Il progetto di rigenerazione del centro storico di Doha, sviluppato dalla Qatar Foundation, prevede di riportare la città qatarina all'antico splendore, in un mix di sostenibilità e tradizione.

«Non c'è dubbio che le G.C.C., Gulf Countries in generale, e il Qatar in particolare, costituiscano Paesi in cui viene prestata la massima attenzione verso le tematiche green, che si riverberano non solo sul settore Real Estate e Real Estate Development, ma anche su concetto stesso di città sostenibile». Esordisce in questo modo Silvia Lelli, Responsabile Servizi di internazionalizzazione di Diemme Consulting, tornata nei giorni scorsi da un viaggio di lavoro a Doha, capitale del Qatar.
Il Qatar, che con i suoi due milioni di abitanti ed un PIL pro  capite tra i più alti del mondo (grazie alle risorse di gas naturale liquido, di cui è il primo esportatore assoluto) è una delle G.C.C. più interessanti non solo sotto il profilo economico ma anche sotto l'aspetto dello sviluppo sociale ed ecosostenibile, si prepara ad accogliere la World Fifa Cup 2022 con un "make up" molto particolare, che mira a fare della sua capitale una città interamente certificata Leed (Leadership in Energy and Environmental Design).

QATAR_LELLI QATAR_GALLERY_03.jpg«La Qatar Foundation  - spiega la dottoressa Lelli - attraverso la delineazione dei 4 pilastri di “Qatar National Vision 2030” ha stimolato la visione green non solo della città ma di tutto l'Emirato, promuovendo un progetto di rigenerazione urbana ed ecosostenibile del valore di circa 5,5 miliardi di dollari; tale  progetto, sostenuto dalla famiglia di Emiri locali, e in particolare dalla Sceicca Mozah bint Nasser Al Thani, prevede la rigenerazione urbana del centro storico di Doha, che verrà riportato all'antico splendore nel pieno rispetto della pianta originale della città e ripercorrendo le caratteristiche tipiche dell'architettura qatarina, nel loro rapporto con importanti elementi quali i venti e le ombre, che verranno proiettate dagli edifici rinfrescando le zone circostanti».
In particolare, le strade verranno orientate affinché riescano a catturare i venti freschi provenienti dal Golfo e gli edifici studiati in modo da offrire refrigerio grazie alle loro ombre, come nel caso della più grande piazza all'aria aperta di Doha, Al Baraha, che verrà costruita da uno dei maggiori Real Estate Developers in Qatar, Msheireb Properties, sussidiaria di Qatar Foundation. La piazza di Al Baraha, progettata dallo studio di architettura internazionale Mossessian & Partners e parte del più ampio progetto "Downtown Doha", sarà condizionata da un sistema di rinfrescamento "state of the art" e da tecnologie innovative di gestione climatica che renderanno la temperatura della piazza confortevole anche nei mesi più caldi. Pavimentata in pietra, la piazza sarà dotata di fontane d'acqua, panchine, istallazioni di luci ed ospiterà dozzine di ristoranti, uffici e centri commerciali; punto di riferimento sarà il Mandarin Oriental Hotel, con 160 suite di lusso e 95 appartamenti dotati di tutti i comfort. La piazza di Al Baraha sarà inoltre completata con un imponente Cultural Forum, un centro culturale dell'estensione di 19.000 metri quadrati, provvisto di due cinema, di un teatro, di spazi ricreativi e di uno spazio dedicato all'arte pubblica (public art).

QATAR_LELLI QATAR_GALLERY_02.jpg«L'obiettivo di Qatar Foundation - sottolinea Lelli - è pertanto quello di coniugare insieme tradizione e innovazione, consentendo a Doha di ricevere la certificazione Leed; a questo proposito, tutti i progetti di rigenerazione urbana ed ecosostenibili prevedono la riduzione dei consumi energetici del 32% (soglia richiesta per il conseguimento della certificazione Leed Gold); l'energia solare verrà utilizzata per supportare parte dei consumi di aria condizionata e il 75% del riscaldamento dell'acqua, mentre gli scarti dell'acqua verranno riciclati sia per l'uso negli edifici sia per irrigare le parti verdi in comune».
Protagonisti di questo processo di rinnovamento sono le maggiori realtà di Real Estate Developement, ovvero Msheireb Properties, Qatari Rial e Lusail Real Estate Development Company. Il progetto di punta di Msheireb Properties è "Msheireb Downtown Doha", un progetto "ispirato dal passato e progettato per il futuro", situato nelle vicinanze dello splendido Suq Al Waquif, che intende divenire un punto di riferimento nel settore, offrendo un mix integrato di edifici residenziali, commerciali, retail e tradizionali; Msheireb Downtown Doha presenta una progettazione sostenibile basata sul consumo di meno risorse, sulla diminuzione della generazione dei rifiuti, sui costi più contenuti e sul considerevole abbattimento dell'impatto ambientale. Iniziato nel 2010, presenta attualmente uno stato di avanzamento lavori del 40%.

«La scorsa settimana - racconta Lelli - il progetto “Msheireb Downtown Doha” ha vinto il premio “Best Retail Project” in occasione di City Scape Qatar 2014, uno dei più importanti eventi nel settore Real Estate, in virtù dell'attenzione posta ai temi della conservazione e preservazione dell'ambiente e della sostenibilità ambientale e grazie all'ampia estensione progettuale, in grado di offrire punti retail, aree di intrattenimento e divertimento».
Qatari Diar Real Estate Company è nata nel 2005 dalla Qatar Investment Authority con la precisa finalità di supportare la crescente economia qatarina e di coordinare i progetti di real estate sia a livello locale in Qatar che a livello internazionale da Washington D.C. a Londra, da Doha a Dushande. Qatari Diar ha dato vita e ha in pancia interessanti progetti su larga scala.
Per quanto concerne nello specifico il Qatar, Qatari Diar ha avuto il merito di lanciare il progetto "Lusail City", creando nel 2008 Lusail Real Estate Development Company, il progetto di Real Estate più visionario ed avanzato del Qatar, un ambiente residenziale smart che combina gli elementi artistici dell'architettura locale ed internazionale con servizi versatili per soddisfare ogni esigenza dei suoi abitanti e visitatori; ad oggi l'area della città (38 km quadrati, che includono 4 isolati e 19 distretti multipurpose), in grado di ospitare 200.000 persone residenti, si presenta tutta da costruire.

«Con aziende qatarine - aggiunge Lelli -, operanti con successo nel settore consulenza di ingegneria ambientale, green building e Real Estate, sta iniziando la propria collaborazione lo studio di Parma A + 10 Architettura e Design, guidato dagli architetti Paola Tagliavini e Daniel Damia, che raggruppa una rete di professionisti esperti nel settore dell'architettura, del design, dell'ingegneria ambientale (attraverso i partner AIERRE Engineering, ISI Ingegneria e Ambiente) e delle soluzioni impiantistiche avanzate per l'edilizia (attraverso il partner Applicad). Paola Tagliavini e Daniel Damia hanno un'esperienza pluridecennale sul campo a livello internazionale (per esempio, sui mercati cinesi) e si pongono l'obiettivo non solo di soddisfare appieno le aspettative dei propri clienti, ma anche di andare oltre, attraverso una continua ricerca tipologica/formale e tecnologica».