alberghi – Inizialmente sede di un'azienda vinicola, l'hotel venne ampliato realizzando un corpo di fabbrica nel cortile tra i due edifici: nel 2011 è stato ristrutturato e il corpo della hall ricostruito.

L'edificio storico della Chesa Colani agli inizi dell'800 si presentava separato dalla vicina Chesa Seja da un cortile. Verso la metà dell'800, la famiglia Romedi vi aprì l'Azienda vinicola "Veltliner Weine Romedi", delimitò il cortile verso la strada con una recinzione e realizzò una cantina interrata sfruttando il dislivello esistente. Successivamente gli edifici furono trasformati in un Hotel e nel cortile fu realizzato un volume alto un piano (1984).

Il progetto ha previsto la completa ristrutturazione della Chesa Colani, la demolizione del corpo di fabbrica realizzato negli anni '80 e la sua ricostruzione. Il nuovo volume d'ingresso dell'Hotel dalla copertura piana e la facciata vetrata su via Maistra è volutamente il più possibile "trasparente" verso la strada. Presenta due lunghi lucernari sulla copertura, lungo le pareti dei due edifici storici, che dall'interno lasciano vedere le facciate a tutt'altezza. Il Ristorante al piano terreno occupa la parte più antica dell'edificio. Il grande "Suler", un tempo ingresso al fienile, è stato trasformato nel salone del ristorante con ai lati, comunicanti, le salette: la "Stuva", rivestita in abete, l'antica cucina con la tipica copertura a volta (la "Chà da fo") e la vecchia dispensa (la "Chamineda").

Nel nuovo Hotel Chesa Colani ristrutturato vi sono tre suites, tre junior suites, tre Classic Superior e quattro Classic Standard. Si sono riportati alla luce i soffitti lignei originali, le nuove pavimentazioni e rivestimenti dei bagni sono in pietra ollare, le boiserie di tutte le camere in parte in cirmolo, in parte in abete spazzolato, i pavimenti in doghe di larice "bio" posate a correre.

Il giardino roccioso installato sulla copertura piana della Hall allude in forma fantastica e idealizzata al paesaggio di questa parte dei Grigioni. L'idea dell'acqua è rappresentata dalle sfere di acciaio che qui sono installate tra le pietre grigio-verdi, un richiamo alla "morena del ghiacciaio". Lungo la Via Maistra sono stati installati cinque alberelli di metallo dai rami spogli i cui fusti contengono delle canne d'organo che generano suoni, stimolati imprevedibilmente dal vento che soffia nella valle o che scende potente dal vicino Pitz Mezeun.

La nuova copertura della Hall presenta orditura primaria in abete rosso, perline in abete termico asciato a vista, barriera al vapore, pannelli isolanti e fonoassorbenti a doppio strato da cm 16, soprastante assito in lastre, guaina con giunti sormontati e saldati, isolante con soprastante pavimento radiante, doppia guaina impermeabile e ultima guaina ardesiata grigia colore azzurro-verde a vista.
Sulla copertura piana vi è un'installazione ("Steingarten") dell'artista Letizia Cariello: un'alternanza composita di sassi verdi - tipico colore della beola della valle - e sfere di acciaio inox lucidato quasi a simulare una morena accarezzata e percorsa dall'acqua: una presenza costante e peculiare del paesaggio dell'Alta Engadina. L'installazione si offre allo sguardo da diversi punti di vista: dall'interno attraverso le finestre delle due case che si affacciano sul terrazzo; dal giardino sul retro degli edifici come da un balcone, e dal piano più basso della strada, da cui si possono intuire i profili delle sfere e sassi insediati sul tetto dell'ingresso all'Hotel.

Tutte le opere in legno nell'Hotel Colani sono state disegnate su misura dagli Architetti A. Bertolini e A. Galli e realizzate dalla Falegnameria Albino Pozzi di Colico. Sono stati realizzati su disegno i serramenti in larice con vetri termoisolanti, tutte le porte interne, gli armadi e le boiserie. Pareti e soffitti dell'Hotel sono stati isolati e in parte rivestiti in legno, la copertura della Hall è stata realizzata utilizzando nuove travi in legno lamellare. Tutti i soffitti lignei originali sono stati mantenuti e valorizzati lasciando le travi antiche a vista e sostituendo solo gli assiti danneggiati. Le camere del 2°-3° piano presentano soffitti in legno in abete termico asciato e pareti in abete termico spazzolato. Il trattamento prevede l'utilizzo combinato di calore e vapore senza aggiunta di additivi chimici, pertanto ecologico. Il legno assume tonalità di colore calde ed intense, resistenti all'umidità. Le camere al piano 1° presentano invece boiserie in cirmolo. I pavimenti sono stati realizzati utilizzando doghe in larice bio posate a correre. Nel Ristorante invece in larice naturale spazzolato. Il legno utilizzato di prima scelta proviene da foreste gestite secondo i principi di sviluppo sostenibile. Alcuni elementi invece sono stati realizzati in legno antico, su richiesta del gestore dell'Hotel, Alessio Raggio, recuperando da vecchie case, cascine e fienili elementi in legno antichi che sono stati trattati, valorizzati e collocati in alcuni ambienti.

 Nell'intervento di ristrutturazione si sono utilizzati solo due materiali per finiture di pavimenti e rivestimenti: la pietra e il legno. Si è scelta la pietra ollare, materiale cavato a Chiavenna sin dall'epoca romana, una roccia di colore grigio-verde scuro dalle tonalità diverse. I pavimenti della Hall, della SPA e dei bagni sono in lastre con finitura a disco in formati diversi posate a correre. Nei locali attigui al ristorante (Chamineda e Cha da Fo) invece presenta finitura spazzolata. Nei bagni e nella Spa per i rivestimenti sono state utilizzate lastre di pietra ollare con finitura a taglio a disco, da 10 cm di altezza e di lunghezza diversa (dai 30 agli 80 cm), posate a correre, di differente spessore, da cm 1 a 6 mm. L'effetto finale ottenuto è di una paramento in pietra che sembra quasi posato a secco. Le scale interne presentano infine pedate, alzate e pianerottoli in pietra ollare spazzolata.

I singoli pezzi d'epoca sono stati scelti direttamente dal gestore dell'Hotel Chesa Colani, Alessio Raggio, nei migliori brucante inglesi. Un sontuoso divano di Christophe Guy, due divani capitonné, un tavolo conviviale in cristallo su basi in ferro battuto d'epoca vittoriana, una monumentale trave di legno antico recuperata da un vecchio fienile toscano che funge da piano bar. Due cornici lavorate a foglia d'oro sospese alle imponenti travi del soffitto della Hall, antiche stampe. Nel Ristorante invece un monumentale lampadario in vetro bianco di Murano, un grande tavolo conviviale da otto posti costituito da due grandi travi irregolari di olmo sabbiate e trattate ad olio, poltrone e tavolini.





Scheda progetto

luogo: Via Maistra, 7523 Madulain, Engadina (Svizzera)

cliente: Chesa Colani Investment Circle SA

progetto architettonico: Architetto Alberto Bertolini Architetto Alessandra Galli

progetto ingegneristico: Progetto acustico/termotecnico: Eco Control SA, Lugano (CH); Progetto impianto idrico/sanitario: Ing. Claudio Cioce; Progetto Impianto Riscaldamento/Ventilazione: Ing. Tino Semadeni, La Punt; Progetto impianto domotico: Studio GB Global Project- Barbengo, Ing. A. Basso

partner: Consulente artistica: Letizia Cariello, Milano; Consulenti tecnici installazioni: Daniele Giani – Ing. Angelo Micheletti, Brescia

coordinatore lavori: Direttore dei lavori: Studio Valaer + Klainguti SA, Zuoz

collaboratori: Architetto Davide Proverbio

impresa di costruzione: Hohenegger & Broggi AG, Madulain

progetto strutture: Ingegnere (REG-CH) Architetto Guido Baldrati

impianti sanitari: Giston AG, Samedan

impianti di riscaldamento: Haelg&CO. AG, Samedan

impianti di ventilazione: Haelg&CO. AG, Samedan

impianto elettrico: Impianto domotico/elettrico: Consorzio Emwiss Sistemi, Barbengo, Elektro Bernina AG, Madulain; Impianto antincendio: Securiton SA, Elektro Bernina AG, Madulain

fornitori: Albino Pozzi srl, Colico, Allmetal snc , Succetti Luciano srl, Chiavenna, Bottega Artigiana Bagatti, Milano FLOS Spa Italia,

fotografie: Germano Borrelli, R. Patti

tempi di progettazione: 2010-2011

tempi di realizzazione: 2011-2013

superficie costruita mq: Ristrutturata mq 1.432,50 Ampliamento (Hall) mq 175,00. Sup. in progetto da realizzare: Nuovo Apparthotel: 717,23 mq

volume costruito mc: Ristrutturato mc 4.775,00. Volume in progetto da realizzare: Nuovo Apparthotel: 2.157,00 mc

Scheda studio

Studio: Studio di Architettura Alberto Bertolini e Alessandra Galli

Indirizzo: Via Scirello n. 13

Città: 21020 Luvinate (VA) - Italia

Telefono: +39 0332-212339

Fax: +39 0332-1800629

e-mail: Bertolinigalli.ab@libero.it

www: www.bertolinigalli.com

Architetto Alberto Bertolini Architetto Alessandra Galli