La storia di Enigma è iniziata con l'idea del famoso chef catalano Albert Adrià di creare un “ristorante statico ed enigmatico”, progetto che doveva riflettere la sua cucina e la sua carriera. La sua visione prese forma quando i vincitori del Pritzker Prize 2017, lo studio RCR Arquitectes, disegnarono ad acquerello la loro idea e decisero di trasformarla in realtà con l'aiuto di Neolith by TheSize, produttore e designer della Pietra Sinterizzata. Attraverso una stretta collaborazione, eccezionalmente creativa, e l'apporto dato dalle competenze e know-how tecnico di Neolith®, sono nati gli affascinanti, ultraterreni interni realizzati con Enigma.

Dopo aver lavorato per tre anni sulla proposta di design, Adrià voleva assicurarsi la perfetta riuscita del suo appassionato progetto. Rinomato per la sua cucina sperimentale e i menù sorprendenti, lo chef voleva creare un ambiente di totale immersione, in grado di ammaliare i suoi ospiti. Lo stile culinario e il menù dello chef sono fortemente influenzati dall'ambiente circostante, per cui gli interni dovevano far trasparire che: “Il tipo di cucina che facciamo è determinato dallo spazio. Ad esempio, se fossimo circondati da un ambiente naturale, cucineremmo piatti completamente differenti” spiega.

Il momento decisivo in termini di progettazione è arrivato quando lo studio RCR, in collaborazione con Pau Llimona, realizzò un disegno ad acquerello di dimensioni di due fogli A3 che successivamente doveva essere applicato a pavimenti, pareti, bagni, ripiani della cucina, armadietti e sistemi di estrazione dell'aria. Si trattava di una sfida senza precedenti dato che, prima di allora, non era mai stato realizzato un disegno ad acquerello su Pietra Sinterizzata. Carlos Garcia, designer di prodotto di TheSize spiega: “Dovevamo espandere il disegno originario, cercando allo stesso tempo di non perdere la qualità della definizione offerta dal tratto originale. Ciascun pixel corrispondeva a due metri di pavimento reale”.

Il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Neolith ha sviluppato la tecnologia in grado di ricreare il disegno sulle lastre e quindi di realizzarne una replica perfetta.
Raggiunto questo risultato, si trattava di creare una combinazione dei colori esatta, dato che i toni in verde e blu che venivano richiesti sono sfumature insolite per le superfici sinterizzate. L'intensità dei colori doveva adattarsi agli altri materiali e decorazioni di tutto il ristorante in modo da creare un ambiente omogeneo che ispirasse ai commensali una sensazione di immersione totale. Utilizzando la tecnica di decorazione digitale brevettata da Neolith (NDD, Neolith Digital Design), è stato possibile riprodurre fedelmente le istruzioni di design dell'architetto.

Gli architetti volevano che ciascuna lastra avesse una texture irregolare come Riverwashed di Neolith, ma con una sottile lucentezza che rendesse la superficie multi-sensoriale e visivamente attraente, oltre che invitante al tatto. “Neolith è un materiale contemporaneo dalle molteplici proprietà. Siamo rimasti così sorpresi dalle sue possibilità che ora lo stiamo utilizzando per altri progetti” spiegano gli architetti di RCR.

Il pavimento presentava la maggior sfida a causa delle sue vaste dimensioni. Ciascuna lastra era un pezzo unico e doveva essere combinata esattamente, in modo da produrre un design continuativo. Tuttavia, l'unica maniera di ricostruire l'immagine completa del puzzle implicava una certa dose di creatività nella risoluzione dei problemi e un cambiamento di prospettiva. Neolith inizialmente ha installato l'intera pavimentazione fuori sede e ha utilizzato un drone per scattare foto dall'alto in modo da escludere che vi fossero incoerenze.

RCR Arquitectes e Llimona hanno disegnato uno spazio organico ricco di curvature e corridoi stretti per il quale si è reso necessario tagliare le lastre in sei pezzi di minori dimensioni, arrivando a una larghezza di soli 3 cm per il pezzo più piccolo. La precisione assoluta era il fattore-chiave per garantire l'uniformità del disegno ad acquerello.
Ispirandosi a una cartina geografica, è stato implementato un sistema di coordinate e ciascuna lastra è stata contrassegnata con una etichetta individuale in modo da identificarne l'esatta posizione nel progetto. In questo modo i posatori in loco sono stati messi in condizione di ricomporre come un puzzle gli interni del locale.