Settori – I produttori di elettrodomestici hanno avviato da tempo impianti produttivi nel paese anatolico

Nel campo della cucina, l'integrazione della Turchia nel mercato comunitario sta andando avanti a passi particolarmente lenti anche per effetto dei più o meno occulti ostracismi da parte di alcuni paesi. Nel campo dell'elettrodomestico, un settore che alla cucina è vicino, l'Europa ha integrato la Turchia nel proprio alveo da almeno venti anni, da quando Bosch-Siemens, Indesit, Electrolux hanno iniziato a realizzare nel paese impianti di produzione. Nel campo degli imbottiti, i distretti industriali della Cappadocia (Kaiseri) hanno iniziato a lavorare per il mercato tedesco almeno venti anni fa, se non altro perché la presenza turca in Germania è importante sia sul piano numerico che come contributo al prodotto lordo. Come nella vicina Grecia (ma anche in Francia) la produzione delle cucine in Turchia è quasi sempre accompagnata dalla produzione di mobili per bagno, settore che per certi versi (pensiamo per esempio alle piastrelle) è nel mercato turco forse anche più sviluppato rispetto alla cucina. La Turchia ha una tradizione manifatturiera di medio livello tecnologico (ad esempio ha “ereditato” la produzione di televisori di qualità standard) che si coniuga nel settore dei lavelli inox e nella ferramenta per mobili. Aziende come Kromevyer nei lavelli o Samet nelle guide per cassetti, sono oggi fortemente presenti in tutto il Centro-Est Europa, con un posizionamento qualità/prezzo in genere intermedio fra le produzioni più sofisticate e i prodotti di massa.

In giro per Taksim square
Al momento, l'importazione di cucine alta gamma non si è molto allontanata da Taksim square, la piazza simbolo del versante europeo di Istanbul. Schiffini è rappresentata nei negozi Moda Bagno (come in Grecia: se un punto vendita tratta sia la cucina che il bagno, frequentemente mette l'accento sul secondo item), Ernestomeda e Lube (quindi non necessariamente cucine di altissimo prezzo) nei 12 punti vendita Onur Concept ed Onur Mobilia. Il mercato della cucina in Turchia è segmentato in due grandi filoni. Da una parte, un limitato gruppo di produttori di marca produce cucine di standard europeo. Domsan e Kelebek sono nel mercato da 40 anni, Lineadecor da molto meno ma è forse stata la prima a mettere su una rete di negozi franchising (tratta anche Scavolini), così come ha fatto Kelebek. Arcelik , uno dei maggiori produttori europei di elettrodomestici, presente in forze anche in Gran Bretagna e Germania, non produce cucine ma “marchia” cucine di produzione tedesca e italiana.

Cosa c'è dietro l'angolo
 Una profonda mutazione nel mercato potrebbe avvenire per effetto dell'ingresso nel settore del gruppo Kale, fra i leader mondiali nel settore della ceramica. Kale è molto presente nel settore del Contract (così come anche il gruppo Eczacibasi, che nella cucina controlla Intema) e una quota rilevante di cucine in Turchia (così come in Spagna, Gran Bretagna, Grecia, Olanda) viene distribuita tramite questo canale. Un'altra partnership di rilievo è quella fra il gruppo mobiliero Istikbal e il gruppo Snaidero, presente in particolare con il marchio Regina, di produzione austriaca. A Istanbul, il cuore pulsante della produzione e del mercato di massa è a Bagdad Street, nella parte asiatica della città.


*Csil, Centro studi industria leggera