Intonaco additivato

Autore testo: Lorenzo Soro, Valentina Susini

L'intonaco additivato si ottiene aggiungendo alla malta uno o più additivi, con lo scopo di migliorare le prestazioni del rivestimento (materiali termoisolanti, ignifughi ecc.), o migliorare le possibilità esecutive (acceleranti o ritardanti di presa, fluidificanti ecc.). L'impiego di questi intonaci è per lo più destinato a interventi di risanamento.
 
PRESTAZIONE E REQUISITI
Ciascun tipo di intonaco presenterà differenti prestazioni:
intonaci additivati con modifica delle prestazioni finali, tra questi troviamo:
 
Intonaci ignifughi
Si tratta di intonaci realizzati con leganti speciali e aggregati espansi minerali che vengono forniti premiscelati a secco. Per la loro ottima resistenza al fuoco, vengono impiegati per proteggere strutture costituite da materiali che presentano un alto coefficiente di conducibilità termica.
 
Iintonaci deumidificanti
si tratta di intonaci realizzati con l'aggiunta di additivi porizzanti. Questo tipo di intonaco favorisce il passaggio dell'umidità verso l'esterno per cui vengono impiegati in costruzioni esistenti quando il supporto ha necessità di liberarsi dell'umidità in esso contenuta. In questo caso risulta importante che lo strato di finitura superficiale non contrasti il comportamento dell'intonaco, ma favorisca allo stesso modo la fuoriuscita dell'umidità.
 
Intonaci termoisolanti
Vengono impiegati nelle strutture edilizie che necessitano di maggiore potere termoisolante. Si ottiene utilizzando malte premiscelate in stabilimento e costituite da legante idraulico, poca sabbia, materiali isolanti e alleggerenti in granuli (perlite, vermiculite, argilla espansa, pomice, ecc.), addittivi aeranti e altri additivi chimici.
Se gli intonaci termoisolanti costituiscono lo strato finale, l'aspetto superficiale risulta granuloso.
 
Intonaci fibrosi
Fibre minerali (vetro), vegetali (cellulosa) od organiche vengono aggiunte nell'impasto, andando a costituire una sorta di armatura che migliora la resistenza meccanica dell'intonaco. Tali rivestimenti possono essere impiegati dove vi siano problemi di abrasione, di resistenza all'urto, e di forti escursioni termiche. In quest'ultimo caso, l'armatura impedisce la fessurazione dell'intonaco dovuta ai cicli di dilatazione che si verificano sia nell'intonaco che nel supporto.
 
Intonaci additivati per l'ottimizzazione delle fasi di esecuzione:
Intonaci con additivi aeranti
Gli additivi impiegati migliorano la lavorabilità della malta e ne migliorano il comportamento al gelo. Dopo l'indurimento dell'intonaco ne rallentano la penetrazione dell'acqua e dell'umidità.
 
Intonaci con additivi anticongelanti
Questi additivi sono utili per la presa della malta in situazioni in cui si verifica il congelamento dell'acqua di impasto, accelerando il fenomeno di presa o diminuendo il punto di congelamento dell'acqua. Dopo l'indurimento invece, aumentano la resistenza alla penetrazione del gelo.
 
Intonaci con additivi acceleranti o ritardanti di presa
Gli additivi acceleranti vengono impiegati per aumentare la velocità di presa della malta, utile per velocizzare la posa in opera. Possono essere utilizzati anche come anticongelanti perché servono soprattutto a evitare i danni provocati dal congelamento dell'acqua di impasto in condizioni atmosferiche avverse.
Gli additivi ritardanti invece, vengono impiegati per ottenere un rallentamento dei tempi di presa della malta  per permettere in tal modo cicli di lavorazione più lunghi.
 
POSA IN OPERA
Intonaci ignifughi
essendo prodotti premiscelati, la loro posa in opera avviene tramite spruzzo, in due o più passate senza l'applicazione di un ulteriore strato di finitura. Questa tipo di realizzazione necessita attrezzature e maestranze qualificate.
intonaci termoisolanti trattandosi di intonaci premiscelati, la malta viene applicata alla parete di supporto mediante macchina. Dato il ridotto peso specifico dell'intera massa, può essere applicata in spessori che possono raggiungere i 5cm, utilizzando in alcuni casi, specifiche reti di ancoraggio al supporto.
 
Bibliografia:
C. Macchia, F. Ravetta, Intonaci, Requisiti Progettazione Applicazione, Maggioli editore, Rimini, 1997.
A. Marano, P: Rossi, Fare architettura con l'intonaco, Milano, Franco Angeli, 1997.
E. Gregorini, I rivestimenti esterni - materiali e sistemi, Maggioli Editore, Rimini, 1996.
Manuale di progettazione edilizia, materiali e prodotti, vol.5, Ulrico Hoepli editore, Milano, 1995.