Escuela Espanola de Historia

Dietro mandato del Consejo Superior de Investigaciòn Cientifica - Ministerio de Economia y Competitividad, lo studio Schiattarella Associati, assieme all'architetto Salvatore Nicoletti, ha firmato il progetto per la realizzazione della nuova sede della Escuela Española de Historia y Arquelogia (EEHAR), Ente di Ricerca del Governo Spagnolo che dal 1910 ha sede a Roma e che qui svolge attività di ricerca storico-archeologica e promozione culturale-scientifica. In occasione del centenario dalla sua fondazione, l'EEHAR ha infatti deciso di acquisire e recuperare un edificio storico nel centro di Roma, a pochi passi dai Fori Imperiali, con lo scopo di creare un centro di ricerca dove poter svolgere una vasta gamma di attività scientifiche, divulgative e culturali. La progettazione degli spazi interni è stata affidata allo studio romano Schiattarella Associati, che vanta una lunga storia a partire dal 1970 e un know how legati ad alcuni tra i progetti più significativi degli ultimi anni, tra cui il Seul Metropolitan Museum, il Children Museum di Kyonaggi e il centro polifunzionale di Beijing.

Escuela Espanola de HistoriaL'edificio, situato all'angolo tra via delle Tre Cannelle e via di Santa Eufemia, a pochi metri da piazza Venezia, è composto da 5 piani, copre una superficie totale netta di 1.600 mq, ed è servito da due ascensori e due scale, che distinguono nettamente i collegamenti destinati ai visitatori da quelli per gli impiegati e i ricercatori. L'EEHAR promuove infatti le attività scientifiche, svolte da specialisti del settore e da borsisti residenti, ma assolve anche un'intensa attività di divulgazione verso l'esterno. Per questa ragione, l'edificio è concepito per un utilizzo multifunzionale che è allo stesso tempo didattico, archivistico e documentale, di comunicazione e promozione culturale, di laboratorio, amministrativo e residenziale. L'obiettivo principale del progetto è stato quello di integrare tutte queste diverse attività da un punto di vista operativo-funzionale nonchè spaziale e percettivo. A questo scopo, gli interni sono caratterizzati da una serie di cavità verticali e orizzontali che tagliano i solai, permettendo alla luce di penetrare profondamente nell'edificio attraverso vere e proprie incavature passanti. Allo stesso tempo, molte pareti si smaterializzano per rendere possibile alla luce di diffondersi e creare compenetrazioni. Anche i movimenti delle forme e i materiali prescelti sono funzionali all'ottenimento della massima illuminazione, in un sistema equilibrato di vuoti dove si sviluppano gli spazi entro cui si svolge la vita dell’istituto. È proprio questa complessità spaziale, disegnata da un'architettura rigorosa di linee essenziali, a rappresentare il filo conduttore della logica progettuale.

Escuela Espanola de Historia

La biblioteca situata al piano terra, vera e propria "vetrina" dell'attività pubblica dell'Istituto, è anche il manifesto del progetto: una superficie rigata e corrugata sembra levitare, leggera, su uno spazio fatto di luce e dai toni coloristici soffusi. Il primo piano, che accoglie le aree destinate a convegni e ad attività seminariali, ospita la sala conferenze, costituita da uno spazio fortemente allungato che taglia orizzontalmente il volume dell'edificio, su cui è sospesa una superficie in legno rigato. Il secondo piano ospita gli spazi di ricerca, le sale lettura e i laboratori, mentre al terzo piano si trovano due ali distinte: in una sono ubicati gli uffici amministrativi e nell'altra le residenze per i visiting professors e i borsisti, mentre il quarto piano ospita gli studi individuali dei ricercatori, una sala riunione, gli archivi, alcuni spazi di servizio e una saletta per il coffee break. Al quinto piano trova spazio la residenza del direttore della scuola. Su questo e sul piano superiore sono collocate anche le due splendide terrazze che coronano questo palazzo, l'una servita direttamente da un ascensore panoramico in vetro e l'altra, posta sulla sommità dell'edificio, dominata dalla presenza delle cupole barocche della chiesa del SS. Nome di Maria e di quella di S. Maria di Loreto, con uno straordinario affaccio sui Fori Imperiali e sulla Colonna di Traiano.

Escuela Espanola de Historia

Scheda progetto
progetto: Scuola Spagnola di Storia e Archeologia (EEHAR) Escuela Española de Historia y Arquelogia
committente: Consejo Superior de Investigaciòn Cientifica - Ministerio de Economia y Competitividad
progettisti: Schiattarella Associati con arch. S. Nicoletti
strutture: Proge 77 - Ing. Braga
impianti: ing. Guerrisi, ing. Giovannella
luogo: via di Santa Eufemia 13 - Roma
anno: 2011-2015
impresa costruttrice: Cleop s.a. - Valencia
credits fotografici: Luigi Filetici