera e propria sfida progettuale considerati i tempi di realizzazione, i professionisti e le imprese coinvolte, la dimensione dell’intervento, che complessivamente ha riguardato oltre 6.000 mq con tempi di consegna fissati in meno di un anno. La richiesta del committente era la realizzazione di uno spazio di collegamento tra i due edifici già esistenti all’interno del campus della Forgiatura oggetto dell’intervento: la Forgia e La Tecnica, spazi tra i più rappresentativi dell’originaria realtà industriale, rigenerati dal progetto dello Studio Giuseppe Tortato valorizzando le strutture in ferro esistenti e portando all’interno luce e verde, con la creazione di colline, patii interni e giardini fruibili dagli utenti finali. Tecnicamente il compito non era facile anche perché negli spazi posti tra i due edifici era
già esistente un parcheggio di due piani interrati ed era quindi necessario adottare una soluzione che consentisse di non gravare sulla struttura già esistente, appoggiandosi sulle paratie realizzate a partire dal 2008. L’idea dell’architetto è stata quella di realizzare un edificio altamente rappresentativo, permeato dalla luce e dal verde, che richiamasse le forme già presenti all’interno della Forgiatura, ma che al tempo stesso potesse costituire un nuovo landmark con l’obiettivo di valorizzare quella parte del campus, posta nel cuore dell’area verso il cavalcavia di via Palizzi, e diventare il simbolo del nuovo Innovation Hub pensato da Econocom.
Sono state realizzate quindi 4 capriate metalliche con luce netta, da pilastro a pilatro, di oltre 22 m, ciascuna suddivisa in tre campate di forma triangolare (che richiamano le coperture già esistenti), poste a circa 5 m di distanza le une dalle altre: si tratta di veri e propri “ponti” di collegamento tra i due edifici, senza alcun pilastro intermedio, se non quelli poggianti sulle paratie del parcheggio, che generano una grande Hall interna alta fino a 8 m, completamente permeata dalla luce. La copertura, ideale proseguimento della Tecnica, sia per la forma (le tre capanne parallele) che per il materiale (zinco-titanio) si apre verso via bianchi creando un patio sistemato a verde, visibile sia dall’esterno dell’area che dall’interno del nuovo edificio. Le facciate vetrate, pensate dallo Studio Tortato, con la tecnologia Schueco e sviluppate con l’esperienza di Amitti, sono ritmate da parti opache in corten, un materiale già presente all’interno della Forgiatura ma interpretato in modo innovativo, in modo da caratterizzare l’edificio come nuovo rispetto agli altri: in particolare l’utilizzo della lamiera microforata a schermatura delle parti maggiormente esposte al sole, conferisce carattere al nuovo intervento ed è al tempo stesso un valido contributo nell’ottenimento del miglior comfort possibile all’interno dell’ambiente, riducendo così i consumi della climatizzazione. La richiesta di Econocom di creare delle sale riunioni a doppia altezza, che si affacciassero sul verde, è stata soddisfatta dallo Studio Tortato, con la collaborazione dell’ingegner Bruno Salesi di Biesse Consulting per gli aspetti strutturali, appendendo i nuovi volumi alle 4 capriate portanti.

Progettare oggi lo spazio fisico per una realtà impegnata nel campo dell’innovazione e
della trasformazione digitale, ha permesso a Il Prisma di realizzare un luogo che sapesse
raccontare un cambiamento in atto. Sono molti i segnali che confermano l’interesse di
applicazioni digitali smart e il caso della progettazione dell’Econocom Village ridefinisce il
rapporto tra realtà fisica e mondo digitale. È un progetto d’innovazione, che segna un
nuovo confine tra ambienti digitali evoluti e universo fisico. Nel campus La Forgiatura, Il Prisma ha progettato l’architettura degli spazi interni dei cinque edifici, interpretando i bisogni di dipendenti e visitatori. Gli uffici sono solo uno dei tanti luoghi in cui lavorare, infatti, spazi sempre più convergenti permettono di attivare diverse modalità lavorative, migliorando la produttività. Lo spazio fisico attiva le esperienze digitali e fa interagire luoghi, persone e cose. Per questo, il nuovo Villaggio è stato pensato come un sito web interattivo da navigare fisicamente. “Wiring Connection” è il concept che esprime il mondo Econocom. Una rete complessa collega funzioni, spazi, tecnologie, persone ed è sottesa da un linguaggio comune decodificabile da tutti.

L’esigenza di realizzare aree multifunzionali significa creare connessioni, integrare più servizi a diverse attività e far convergere un alto livello digitale in spazi fisici non convenzionali. Dalla palestra dove ricaricarsi, alla lounge room in cui attivare la collaborazione, da laboratori tech pensati per i bambini, all’Academy strutturata per la formazione dei più grandi. Il coinvolgimento dei fruitori finali nel processo di progettazione e l’interpretazione dell’anima di Econocom sono stati i due fattori che hanno maggiormente contribuito alla creazione dell’esperienza di engagement. Attraverso il design è, infatti, possibile aumentare il senso di appartenenza e la motivazione aziendale. L’esperienza di un mondo costruito sulla fusione tra fisico e digitale comincia all’interno della Green House; un edificio architettonicamente molto simile a una serra, da cui prende il nome, che guida le persone attraverso un tunnel dimensionale simbolo dell’universo phygital. Led programmabili creano molteplici scenari in base all’esperienza che si vuole generare e caratterizzano la scala e il tunnel, che insieme formano l’accesso al mondo Econocom.
All’interno della rete, come tanti tasti funzione, box vetrati contengono attività specialistiche; ogni colore stabilisce una destinazione d’uso distinta. Sono azzurri i luoghi che infondono calma e concertazione; magenta quelli che stimolano la creatività; gialli quelli che innescano positività e allegria; mentre in rosso gli spazi destinati alla convivialità.
A tessere insieme le varie parti dell’Econocom Village ci pensano linee che, come una rete di fibre nascoste, cablano ogni angolo, indicano le funzioni, e orientano la scoperta degli spazi. Le linee si trasformano in icone, identificando le attività di ogni area. Via via, che ci si addentra nel cuore dell’Econocom Village gli spazi si diversificano. Per anticiparne solo alcuni, parliamo di un Lounge Music Club, ideato per ospitare eventi musicali; la Disaster Recovery Area, per i clienti che potrebbero avere problemi ai sistemi digitali, esistono uno spazio virtuale di back up e il suo alter ego fisico in cui recarsi per recuperare i dati e lavorare in un co-working. Un Ristorante con vista panoramica, la Sala Prove in grado di ospitare anche una web radio. Non solo uffici, dunque, ma un luogo di scambio e networking e un punto di riferimento per la città e per tutte le aziende interessate alle tematiche del progresso e dell’innovazione.