built – La Passivhaus mediterranea a Bisceglie (BA), classificata come Casa Clima Gold Plus, è energeticamente autosufficiente grazie anche ai serramenti Internorm.

Inizialmente sviluppatasi in zone climatiche profondamente diverse come quelle del centro e del nord Europa, in questi ultimi anni la Passivhaus sta cominciando a conoscere una buona diffusione anche in area mediterranea. Ciò ha inevitabilmente comportato un adattamento degli standard costruttivi dato che, rispetto a quanto avviene per i climi freddi, la realizzazione di una casa passiva mediterranea implica un attento studio, anche e soprattutto nei mesi estivi, da un lato delle condizioni di benessere e dall'altro dei consumi. Un caso esemplare in questo senso, capace, in più, di abbinare alle ottime performance energetiche una struttura architettonica di grande impatto visivo, è costituito da un'abitazione unifamiliare realizzata in Puglia. Progettata in maniera coerente con il contesto ambientale in cui è inserita, l'abitazione di Bisceglie (BA) è stata infatti pensata non solo per ridurre al minimo i consumi, ma anche per recuperare energia, preferendo all'applicazione pedissequa delle tecnologie utilizzate in altre zone climatiche una virtuosa messa a frutto delle specificità locali; questo principio è stato applicato estensivamente, dalla scelta di materiali tradizionali fino ad arrivare ad un'attenta progettazione bioclimatica. Al fine di ottenere le migliori performance dal punto di vista energetico, è stata infatti portata avanti, innanzitutto, una scrupolosa ricerca sull'orientamento ottimale; quest'ultimo è stato individuato combinando, da un lato, lo studio dei diagrammi solari e, dall'altro, quello relativo a posizione e dimensione delle aperture nelle facciate, al fine di sfruttare la ventilazione naturale. Ad ottenere ottimi risultati in termini di riduzione dei consumi e di recupero dell'energia concorrono in maniera determinante anche le scelte relative alla particolare struttura architettonica dell'edificio. Influenzata anch'essa da valutazioni bioclimatiche, la forma della costruzione è stata infatti pensata per sfruttare al massimo l'illuminazione naturale, così come l'ombreggiamento prodotto, da un lato, dalla presenza della vegetazione circostante e, dall'altro, dalla reciproca posizione delle diverse parti che compongono l'edificio stesso. Quest'ultimo si caratterizza per una complessa articolazione spaziale che prevede, al piano terra, la presenza centrale di un patio attraverso cui si accede alla zona living - un ampio open space vetrato all'interno del quale si delineano diversi ambienti. La zona giorno diventa in questo modo, durante l'inverno, un luogo di accumulo e conservazione del calore, mentre d'estate risulta schermato dalla vegetazione. Una scala a vista conduce poi al piano superiore, che si distingue per la forma ad "L" che identifica la zona notte. Soffermandosi più nello specifico sugli aspetti relativi alla tecnologia edilizia utilizzata, la villa è stata realizzata in modo tale da garantire un bassissimo fabbisogno energetico, grazie al ricorso a sistemi costruttivi caratterizzati da ridotta trasmittanza da un lato ed elevata massa termica dall'altro. Più nello specifico, la struttura dell'edificio è a telaio in c.a. con tamponamenti in mattone termico porizzato dotati di tagli a giunto in PSE, cui si aggiunge un cappotto isolante in sughero bruno tostato. Il deciso orientamento in direzione della sostenibilità si legge anche in altri dettagli quali la scelta di intonaci, collanti e rasanti per cappotto e finiture a base di calce idraulica NHL, così come nella scelta dell'esclusivo utilizzo di rovere europeo proveniente da riforestazioni per il parquet della zona notte.

La coibentazione priva di ponti termici, la rigorosa tenuta all'aria, la messa a frutto della ventilazione naturale coadiuvata da una ventilazione meccanica aumentano ulteriormente l'efficienza energetica dell'edificio, mentre il bassissimo fabbisogno residuo viene coperto da un impianto fotovoltaico da 5 kWp che alimenta la pompa di calore aria-aria, unico impianto presente per il riscaldamento. In questo contesto, assumono un'importanza determinante anche i serramenti, che devono necessariamente essere in grado di assicurare ottime prestazioni. Per questa ragione la scelta è ricaduta sulle finestre Varion di Internorm, fornite e posate da Mazzarelli srl, First Window Partner di Castellana Grotte (BA).

Varion - in legno/alluminio con termoschiuma interposta - dotata di vetro Ug=0,7, raggiunge valori di isolamento termico pari a UW = 0,63 W/m2K. Tra le caratteristiche più rilevanti, sono da segnalare lo stile lineare del battente, il design ridotto di quest'ultimo e del telaio, la ferramenta nascosta, elementi che rendono questo modello particolarmente adatto ad integrarsi con il progetto architettonico complessivo.

scheda progetto

Progettista: arch. Leo Pedone, arch. Massimo Pedone, ing. Pietro Pedone, arch. Annamaria Perruccio – Studio Pedone, Bisceglie (BT)

Progetto strutture: ing. Pietro Pedone

Impianti: ing. Domenico Convito, Massafra (TA); Conulenti energetici: arch. Salvatore Paterno, arch. Antonio Stragapede – TBZ, Gravina in Puglia (BA); Direttore dei lavori: arch. Leo Pedone; Appaltatore: Pedone Working srl, Bisceglie (BT); Superficie fondiaria: 872 mq; Superficie utile: 188 mq; Superficie verde: 672 mq; Volume lordo riscaldato: 784,63 mc

scheda azienda

Nome: Internorm Italia Srl

Indirizzo: Via Bolzano, 34

Città: Gardolo

Cap: 38100

Provincia: TN

Regione: Trentino-Alto Adige

Telefono: 0461 957511

Fax: 0461 961090

e-mail: italia@internorm.com

Web: www.internorm.com