Impermeabilizzazione con prodotti liquidi o in pasta

Autore testo e disegno: Laura Buonanno, Pietro Copani e Neri Battaglini (per il disegno)

I prodotti in pasta o liquidi sono indicati nei casi in cui sia consigliabile avere uno strato di materiale impermeabile privo di giunzioni, nel caso di superfici irregolari e non planari, nei rifacimenti senza avere l'obbligo di asportare il manto danneggiato. Questi prodotti possono trovare applicazione nell'impermeabilizzazione di terrazze e tetti, superfici piane pedonabili, superfici verticali o a geometria variabile, piscine,serbatoi e vasche, ecc..
Attualmente le membrane continue realizzate in sito sono:
acriliche, viniliche, vinilacriliche, di tipo plastico: non adatte per un contatto permanente con l'acqua;
epossidiche, poliuretaniche, poliestere, epossicatrame, poliuretancatrame, di tipo termoindurente: possono presentarsi, in base alla composizione, sia molto dure che con un buon grado di elasticità;
resinobituminose: presentano caratteristiche affini a quelle delle membrane prefabbricate APP (BPP) o SBS (BPE) cui possono essere abbinate.
L'applicazione di questi prodotti, assimilabile a quella delle vernici, richiede una manodopera specializzata sia per la preparazione della superficie di supporto sia per l'uniformità di spessore che lo strato deve avere.
Le varie membrane realizzate in sito con materiali fluidi si classificano in:
monocomponenti: pronti per l'uso;
bicomponenti: prodotte in contenitori separati, predosati, da miscelare al momento dell'uso.
 
Monocomponenti
Sono costituiti, generalmente, da materiali elastomeri acrilici in emulsione.
La messa in opera avviene su qualsiasi superficie priva d'irregolarità, compatta, non umida o polverosa; si applicano più strati fino ad uno spessore di 2-3 mm, a volte con l'interposizione di un'armatura. Ad opera finita si ottiene una membrana monolitica, impermeabile, colorata, pedonabile, elastica, resistente a trazione, inattaccabile dagli acidi e dagli alcali, durevole al gelo e disgelo. Non sono indicate nel caso di ristagni d'acqua.
 
Bicomponenti
I prodotti bicomponenti possono essere a base epossidica o poliuretanica, o mista.
Per la messa in opera bisogna prima di tutto provvedere alla miscelazione dei due componenti, secondo le indicazioni dettate dal produttore, e subito procedere con l'applicazione perché la reazione fra i due avviene subito e prosegue fino all'indurimento. Il piano di posa richiede un'accurata preparazione: deve essere asciutto; privo di polvere, tracce di calce, grasso o solventi; liscio e munito di un apposito strato di primer. Prima che quest'ultimo sia asciutto, si procede con la stesura di due mani di prodotto impermeabilizzante. A polimerizzazione avvenuta è consigliabile trattare la membrana con vernici che la proteggano dai raggi UV. A operazioni finite si ottiene una membrana caratterizzata da elasticità, perfetta adesione al piano di posa e pedonabilità. In base ai componenti costituenti si possono ottenere membrane in opera rigide o flessibili, nere o colorate.
 
Bibliografia:
AA. VV., Manuale di progettazione edilizia, vol. 4, Milano 1999.
R. Compolla, S. Mornati, C. Vittori, Volte, solai e coperture, Roma 1995.
AA.VV., Atlante dei tetti, Torino 1998.
 
Fonte disegno:
A. Petrignani, Tecnologie dell'Architettura, Novara 1983.