evento – Roma custodisce un patrimonio di monumenti e spazi urbani che hanno influenzato architetture e città nel corso dei secoli, ma è anche un deposito di idee e un laboratorio di progetti in costante evoluzione.

Index Urbis afferma che la città dell'architettura è tutta contemporanea: dai Fori all'area metropolitana. Per questo, mito, realtà e futuro formano insieme l'oggetto del programma.
La Festa si concentra sui "nodi" della città contemporanea, nodi reali, luoghi essenziali per la sua trasformazione, e nodi metaforici da sciogliere che le grandi città come Roma affrontano con maggiore o minore successo.

La scelta di fondo è la costruzione di un filo diretto tra la città eterna e il mondo. Più che nel ruolo di capitale del paese ed europea, il programma della Festa osserva Roma in confronto alle città planetarie, complementari a un mondo regionalizzato sempre più interdipendente.

La Festa dell'architettura non celebra l'architetto-demiurgo, e tanto meno l'individualità del suo stile. Un buon progetto e una buona architettura sono semplicemente condizioni necessarie, anche se non sufficienti, per affrontare i problemi di funzione e rappresentazione delle città.

La Festa si rivolge soprattutto al pubblico dei romani curiosi e dei cittadini attivi. Ad essi si vuole offrire un accesso ai meccanismi di costruzione della città e alla sua nuova geografia. Per esplorarla, ci siamo affidati agli "sguardi" di protagonisti della creatività, della cultura e della comunicazione, talvolta più penetranti di quelli degli architetti. E infine abbiamo chiamato alla tribuna di una serie di forum amministratori, costruttori, committenti e progettisti per confrontarsi con il pubblico sulle cose da fare e da non fare.

La Festa coinvolge la città oltre i giorni e i luoghi del programma ufficiale, grazie alla adesione di istituzione e associazioni che hanno promosso decine di ulteriori eventi collaterali.

Come ha detto un grande studioso, Kevin Lynch, nella città non vi alcun risultato finale, solo una successione continua di fasi. Questo dato, visibile a Roma più che in qualsiasi altro luogo, impegna tutti a partecipare coscientemente alla sua trasformazione (anche) attraverso l'architettura.

In occasione dell'apertura della Festa, Alvaro Siza Vieria terrà una lezione magistrale alla Casa dell'Architettura - Acquario Romano. Il lavoro del grande architetto portoghese, premio Pritzker nel 1992, e medaglia d'oro del RIBA nel 2009, sarà oggetto di una mostra a Roma nel prossimo autunno.

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