cantiere – L'intervento in oggetto prevede l'ammodernamento di parte di un impianto sportivo (inaugurato nel 1962) e, più in generale, la riqualificazione urbana e sociale dell'intera area sulla quale insiste il Campo Scuola Lauro Grossi

L'intervento in oggetto prevede l'ammodernamento di parte di un impianto sportivo (inaugurato nel 1962) e, più in generale, la riqualifi cazione urbana e sociale dell'intera area sulla quale insiste il Campo Scuola Lauro Grossi. Il progetto ha lo scopo di rifunzionalizzare uno degli impianti (denominato Gino Lottici) presenti nel complesso, con l'intenzione di renderlo adatto allo svolgimento di più discipline, offrendo interessanti opportunità di utilizzo polifunzionale. Il programma prevede la realizzazione di un campo da hockey, di una pista di atletica per i 60 metri piani e di una buca per il salto in lungo. Tutte le scuole della Provincia potranno utilizzare la struttura per le proprie attività. L'impianto rinnovato potrà assumere un ruolo fondamentale sia nella promozione di attività ricreative, sia come luogo di aggregazione. Dal punto di vista sportivo, la creazione di un campo coperto da hockey (convertibile in pista per pattinaggio e pattinaggio artistico o campi da pallavolo, pallamano, basket, calcetto e ginnastica) risulta un polmone importante per tutta l'area di influenza; la struttura è in grado di riportare in città tutte le attività che venivano invece delocalizzate nelle vicine Province.



CRONOLOGIA


Prima fase (copertura e montanti verticali in legno lamellare)
Importo dei lavori: 1.078.699,94 euro
Oneri per la sicurezza: 43.976 euro
Progetto: 2003/2004
Periodo di costruzione: Aprile 2005 - Giugno 2006


Seconda fase (impianti, tamponamenti laterali, pavimentazioni e spogliatoi)
Progetto: 2005
Importo lavori: 1.643.985,06 euro
Oneri per la sicurezza: 47.765,06 euro
Periodo di costruzione: Aprile 2006 - Luglio 2008


Terza fase (aree esterne)
Progetto: 2005
Importo lavori: 320.000 euro
Oneri per la sicurezza: 12.000 euro
Periodo di costruzione: Aprile 2008 - Luglio 2008



ELENCO FASI


1 Attità preliminari. La sola demolizione effettuata è stata quella relativa al fabbricato spogliatoi; l'intervento ha mirato a minimizzare l'impatto ambientale delle lavorazioni. L'area di cantiere ha potuto godere di abbondanti spazi liberi per la sistemazione delle opere provvisionali e per lo stoccaggio dei materiali. Le movimentazioni sono state organizzate senza una gru fissa di cantiere, ma con autogrù.


2 Fondazione e spalle. Elementi strutturali di fondazione emergono dal piano di campagna. Per la costruzione dei grandi plinti sono stati eseguiti due grandi scavi in corrispondenza delle testate del campo esistente. Il dente di fondazione è stato realizzato con un ulteriore scavo a sezione ristretta (circa 100 cm) per poter riuscire a gettare il calcestruzzo direttamente a contatto con il terreno non smosso.


3. Logistica e trasporto. Gli archi principali di legno lamellare sono stati divisi in due porzioni simmetriche, ognuna della lunghezza di circa 43 m lineari per un peso di circa 11.000 kg. I tronconi delle travi sono stati trasportati da tir a timone allungabile che, seppur adatti al caso, non hanno potuto eliminare lo sbalzo posteriore.



4. Montaggio archi. 5 travi ad arco ribassato coprono una luce di circa 85 m tra gli appoggi, creando una superficie coperta libera di circa 3000 m2. Gli archi a 3 cerniere sono costruiti sfruttando l'elasticità del legno lamellare e appoggiano, attraverso connessioni a piastre di acciaio, su una serie di 10 setti di cemento armato (5 per parte) collegati fra loro da una fondazione armata di grandi dimensioni che sopporta i carichi verticali e orizzontali della struttura.


5. Completamento struttura. Gli archi sono collegati e resi solidali tra loro attraverso un sistema di arcarecci parallelepipedi di sezione 16x33,3 cm, orditi ortogonalmente ai primi con interasse di 2,50 metri. Gli arcarecci sono innestati nelle travi principali ad arco attraverso degli appositi alloggiamenti sul filo esterno e fissati attraverso ferramenta a scomparsa in acciaio zincato. Le due campate centrali sono controventate per mezzo di tiranti di acciaio, disposti a croce di S. Andrea, che ne irrigidiscono lo schema strutturale complessivo.


6. Pacchetto copertura. La copertura, a carena, è realizzata al di sopra degli elementi strutturali e interrotta solamente da un unico oggetto al culmine della curva (ospitante lucernari per il ricambio d'aria).


7. Strutture verticali. La copertura dei campi è stata chiusa sul perimetro attraverso una facciata continua a elementi misti. In corrispondenza dei due prospetti principali, sono stati posti in opera dei montanti verticali di legno lamellare che consentono di sostenere le spinte del vento. Sui prospetti minori, la chiusura trasparente è stata realizzata solamente con montati e traversi di alluminio


8. Facciata continua. Sono state previste superfici vetrate completamente trasparenti fino a un'altezza di 3,75 metri,schermate da elementi frangisole esterni di alluminio, mentre, nelle porzioni superiori, sono stati installati vetri speciali per evitare il fenomeno dell'abbagliamento e del discomfort visivo durante le attività.


9. Impianti. Il pavimento radiante a bassa temperatura è stato installato attraverso staffe ancorate con ganci a spillo ai pannelli di coibentazione e separate da questi da una barriera al vapore di polietilene. Le tubazioni di polietilene reticolato sono state installate a serpentina con passo costante e fatte scorrere in tubi corrugati in corrispondenza dei giunti strutturali.I collettori sono stati collocati in nicchie annegate nel massetto additivato. Un piccolo impianto a pannelli solari aiuta la produzione di acqua calda a uso sanitario.


10. Pavimentazioni e finiture. Le finiture installate sono essenzialmente di due tipi: un pavimento di gomma per la pista di atletica e uno di legno massello (sp. 2 cm, posato a tolda di nave) per il campo da hockey.



FASI IN DETTAGLIO


Fondazioni e spalle
Descrizione. I 5 archi a 3 cerniere scaricano il loro peso su 10 setti di c.a., sui quali sono innestate le cerniere di attacco degli archi. L'intero sistema scarica le azioni su una struttura di fondazione a platea di calcestruzzo armato (dim. 7x35x1,6 m) sorretta da una sottofondazione profonda 1,60 metri.
Soluzioni adottate. La richiesta di evitare la rimozione delle superfici di cemento implicava l'impossibilità di realizzare tiranti di collegamento dei plinti di fondazione necessari per contrastare le rilevanti spinte orizzontali derivanti dalla geometria della struttura ad arco ribassato. La posa e la costruzione dei tiranti di fondazione avrebbero comportato la demolizione di una vasta porzione delle piste esistenti. Per risolvere il problema, si è optato per la progettazione di grandi plinti di testata dotati di dente di fondazione e dimensionati per contrastare la rilevante spinta orizzontale complessiva (di circa 700.000 kg) su entrambi i fronti. Dal grande plinto di fondazione (misure in pianta: 35x7 metri) spiccano 5 spalle trapezoidali di calcestruzzo armato larghe 1 metro che costituiscono il punto di ancoraggio delle travi ad arco di copertura.
Fasi
• Scavo a sezione ristretta
• Collocazione dei casseri a perdere
• Posa dei ferri di armatura
• Getto del calcestruzzo
• Reinterro


Montaggio arco
Descrizione. La sequenza di montaggio delle travi ad arco di legno lamellare (sezione 22x200 cm, lunghezza circa 43 m) ha richiesto l'ausilio di numerose autogrù, data anche la particolare morfologia delle travi con sezione stretta e allungata.
Soluzioni adottate. L'assemblaggio dei due tronconi di trave è stato realizzato montando i due semiarchi contrapposti appoggiati sulla mezzeria del campo sportivo. Gli archi sono stati incernierati alle spalle in calcestruzzo armato tramite carpenteria metallica (staffe in acciaio zincato e cerniere a perno con diametro 10 cm); il varo degli archi, fino alla quota di 13 metri, è avvenuto con l'ausilio di 2 autogrù a sostegno di ogni trave. La resistenza strutturale dell'arco è stata garantita attraverso l'inserimento del perno centrale in acciaio (Ø10 cm); data la sezione estremamente snella delle travi, è stato però necessario mantenere in tiro le gru fino al montaggio del secondo arco e degli arcarecci di collegamento; solo in questa fase la struttura otteneva una stabilità strutturale autonoma. Il completamento della struttura è avvenuto in maniera schematica con ripetizione delle operazioni descritte.
Fasi
• Affiancamento delle travi ad arco
• Varo in quota e fissaggio al piede
• Inserimento del perno centrale
• Varo secondo arco e fissaggio
• Montaggio arcarecci
• Installazione controventi
• Dismissione gru
• Montaggio a catena degli elementi mancanti


Facciata continua
Descrizione. La copertura è chiusa e sorretta da una serie di pilastri di legno lamellare (sezione 12x50 cm) resi solidali tra loro attraverso elementi tubolari metallici di acciaio zincato, collocati all'altezza della pensilina che segna l'accesso all'edificio. I montanti hanno la funzione di sostenere e stabilizzare la chiusura trasparente a montanti e traversi di alluminio.
Soluzioni adottate. Le chiusure verticali di tenuta aria-acqua sono costituite, sui 4 fronti, da facciate continue con struttura di alluminio. Montanti (dim. 105x60 cm) e traversi (dim.110x60 cm) si fissano rigidamente alla struttura lignea verticale attraverso una serie di puntoni di acciaio (a tubo quadro 60x60x4 mm) con doppio snodo. Sulla struttura di alluminio sono collocate le pannellature in vetro con differenti caratteristiche e spessori. Le lastre di vetro hanno una dimensione di 250x125 cm: quelle che occupano la fascia più bassa della facciata sono costituite da vetri trasparenti, mentre per le parti superiori è stato utilizzato un vetrocamera integrante strati di lana di vetro che riducono l'abbagliamento e il fattore solare, garantendo, allo stesso tempo, un'illuminazione diffusa. La disposizione “a soffietto” delle vetrate (inclinazione di 4°) dona alla facciata un movimento ondulato che, oltre a comunicare un senso più domestico dello spazio, migliora la resa acustica del luogo, rompendo la rifrazione delle onde sonore ed eliminando il riverbero delle facciate continue con andamento perfettamente planare.
Fasi
• Montaggio montanti lignei
• Irrigidimento attraverso tubolari metallici
• Installazione montanti e traversi di alluminio
• Contemporaneo irrigidimento con puntoni di acciaio
• Installazione delle lastre di vetro con sistemi a ventosa



 





scheda progetto

Localizzazione: Parma, Italia

Committente: Comune di Parma

Progetto architettonico: Marco Contini

Progetto strutturale: Massimo Del Fedele, Giovanni Feldmann

Progetto impiantistico: Giampaolo Vecchi, Francesca Cavatorta

Res. del procedimento: Franco Ferrari

Direzione Lavori (fase 1): Marco Contini

Direzione Lavori (fase 2): Giampaolo Vecchi, Filippo Sodano

Consulente per le vetrate: Fausto Cattivelli

Periodo di costruzione: 2005-2007

Superficie costruita: 2005-2007

scheda contractors

Opere edili e coordinamento primo appalto: Moretti interholz Srl

Opere edili e coordinamento secondo appalto: Fratelli sala (Modena)

Opere impiantistiche: Fratelli sala (Modena)

scheda suppliers

Strutture di c.a. e strutture di legno lamellare: Moretti interholz Srl

Pavimenti area sportiva: Mondo Spa

Pavimenti parquet: Junkers Srl

Serramenti: Schüco International italia Srl

Impianti radianti: TeCe italia

Vetri: Termolux sA