Progetti – Pareti trasparenti, interni colorati e integrazione con il paesaggio: gli edifici della catena di distribuzione Mpreis sono lontani dall'abituale standardizzazione

Quando i supermercati hanno man mano preso il posto dei negozi di quartiere e di paese, la qualità architettonica dei nuovi fabbricati non è stata una priorità da perseguire: molto spesso queste costruzioni si sono trasformate in spazi asettici e senza personalità, in pratica solo anonimi contenitori di prodotti da vendere. Questa situazione in Italia sta lentamente cambiando: da un lato, ci sono i punti vendita all'interno dei centri commerciali, che rientrano quindi in un discorso di progettazione più ampio e complesso; dall'altro, c'è una maggiore attenzione allo studio delle superfici degli involucri, che tuttavia avvolgono rigide forme squadrate.

Uno stile non standardizzato
In Austria un'importante catena di distribuzione, la Mpreis, ha scelto di rendere i propri supermercati “attraenti”, vere opere di architettura, moderne e suggestive. Gli interni sono coloratissimi e l'illuminazione, il più possibile naturale grazie a grandi superfici vetrate, viene studiata proprio per evitare l'effetto freddo e alienante del neon. Accanto alle zone di vendita, sono previste aree relax: in particolare, la panetteria-caffetteria è chiamata Baguette ed è arredata in modo allegro e vivace, tanto da invogliare i clienti a fermarsi per una pausa caffè dopo gli acquisti. A parte queste caratteristiche di fondo, si è optato per non utilizzare uno stile standardizzato e riproducibile, tanto è vero che circa 30 architetti si sono alternati nella progettazione delle nuove filiali. Eppure, le persone che attraversano il Tirolo pensano a Mpreis quando vedono un'opera con tanto vetro ed elementi di legno, prima ancora di vedere il cubo rosso che ne rappresenta il logo: è ormai naturale associare a questa rete di vendita l'idea di architetture creative e stimolanti. Una rivista inglese ha coniato la definizione “i supermercati seriamente sexy”, prontamente adottata dalla catena austriaca.

L'importanza della vetratura
L'Mpreis di Matrei in Osttirol rappresenta un ottimo esempio di quanto detto: le sue forme fluenti e dinamiche lo rendono seducente e contemporaneamente contribuiscono al suo inserimento nelle sagome organiche dei dintorni. L'edificio sembra uscire da un'apertura nel terreno, come se una lingua di crosta superficiale si fosse staccata dal suolo per poi restare sospesa nell'aria, sopra un perimetro vetrato. Tale effetto è enfatizzato dagli sbalzi laterali (circa 6 metri dalla vetrata alla gronda), che fanno sembrare la copertura una lastra sottilissima. Il manto superiore è caratterizzato da macchie di verde e dalla scritta Mpreis: si tratta, a tutti gli effetti, di una “quinta facciata”, perché è ben visibile dallo skilift situato nelle vicinanze. Il piano inclinato del tetto scende fino a terra, cosicché lo sviluppo del fabbricato non è evidente dalla vicina strada a elevata percorrenza; scende poi verso il parcheggio, seguendo la strada di accesso, quasi abbracciando il piazzale e creando uno spazio di incontro. Il prospetto nord e il prospetto ovest (la “punta”) sono completamente vetrati e molto alti: i pannelli della facciata hanno dimensioni notevoli (fino a circa 2 metri di larghezza e 3,3 di altezza) e un dettaglio interessante è il raccordo senza profilo delle vetrate con il pavimento e con il tetto, in modo da evitare differenze di livello tra interno ed esterno.

L'integrazione con la montagna
Le meravigliose montagne che cingono Matrei sono visibili da ogni punto del supermercato e questo migliora la sua fruizione, perché aiuta i clienti a mantenere il senso dell'orientamento; d'altronde, l'inserimento in un contesto ambientale spettacolare è una caratteristica che accomuna molti Mpreis (quasi la totalità) e che senza dubbio ha favorito e premiato un uso così elevato di pareti trasparenti. Nell'estremità della pianta è situata la Baguette che ha posti a sedere vicino all'ingresso principale e, quando la stagione lo permette, può utilizzare l'ampio (e scenografico) porticato: un luogo protetto di passaggio che facilmente si trasforma in un accogliente punto di sosta. Il controsoffitto, di legno verniciato bianco, è una lucida scocca che avvolge e dà volume all'intradosso della copertura, rivestendola senza soluzione di continuità sopra la vetrata, sottolineandone la trasparenza. Si arresta solo lungo l'asse centrale dove, sopra gli scaffali, sono state lasciate a vista le travi e la lamiera portante. La superficie brillante del controsoffitto cambia tonalità a seconda della luce dell'ambiente circostante, passando da un azzurro-verde durante il giorno a un rosso brillante al tramonto.

Un luogo di lavoro piacevole
Tutta la struttura (pilastri, travi, lamiera grecata) è dipinta in bianco, accrescendo la generale sensazione di luminosità e di eleganza e dando maggiore visibilità ai vivaci contenitori dei prodotti esposti in vendita. L'unica nota di colore sui prospetti è il grande cubo rosso, appeso all'aggetto della copertura sul lato del parcheggio. La pulizia di tutto l'oggetto, il nastro fluido che ne disegna il profilo, la scelta dei materiali, lo speciale rapporto con la luce naturale e con la luce potrebbero far pensare a un'“astronave di vetro nelle Alpi”, ma si tratterebbe comunque di un'astronave che si è integrata con il territorio che la ospita tanto che, vista in lontananza, con la sua sagoma piatta e lunga, è difficile da isolare e da interpretare. I progetti sono frutto della creatività degli architetti, della capacità degli ingegneri e dell'abilità costruttiva delle maestranze che li materializzano, tuttavia è basilare la disponibilità di una committenza colta e, come si suol dire, “illuminata”, che abbia la voglia e la possibilità di investire, oltre che nella funzionalità, anche nell'estetica. Creare luoghi di lavoro piacevoli e confortevoli consente di migliorare le condizioni quotidiane dei propri collaboratori e dipendenti, rendendoli orgogliosi di far vivere, giorno dopo giorno, edifici ammirati e “unici”.