architettura – Reperti storici e tradizione marittima di Anversa in un edificio firmato dallo studio Neuelings-Riedijk in cui la pavimentazione di legno americano è protagonista.

Con il progetto del Museo sul fiume (Museum aan de Stroom) di Anversa, che ospiterà a partire da questo autunno, quando aprirà le porte al pubblico, circa 500.000 reperti storici sulla città e sulla sua tradizione marittima, lo studio di architettura Neuelings-Riedijk ha voluto ricreare un'atmosfera da "isola del tesoro". Una sorta di immaginifico forziere alto più di sessanta metri, sui resti di un vecchio magazzino della cittadina, oggi secondo porto europeo.

Visione da cui è dipesa la scelta di un'innovativa pavimentazione lignea, in grado di rispondere ai requisiti di resistenza, stabilità, praticità e bellezza classica previsti per i 7.000 metri quadrati di superficie. Protagonista la quercia bianca americana (Oak), in listelli uniformi di 3.500 mm di lunghezza per 150 mm di larghezza (e 35 mm di spessore). Una scelta materica adatta all'intenso flusso di visitatori previsto, che ha richiesto una soluzione tecnica stabile e resistente: i progettisti hanno infatti optato per l'installazione di un substrato di lastre di solfato di calcio a garantire la resistenza meccanica della pavimentazione di quercia e soprattutto a impedire lo scricchiolio del parquet nel tempo. Tali lastre poggiano su piccoli montanti regolabili posizionati dopo la stabilizzazione dello strato di cemento al livello del pavimento finito, in modo da assicurare la massima stabilità, mentre lo spazio cavo sottostante facilita il cablaggio necessario alla realizzazione di installazioni espositive di grande effetto.

La quercia bianca americana è stata scelta per la qualità, il colore e la resistenza; i listelli, assemblati con una classica tecnica a incastro, sono stati incollati e inchiodati alle lastre di solfato di calcio. Apprezzata particolarmente dai progettisti l'uniformità cromatica dell'insieme: "Nonostante i vari trattamenti a olio e quelli antincendio - sottolinea infatti l'architetto Mark Sette - siamo riusciti a mantenere ovunque il tipico colore della quercia".