Edificio per abitazioni  
Progettista: Gregotti Associati (Cagnardi Augusto, Cerri Pierluigi, Gregotti Vittorio)
Collaboratori: Azzola Spartaco, Elz Andreas e Solomon Peter
Progetto architettonico: Gregotti Associati
Committente: Deutsche Wohnungsbaugesellschaft mbH, Dusseldorf, Berlino
Strutture: Herbert Boeske, Berlino
Località: Berlino
Datazione del progetto : 1980
Datazione realizzazione: settembre 1984/febbraio 1986
Murature: c.a.
Coperture: pannelli di cemento alleggerito
Serramenti esterni: legno ed alluminio preverniciati
mq superficie totale utile: 4.938
mc volume totale: 28.696

Quest'opera fa parte del progetto di Gregotti Associati presentato al concorso IBA del 1980, che prevedeva il consolidamento delle cinque stecche progettate ed allora non ancora realizzate, con una edificazione lungo Lutzowstrasse; la costituzione di una piazza, con un grande specchio d'acqua simmetrico all'allargamento del Landwehrkanal, delimitata dal fronte interno del blocco su Lutzowstrasse e da un corpo di fabbrica ad esso ortogonale; la localizzazione di un 'triangolo' di servizi e la ricomposizione degli elementi intorno al 'Pumpwerk'.
L'edificio è lungo 108 metri, con una profondità massima di 30 metri e minima di 9.50 metri; le altezze sono di 11, 14 e 17 metri.
Paragonato a molte altre opere dell'IBA, il complesso residenziale di Gregotti per la Lutzowstrasse acquista gran parte della sua singolarità dai materiali impiegati nella costruzione, dalla facciata in mattoni giallo ocra e dai corsi di mattoni rossi in piedi, che ad ogni piano rientrano per lo spessore di un mattone, alla verniciatura dei serramenti in grigio-azzurro, al curtain-wall grigliato grigio-azzurro, alto un piano, che compare di nuovo come un ponte alla sommità dell'edificio e intorno ai due ingressi monumentali.
Corsi di mattoni color ocra si stendono al di sopra di tutte le aperture ed evidenziano gli archi ribassati che ospitano i bovindo poco profondi. Nelle corti interne la griglia grigio-azzurra è assente e il mattone della facciata è sostituito da un intonaco di colore giallo sabbia.
Il colore dei mattoni, i corsi e l'invetriatura da opificio sono tutti elementi che si possono facilmente osservare nelle opere industriali tedesche dell'inizio del secolo ma, il richiamo più sottile agli edifici industriali è il guard-rail tubolare saldato alla base di ogni infisso.
Il reticolo generato dai pannelli in acciaio grigio-azzurro, impone all'opera un ordine compositivo e simbolico. Questa griglia infatti è presente per un intero piano al livello superiore del perimetro, creando così l'equivalente d'un 'ordine gigante' che conferisce una scala più monumentale all'intero complesso. In corrispondenza degli angoli del complesso residenziale il rivestimento in mattoni raggiunge l'ultimo piano andando a caratterizzare delle vere e proprie torri alle estremità dei blocchi.
La struttura dei portali è costituita da due travi in acciaio di 12x1.2 m appoggiati su setti in c.a., mentre la facciata dei ponti ha un rivestimento con montanti e traverse in alluminio e con tamponamenti di pannelli laminati per esterni.
La tipologia degli appartamenti è stata adattata agli standard ed alle normative richieste dalla committenza, dalla WBK (un istituto preposto al finanziamento e al controllo dell''Existenzminimum' nell'edilizia popolare.
Le facciate verso l'interno sono rivestite con isolante di polistirolo e con intonaco minerale.

Tratto da 'Casabella', n.525, giugno, 1986, pp.54-63

A cura di Maruska Bertozzini

Vista generale veduta dall'esterno dell'attacco del portale con la testata Veduta dall'interno dell'attacco del portale Particolare bovindi Pianta piano terra