appuntamento – Torino, mercoledì 16 novembre, ore 9.30. Presentazione della ricerca sulla condizione economico-professionale degli architetti under 40 iscritti all'albo, condotta dall'Ordine degli Architetti di Torino in collaborazione con il network 4t e cofinanziata dalla Compagnia di San Paolo.

Negli ultimi venti anni le facoltà di architettura hanno subito cambiamenti radicali che hanno visto moltiplicare le loro sedi, aumentare vertiginosamente il numero di laureati e di conseguenza gli iscritti agli ordini professionali. Tutto ciò in assenza di prospettive di lavoro. Eppure, nonostante la sofferenza per una certa immobilità della situazione formativa e professionale, che riguarda soprattutto chi ha scelto l'architettura come percorso di studio e come attività lavorativa, il mestiere conserva ancora fascino e attrattiva e scopre nuovi campi di interesse e di applicazione, impensabili fino a pochi anni fa. Oltre che verso i più tradizionali settori della progettazione nell'edilizia pubblica o privata di nuova realizzazione o di riqualificazione, nella pianificazione, nell'interior design, nel restauro, nell'architettura del paesaggio, i professionisti orientano i loro interessi su altri settori quali il disegno industriale, la grafica su carta e web. Particolare attenzione è ora riservata anche al tema ampio della sostenibilità, a dimostrazione della capacità di cogliere l'urgenza del cambiamento imposto dai nuovi bisogni della nostra epoca. Che cosa manca allora agli architetti per esercitare dignitosamente la professione?

Il network 4T ha condotto per l'Ordine di Torino un'indagine sui giovani iscritti under 40 di cui la Fondazione Ordine Architetti di Torino ha dato riscontro sul nuovo numero della rivista TAO Transmitting Architecture Organ dal titolo "Guardare lontano".

Il campione significativo di 374 iscritti under 40 ha risposto in merito ai guadagni, alla soddisfazione personale, al valore del percorso di studi. Ne è emerso un quadro di incertezza per un futuro che non sembra promettere nulla di buono. Scarseggiano, per gli architetti di ogni età, gli incarichi sia dal pubblico che dal privato, i ribassi e gli sconti imposti sono umilianti, e i concorsi di progettazione - significativi soprattutto per i più giovani per misurarsi con il progetto e avere occasione di esprimere qualità - sono rarissimi. Scarica il rapporto di ricerca

Apertura incontro e coordinamento interventi
Riccardo Bedrone, presidente OAT

Saluti di benvenuto
Ferruccio Zorzi, preside Facoltà di Architettura 1 Politecnico di Torino

Presentazione della ricerca
Luca Davico e Cristiana Cabodi, coordinamento ricerca per il network 4t think tank torino territori

Commenti
Rocco Curto, presidente Conferenza dei presidi delle Facoltà di Architettura
Antonio Mura, senior researcher Cresme Ricerche S.p.A.
Anna Maria Poggi, presidente Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo

Proiezione video
I giovani architetti tra il dire e il fare. Le interviste a chi è uscito dal gruppo (presentata da Roberto Albano e Marta Santolin, coordinatori Focus Group OAT Professione Creativa).

Appuntamento
Mercoledì 16 novembre ore 9.30
Salone d'Onore del Castello del Valentino
viale Mattioli 39, Torino

Giovani architetti e la crisi

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