intervista – In occasione della tappa milanese di LEED l'11 giugno 2010 e in attesa dei prossimi appuntamenti a Roma e a Bologna, Archinfo ha intervistato Isaac Panzarella, PE, LEED AP (Consider Design, North Carolina State University Solar Center).

Redazione Archinfo: Il sistema di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è uno standard applicato in oltre 100 Paesi nel mondo, sviluppato dall'U.S. Green Building Council (USGBC), associazione no-profit che promuove e fornisce un approccio globale alla sostenibilità, dando un riconoscimento alle performance virtuose in aree chiave della salute umana ed ambientale.
Quali sono i punti che differenziano LEED (International e Italia) dagli altri protocolli di certificazione?

Isaac Panzarella: La principale differenza risiede nel fatto che il protocollo LEED è stato creato da un'organizzazione dalla composizione molto diversificata. Dell'USGBC fanno infatti parte architetti e imprenditori edili, società e organizzazioni no-profit, rappresentanti governativi e produttori. Prima della creazione dell'USGBC nel settore dello sviluppo edilizio, della progettazione e della costruzione non esistevano collaborazioni che coinvolgessero settori tanto diversi. I differenti interessi di questi gruppi si sono incontrati nell'interesse comune per il progresso della conoscenza e della pratica dell'edilizia ecologica. Questa comunità d'intenti è sfociata in un ottimo sistema di classificazione, che ha riscosso grande successo, prima negli Stati Uniti e ora anche sul mercato globale.
Il protocollo LEED si differenzia, inoltre, in quanto trova un equilibrio tra un approccio prescrittivo generale e la flessibilità nelle principali aree di interesse. Il sistema di crediti prescrittivo offre una valida base per una classificazione comparativa di edifici che presentano finalità, condizioni locali e requisiti del proprietario molto diversi. Al contempo, la possibilità di scelta di crediti prioritari regionali per alcune aree su cui influiscono uso del suolo, clima o idrologia garantisce una certa flessibilità. Per tutti i crediti LEED il team di progettazione può proporre approcci diversi alla conformità. In questo modo si incoraggia la creatività nel processo e si dà un riconoscimento alle nuove idee nell'edilizia ecologica.
Una delle principali caratteristiche dello standard LEED poi è quella di rispondere, in un unico pacchetto, alle preoccupazioni del proprietario dell'edificio e ai requisiti relativi a prestazione del progetto e qualità del prodotto. I vantaggi in queste aree di sviluppo progettuale si traducono in eccellenti risultati per tutte le parti interessate. Nel processo LEED il proprietario viene maggiormente coinvolto nelle decisioni progettuali e ottiene prestazioni migliori. I requisiti qualitativi dello standard LEED favoriscono una migliore comunicazione tra architetto e imprenditore. Infine, a lungo termine, vengono registrate le prestazioni dell'edificio e questo consente continui miglioramenti. Tali vantaggi hanno contribuito a rendere LEED un forte marchio globale, promuovendo la conoscenza e l'adozione di pratiche edilizie ecologiche.

R.A.: Quali sono le differenze tra il sistema di verifica internazionale e quello italiano?
I.P.: Pur adottando l'identica struttura di crediti e certificazione del protocollo USA, il programma LEED Italia tiene conto di fattori specifici legati alle condizioni geografiche, contiene differenze a livello di pratiche del settore edile locale e fa riferimento a leggi e normative italiane ed europee. Ecco alcuni esempi:
- relativamente a EAp2, Energia e Atmosfera - Prerequisito 2, Prestazione Energetica Minima, l'opzione di simulazione utilizza una procedura dello standard ASHRAE 90.1-2007, tuttavia si riferisce all'Allegato 1 192/2005 del Decreto Legge italiano relativo ai criteri sulla trasmittanza degli elementi costruttivi;
- relativamente a MRc5, Credito per materiali e risorse 5, Materiali regionali, la distanza per il trasporto terrestre dell'Opzione 1 viene ridotta a 350 km (220 miglia) rispetto agli 800 km (500 miglia) della norma statunitense. Al LEED ITALIA è stata aggiunta un'altra opzione di Materiali Regionali che consente una distanza fino a 1.050 km (650 miglia) quando i prodotti sono trasportati per ferrovia o via mare;
- relativamente a QIp1, Qualità degli Ambienti Interni - Prerequisito 1, Qualità Minima dell'Aria, come criterio prestazionale viene citata la norma europea UNI EN 15251 invece della norma ASHRAE 62.1;
- relativamente a QIc4.2, Credito Qualità degli Ambienti Interni 4.2, Materiali basso emissivi: Vernici, la norma di riferimento per il contenuto COV è la Direttiva 2004/42/CE del Parlamento Europeo invece della versione statunitense.

R.A.: Quali le ultime opere LEED nel mondo che ritiene essere esemplari dell'applicazione del protocollo GBC?
I.P.: È molto difficile scegliere i progetti che nel mondo rappresentano il miglior esempio di applicazione del protocollo GBC, perché il miglioramento è continuo! Direi che i team progettuali che hanno più esperienza nel lavorare insieme e nell'uso del protocollo LEED producono i progetti migliori. I team ottengono eccellenti risultati sin dall'inizio, ma questi migliorano man mano che aumentano le conoscenze e l'esperienza a livello di pratiche costruttive ecologiche. Infine sono i team professionali più all'avanguardia che utilizzano il protocollo LEED come uno dei molti strumenti per misurare i progetti e ottenere elevati livelli prestazionali e qualitativi. Questi team hanno anche un ruolo didattico importante da svolgere, per insegnare agli altri l'applicazione del protocollo LEED e promuovere un ulteriore sviluppo di questo standard.