Politica deriva da politikos, che è l’aggettivo di polis e significa tutto ciò che riguarda la città e il cittadino. Seguendo questa strada il senatore a vita Renzo Piano, che di mestiere fa l’architetto, ha deciso di occuparsi delle periferie che rappresentano la città del futuro o, se preferite, il futuro della città. Lo sta facendo attraverso il gruppo di lavoro G124 che prende il nome dal numero dell’ufficio del senatore a Palazzo Giustiniani, trasformato in un laboratorio per progettare la riqualificazione delle periferie delle città italiane. La parte più popolata ma anche più fragile del tessuto urbano e, soprattutto, quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. Ovvero la città che sarà. Nel gruppo G124 lavorano con contratto annuale sei giovani architetti (tre donne e tre uomini) che vengono pagati con lo stipendio parlamentare di Renzo Piano che è stato interamente destinato a questo progetto.  Ogni anno i sei architetti verranno sostituiti da altri sei selezionati attraverso un apposito bando. A coordinare il lavoro, oltre allo stesso senatore, ci sono i tutor: architetti, ingegneri, sociologi e psicologi scelti personalmente da Renzo Piano che, volontariamente e senza percepire alcun stipendio, si occupano di seguire i progetti sviluppati dai sei giovani.  La cui formazione è un progetto in se stesso. Il gruppo G124 lavora su diversi temi che riguardano le periferie: l’adeguamento energetico, il consolidamento e il restauro degli edifici pubblici, i luoghi d’aggregazione, la funzione del verde, il trasporto pubblico e i processi partecipativi per coinvolgere gli abitanti nella riqualificazione del quartiere dove vivono. Così che ogni cittadino possa contribuire a rendere più bella la polis che sarà.

Scopri la squadra, i tutor e i progettisti

Vai al sito del G124