approfondimento – Con 68 picconate, 0 feriti, 0 arrestati si è aperta la cerimonia di inizio lavori di No-spot City (edificio da un milione di persone nelle adiacenze del Parco Sempione) e demolizione della Torre del Carmine del Castello Sforzesco.

Nella giornata di domenica 11 luglio sono stati iniziati i lavori di costruzione della No-Spot City (un edificio per un milione di abitanti, da edificarsi in prossimità del Parco Sempione), comportanti la demolizione della Torre del Carmine del Castello Sforzesco, oggetto di Denuncia di Inizio Attività D.I.A. del 19 giugno 2009 numero di protocollo P.G. 473371/2009 e di Comunicazione di Inizio Lavori del 10 giugno 2010 numero di protocollo P.G. 555078/2010, da parte dell'Architectural & Urban Forum (AUFO).

L'inizio dei lavori, al quale hanno aderito l'Associazione Vivi e Progetta un'altra Milano, l'Associazione Amici della Città Ideale e l'Isola Art Center, è avvenuto alle ore 11,10 tramite una picconata nel fossato ai piedi della Torre del Carmine da parte di Lorenzo Degli Esposti, direttore dell'Architectural & Urban Forum, davanti alle telecamere del TG3 Regione Lombardia.

In un clima festante, sono state sferrate altre 67 picconate (con martello in gommapiuma) alle mura della torre del Carmine, per mano di altrettanti soggetti interessati, tra cui la Presidente del Gruppo Consigliare Milano Civica Milly Moratti, il critico Vittorio Sgarbi ed il professor Beppe Finessi.

La riuscita del progetto e della cerimonia di inizio lavori sembra rendere superflua l'approvazione del Piano di Governo del Territorio, adottato dal Comune di Milano. Si è infatti dimostrato che è concretamente possibile, entro il quadro urbanistico e legislativo vigente, mettere in atto la perequazione (trasferimento di diritti volumetrici da terreni inedificabili in aree già oggi densamente costruite), alla luce del silenzio-assenso dell'ultimo anno e del mancato intervento odierno da parte dell'amministrazione comunale. Appare dunque ancor più inutile la nuova procedura edilizia chiamata SCIA, mediante la quale si potrà iniziare qualsiasi opera edilizia mediante una semplice segnalazione di inizio lavori e conseguente silenzio-assenso, come previsto dall'art. 49 della prossima manovra finanziaria. La No-spot City avanza e la fine dei lavori di costruzione è prevista entro tre anni.