biennale di architettura – In occasione della 13.Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, fedele al tema Common Ground, il Messico ha stretto un accordo con il Comune: procederà al restauro della Chiesa di San Lorenzo, per farne la sede messicana delle Biennali nei prossimi nove anni.

Giunti nella piazza su cui si affaccia la Chiesa di San Lorenzo, a Venezia, si resta colpiti innanzitutto dalla fascia sgargiante che in questi giorni fa da rivestimento alla base dell'edificio. Non minore, tuttavia, è la sorpresa di scoprire l'entità del Padiglione Messico, celato proprio dietro l'insolito basamento: una mostra installata all'interno di un breve tunnel, costituito delle grate e dei tubi metallici caratteristici di un'impalcatura. Il titolo della mostra, Cultura in costruzione, ci pare davvero azzeccato sia per l'allestimento scelto sia per le intenzioni di questo Padiglione che, nel riflettere sul tema Common Ground suggerito da David Chipperfield, ha deciso di andare ben oltre la durata della 13.Mostra Internazionale di Architettura. I

Il Messico, infatti, ha stretto un accordo con il Comune di Venezia per il restauro della Chiesa di San Lorenzo, che in seguito ospiterà il Padiglione nazionale durante le Biennali di arte e architettura per i prossimi nove anni. La comunione d'intenti, con la quale il curatore di questa edizione della Biennale invitava i partecipanti è evidente: il Messico dà visibilità alle migliori proposte creative del proprio Paese e contribuisce attivamente al recupero del patrimonio storico della città ospitante. Oltre ai progetti esposti fuori dalla chiesa, anche la visita al cantiere diventa così parte integrante di questa esposizione, che associa la realtà materiale della messa in opera - con tanto di calcinacci, transenne e caschetti di sicurezza calcati sulle teste dei progettisti - alla riflessione teorica sul ruolo culturale dell'architettura. Emerge con immediatezza come l'architettura stessa sia un pensiero reificato, una cultura che si fa oggetto; dotata di una fisicità troppo ingombrante, forse, se talvolta dimentica il suo intimo legame con la vita sociale, che al contrario pretende dinamismo e flessibilità.

La selezione dei progetti in mostra, curata da Miquel Adrià, comprende non a caso piani di centri culturali, biblioteche, musei, gallerie, cineteche, piazze, parchi e spazi per la cultura in generale, rimandando a quella che è la cultura (architettonica) in costruzione in Messico. Tracciando un filo diretto tra gli edifici esistenti e l'architettura emergente, i progetti sembrano voler smentire l'immagine di un'architettura pura, di forme ieratiche - e statiche - che una volta erette diventano indiscutibili: il design del padiglione e il suo contenuto specifico sono “in costruzione”, appunto, per cui è ancora possibile riappropriarsene come patrimonio collettivo.
L'iniziativa, insomma, invita la società a dire la propria su se stessa, non lasciando che le proprie attività e identità vengano plasmate e definite da un intervento “esterno”, come quello che può essere l'esercizio autoriale di un'archistar.

Lista di opere e progetti invitati

1. Ciudadela. Plan maestro del conjunto (Taller 6 A - Alejandro Sánchez + Bernardo Gómez-Pimienta); Biblioteca José Luis Martínez (Alejandro Sánchez); Biblioteca Castro Leal (bgp arquitectura); Biblioteca García Terrés (arquitectura 911sc - Jose Castillo + Saidee Springall); Biblioteca Monsiváis (Jsa - Javier Sánchez + Aisha Ballesteros); Biblioteca de invidentes (Taller de Arquitectura - Mauricio Rocha + Gabriela Carrillo); Biblioteca Alí Chumacero (José Vigil + Jorge Calvillo); Centro de la Imagen (Isaac Broid); Oficinas (Tatiana Bilbao S.C)

2. Cineteca Nacional Siglo XXI (rojkind arquitectos - Michel Rojkind + Gerardo Salinas)

3. Centro Cultural de España (arquitectura 911sc - Jose Castillo + Saidee Springall e Jsa - Javier Sánchez)

4. Centro Cultural Elena Garro Coyoacán (Fernanda Canales + Saidee Springall)

5. Galería Kurimanzutto TAX (Alberto Kalach)

6. La Tallera, Cuernavaca (Frida Escobedo)

7. Centro Cultural San Pablo, Oaxaca (Taller de Arquitectura - Mauricio Rocha + Gabriela Carrillo)

8. Museo Amparo, Puebla (TEN Arquitectos - Enrique Norten)

9. Museo Rufino Tamayo (Teodoro González de León)

10. Centro de las Artes San Luis Potosí (Alejandro Sánchez)

11. Museo Laberinto de las Ciencias y las Artes de San Luis Potosí (Legorreta + Legorreta)

12. Jardín Botánico, Culiacán (Tatiana Bilbao S.C.)

13. Plaza de la República - Autoridad del Espacio Público (Felipe Leal + Daniel Escotto)